tag:blogger.com,1999:blog-22553427.post4152865981952731642..comments2023-07-18T13:50:32.408+02:00Comments on L'Europa e le sue radici cristiane: Fondo Salva Stati / “Così il Mes può essere smontato”Unknownnoreply@blogger.comBlogger9125tag:blogger.com,1999:blog-22553427.post-48550832481900864002020-01-02T15:40:17.390+01:002020-01-02T15:40:17.390+01:00http://m.ilgiornale.it/news/politica/dossier-savon...http://m.ilgiornale.it/news/politica/dossier-savona-sul-mes-conte-sapeva-delle-trappole-1794036.htmlMaria Guarinihttps://www.blogger.com/profile/07799022937643763386noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-22553427.post-61740195093370651552019-12-13T14:09:03.415+01:002019-12-13T14:09:03.415+01:00Cinquant’anni orsono iniziava la stagione stragist...Cinquant’anni orsono iniziava la stagione stragista e si inauguravano gli anni di piombo.<br /><br />17 morti a Piazza Fontana, per i quali, dopo mezzo secolo, stranamente, non ci sono colpevoli.<br />La stagione del terrorismo iniziava, guarda caso, con l’attacco a banche pubbliche; un segnale fin troppo chiaro per i pochissimi che ragionano, non raccontatelo però agli “insardinati” di ieri, di oggi e di domani; sarebbe come dare perle ai porci. Inutile perdere tempo.<br />Quella lunga stagione di sangue e attentati continui, terminò, guarda caso, all’alba della stagione europea e dei relativi trattati; nasce l’UE e finisce il terrorismo, finiscono le proteste e le mobilitazioni. Che strano. <br />Quell’attentato segnò la nostra storia, finì in qualche canzone, in innumerevoli trasmissioni ed in inutili processi.<br />Fa specie notare come, quell’ ”intellighenzia” che si indignava per quei morti e per quel dolore e parlava di libertà e diritti, ora bacia la stessa mano che quella pagina scrisse e continua a scrivere, fino ai giorni nostri, con il paese ormai in coma, prossimo alla fine.<br /><br />Missione compiuta.<br /><br />Ma i peggiori nemici non stanno all’esterno, ma all’interno, parlano la nostra stessa lingua e tramano contro il loro stesso sangue.<br />Una maledizione che ci perseguita dalla notte dei tempi e fu così anche allora: chi si oppose a certi “progetti” finì in una tomba, gli altri fecero carriera, fino ai più alti scranni delle istituzioni, osannati dagli idioti, che non sanno neanche capire il contesto in cui vivono, il cui unico obiettivo è farla franca a danno degli altri; esistenze indegne, che non conoscono onore.<br />Una macchina infame sempre in produzione quella dei traditori, ce ne una sfornata per ogni stagione, non mancano mai, abbondano persino e fanno a gara tra di loro: solo per restare ai nostri anni, si va dal vile affarista, passando per il “cattolico adulto”, fino agli schiavetti di ieri sera, che approvano il MES, quando avevano dichiarato di volerlo smantellare.<br />Gli “esterni” non avrebbero mai trionfato, senza il prezioso e decisivo aiuto degli “interni”. <br />Sono loro che hanno sempre affondato il coltello nel cuore della loro stessa terra, da 160 anni a questa parte, fino alla “vittoria” definitiva di queste ore. <br />Si, perché ormai si fa davvero fatica a sperare, in questa camera ardente dove ci hanno incatenato.<br /><br />Dante li fa finire nel IX cerchio dell’inferno, quello di Antenore, il traditore di Troia. <br />Il problema è la capienza: sono davvero troppi. <br />Sarà dura farli entrare tutti.<br />Marco PalladinoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-22553427.post-35190616216734701802019-12-13T13:27:22.707+01:002019-12-13T13:27:22.707+01:00L'atrocità del Mes non è una battaglia da vede...L'atrocità del Mes non è una battaglia da vedersi sotto il profilo dell'anti europeismo.<br />In verità la battaglia contro il mes non ha nulla a che vedere con l'anti europeismo. <br />Non è un caso che proprio degli europeisti convinti si stiano ergendo contro il mes.<br />A me sarebbe piaciuto che tutto ciò fosse accaduto nel 2011, quando fu proposto il primo testo del mes, poi ratificato nel 2012 da tutti gli Stati, ma come di si dice meglio tardi che mai. <br />Quattro accademici della London School, tra cui Paul de Grawe definiscono il mes uno squilibrio, e mettono sotto accusa gli aiuti inaccessibili per molti paesi.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-22553427.post-73993479524291094112019-12-10T19:09:44.637+01:002019-12-10T19:09:44.637+01:00Nel mirino di Gianluigi Paragone ci finisce ancora...Nel mirino di Gianluigi Paragone ci finisce ancora il Mes, il controverso e contestatissimo fondo salva-Stati: "Ho denunciato la gravità di quel meccanismo e di quella riforma che, quindi, non si deve votare. Perciò mi auguro che il M5S sia coerente con quello che ha sempre detto e con quello che ha scritto nel programma elettorale", spiega il senatore grillino in un'intervista ad Affaritaliani.it. Dunque, nel mirino ci finisce il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri: "È complice del sistema. È il perfetto ministro del neo-liberismo europeista: aveva già scritto il primo Mes, ha scritto il bail-in ed è uno degli estensori di quelle norme che buttano fuori la politica dall'Europa - ricorda il pentastellato -. Sono falsi e bugiardi quando dicono che vogliono più Europa politica perché il Mes è l'opposto dell'Europa politica - rimarca - . Questo non lo dice Matteo Salvini, ma è scritto nell'intelaiatura di tutte queste norme".Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-22553427.post-40653054536110766522019-12-09T16:47:56.842+01:002019-12-09T16:47:56.842+01:00.... segue
A nostro parere l’Italia non dovrebbe s....... segue<br />A nostro parere l’Italia non dovrebbe sottoscrivere la riforma dell’Esm. L’obiezione che in questo modo il nostro paese si troverebbe politicamente isolato è singolare: l’Italia è già politicamente isolata, altrimenti non saremmo in questa situazione. E d’altronde in una situazione analoga ci troveremo quando si stringerà sulla seconda riforma, quella sulla garanzia dei depositi: non potremo mai accettare la condizione posta da Scholz, che equivarrebbe a tuffarci nel default.<br /><br />Al veto sull’Esm bisogna dare il significato di un rifiuto della logica che ha finora prevalso in Europa e che si è rivelata perdente dal punto di vista dell’efficacia. I compromessi sono possibili e auspicabili, ma si raggiungono quando ciascuna delle parti tiene conto delle posizioni e delle necessità delle altre, cosa che finora non è avvenuta. L’Italia avanzi delle proposte alternative su tutto il pacchetto delle riforme, dimostrando che riduzione del rischio e crescita non sono due obiettivi antitetici.<br /><br />FIRMATARI:<br /><br />Nicola Acocella (univ. Roma La Sapienza)<br />Sergio Bruno (univ. Roma La Sapienza)<br />Sergio Cesaratto (univ. Siena)<br />Carlo Clericetti (giornalista)<br />Massimo D'Antoni (univ. Siena)<br />Antonio Di Majo (univ. Roma 3)<br />Giovanni Dosi (Scuola Superiore Sant'Anna)<br />Sebastiano Fadda (univ. Roma 3)<br />Maurizio Franzini (univ. Roma La Sapienza)<br />Andrea Fumagalli (univ. Pavia)<br />Mauro Gallegati (univ. Politecnica delle Marche)<br />PierGiorgio Gawronsky (economista)<br />Claudio Gnesutta (univ. Roma La Sapienza)<br />Riccardo Leoni (univ. Bergamo)<br />Stefano Lucarelli (univ Bergamo)<br />Ugo Marani (univ. Napoli l'Orientale)<br />Massimiliano Mazzanti (univ. Ferrara)<br />Domenico Mario Nuti (univ. Roma La Sapienza)<br />Ruggero Paladini (univ. Roma La Sapienza)<br />Gabriele Pastrello (univ. Trieste)<br />Anna Pettini (univ. Firenze)<br />Paolo Pini (univ. Ferrara)<br />Felice Roberto Pizzuti (univ. Roma La Sapienza)<br />Cesare Pozzi (univ. Luiss)<br />Riccardo Realfonzo (univ. Sannio)<br />Roberto Romano (economista)<br />Guido Rey (Scuola superiore Sant'Anna)<br />Roberto Schiattarella (univ. Camerino)<br />Alessandro Somma (univ. Roma La Sapienza)<br />Antonella Stirati (univ. Roma 3)<br />Leonello Tronti (univ. Roma 3)<br />Andrea Ventura (univ. Firenze)<br />Giuseppe Vitaletti (univ. Tuscia)<br />Gennaro Zezza (univ. Cassino)<br /><br />(4 dicembre 2019)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-22553427.post-70829145316810480982019-12-09T16:47:23.579+01:002019-12-09T16:47:23.579+01:00...segue
Il ministro dell’Economia Roberto Gualtie......segue<br />Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri afferma che rispetto alle regole già in vigore le variazioni sono minime. Vanno però nella direzione di facilitare una eventuale ristrutturazione del debito, fatto che può essere percepito negativamente dai mercati, a prescindere dalla probabilità che questa eventualità si presenti. Inoltre bisogna considerare che si rafforzano i poteri di un organismo assolutamente coerente con l’impostazione che ha prevalso nell’Unione, secondo cui gli obiettivi essenziali della politica economica, quelli su cui si concentrano le regole del Fiscal compact non a caso richiamate in questa riforma, sono essenzialmente il consolidamento dei conti pubblici e la riduzione del debito: in altre parole la politica di austerità. Ai fini della crescita questa concezione non prevede altro che le “riforme strutturali”, che dovrebbero stimolare le forze spontanee del mercato. Il fatto che ciò non sia avvenuto e che non stia avvenendo viene del tutto ignorato.<br /><br />Inoltre l’Esm è stato istituito per fungere da prestatore di ultima istanza, un ruolo che in ogni Stato è svolto dalla banca centrale, mentre alla Bce è stato vietato. Ma una banca centrale ha risorse illimitate, l’Esm no, e questo agli occhi della speculazione fa la differenza.<br /><br />L’Esm è un organismo per noi inutile: non ne abbiamo bisogno e comunque ricorrervi peggiorerebbe la nostra situazione.<br /><br />La seconda riforma in discussione è il completamento dell’unione bancaria con l’istituzione di una garanzia comune dei depositi. Il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz ha di recente riproposto una condizione a cui da tempo l’Italia si oppone, ossia quella di attribuire un coefficiente di rischio ai titoli sovrani posseduti dalle banche. Una scelta che causerebbe all’Italia – e questo senza alcun margine di incertezza – una doppia crisi, sia bancaria che del debito, provocata esclusivamente da motivi regolamentari. Non vogliamo pensare che la strada individuata dai nostri partner europei per forzare una riduzione del debito pubblico italiano sia quella di provocare una crisi che spingerebbe a una inevitabile ristrutturazione; osserviamo però che la combinazione tra la riforma dell’Esm e la proposta sui titoli pubblici è suscettibile di essere interpretata dai mercati proprio in questo modo. Non si può non concluderne che chi sostiene questa linea dimostra di non aver appreso le lezioni del passato riguardo alle dinamiche dei mercati finanziari.<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-22553427.post-42141939376863146402019-12-09T16:46:24.987+01:002019-12-09T16:46:24.987+01:00L'appello di 32 economisti: “No all’Esm se non...L'appello di 32 economisti: “No all’Esm se non cambia la logica europea”<br /><br />I governi europei stanno discutendo due importanti riforme ed entrambe, per come al momento sono strutturate, possono avere per l’Italia conseguenze molto gravi.<br /><br />Quella che è giunta alle ultime battute e dovrebbe essere approvata entro breve riguarda l’European Stability Mechanism (Esm), il cosiddetto Fondo salva Stati. Questo Fondo, istituito nel settembre del 2012, dovrebbe intervenire in soccorso degli Stati che si trovassero in grave difficoltà. L’aiuto agli Stati in linea con i parametri stabiliti dalle regole del Fondo non richiede particolari requisiti, mentre per quelli non in linea è previsto solo a patto di pesanti condizionalità, tra le quali giudizi sulla sostenibilità del debito e sulla capacità di rimborsarlo, in seguito ai quali può essere richiesta allo Stato in questione una ristrutturazione del debito.<br /><br />Osserviamo che:<br /><br />I parametri scelti sono tali da escludere a priori che l’Italia possa soddisfarli; ci si riferisce invece tra l’altro a “un saldo di bilancio strutturale pari o superiore al valore minimo di riferimento”: il metodo di calcolo del saldo strutturale è da tempo contestato dal nostro paese, ed è oggetto di una campagna promossa da economisti di vari paesi che ne ha dimostrato l’assoluta inaffidabilità.<br /><br />Se dunque l’Italia dovesse ricorrere all’Esm, sarebbe sottoposta ai giudizi sul debito e potrebbe esserle richiesto di ristrutturarlo. In questo caso subirebbero perdite non solo i possessori privati dei nostri titoli di Stato, ma soprattutto i bilanci delle banche, facendo precipitare tutto il sistema creditizio in una grave crisi.<br /><br />Si dice che non ci sono automatismi che prevedano la ristrutturazione, ed è vero; ma il solo fatto che ve ne sia la possibilità costituisce agli occhi dei mercati un fattore di rischio, a fronte del quale gli investitori chiederanno interessi più elevati. La recente risalita dello spread costituisce già un segnale di inquietudine dei mercati che non sembra opportuno alimentare.<br /><br />L’insorgere di una crisi in seguito a un cambiamento delle regole è già avvenuto nel 2010, dopo che la cancelliera tedesca e il presidente francese annunciarono la decisione di coinvolgere i privati nelle conseguenze della crisi greca. E comunque questo può sempre accadere in occasione di situazioni di instabilità dei mercati che abbiano magari origine lontano dall’Italia. Il problema non è dunque quali probabilità ci siano che l’Italia sia costretta a ristrutturare il debito: il fatto che venga rafforzata la possibilità che ciò accada è di per sé sufficiente ad aumentare il rischio-paese. Così, uno strumento che dovrebbe aumentare la capacità di affrontare le crisi può trasformarsi nel motivo scatenante di una crisi.<br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-22553427.post-60273740460199678992019-12-09T16:41:37.792+01:002019-12-09T16:41:37.792+01:00ROMA, 9 DIC - "Nessuno contesta al Mes mancan...ROMA, 9 DIC - "Nessuno contesta al Mes mancanza di trasparenza, anzi! Proprio dal suo sito istituzionale si apprende che uno degli elementi più controversi dell'attuale proposta di riforma, l'introduzione di clausole di azione collettiva a maggioranza singola, serve a rendere più "ordinata e prevedibile" un'eventuale ristrutturazione del debito". Così in una nota i parlamentari della Lega Alberto Bagnai e Massimo Garavaglia sull'intervista all'ANSA del Segretario generale del Mes, Nicola Giammarioli. "Questo elemento ha suscitato l'allarme non solo dei parlamentari della Lega, ma di una vasta platea di esperti in ambito finanziario, i quali ritengono che esso possa scatenare una spirale di aspettative negative sul debito sovrano europeo. Peraltro, rileviamo che oggi la spiegazione citata è stata trasferita in un'area riservata del sito (ma è ancora liberamente accessibile nella cache di Google) - proseguono -. Sicuramente il dottor Giammarioli ignora che prima dell'Eurogruppo di giugno il testo della riforma è stato presentato solo ad alcuni parlamentari e con modalità analoghe a quelle utilizzate per mostrare il TTIP ai parlamentari europei (in forma cartacea, sotto il controllo di un funzionario e senza la possibilità di prendere appunti o comunicare con l'esterno). Modalità un po' insolite per una riforma che viene presentata come assolutamente positiva! Il dottor Giammarioli vorrà quindi scusare il Parlamento Italiano se questo, ora che si è aperto un dibattito e che perplessità sono state espresse anche in altri Paesi europei, riterrà di prendere il tempo per un'analisi più approfondita".Fonte Ansanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-22553427.post-75859035787931576122019-12-09T10:53:43.242+01:002019-12-09T10:53:43.242+01:00ROMA - Giorgia Meloni, in una intervista alla Stam...ROMA - Giorgia Meloni, in una intervista alla Stampa, ha proposto agli alleati Matteo Salvini e Silvio Berlusconi di presentare mercoledì al Senato una risoluzione parlamentare comune che impegni il governo a non sottoscrivere la riforma del Mes. «Noi - ha spiegato la presidente di Fratelli d'Italia - presentiamo la nostra risoluzione ma propongo ai gruppi di Lega e Forza Italia di presentarne una comune del per impegnare il governo a non firmare la riforma del Mes. Confido che molti grillini la votino. Spero che ci sia ancora qualcuno nei 5 Stelle disponibile a non svendere tutto quello che ha detto per anni e si ribelli».<br /><br />«Da Gualtieri attendiamo risposte»<br />Il ministro dell'Economia Gualtieri ha accusato Meloni e Salvini di fare del terrorismo sul Mes a scopi elettorali. «Io - è la replica della leader di FdI - sono sempre stata prudentissima ma mi aspetto che qualcuno risponda alle mie osservazioni senza dire che siamo terroristi e nazionalisti che portano alla guerra. È vero o non è vero che con la riforma il Mes diventa sempre più un fondo salva-banche, e che le banche oggi più in difficoltà sono quelle tedesche, le più esposte sui derivati? È vero o no che chi accede a fondo potrebbe essere costretto a ristrutturare il suo debito? È vero o no che questa ipotesi potrebbe rendere meno appetibili i titoli di Stato italiani? Ecco, domani (oggi per chi legge, ndr) sarò a Bruxelles con tutti i parlamentari di Fdi per dire che non siamo disposti a farci prendere in giro».<br />Decisivi i ribelli grillini<br />Il premier Conte ha detto che si meraviglia di lei che si applica mentre Salvini parla senza studiare i dossier. «Appunto, io - ha detto Meloni - studio le carte e so quel dico, ma il premier dovrebbe stupirsi di quel signore che aveva accanto, Di Maio: anche lui ha sollevato molti dubbi sul Mes. Voglio ricordare che i 5 Stelle nel loro programma elettorale del 2018 sostenevano il superamento del fondo salva-Stati, quello originario. Ora invece stanno votando la riforma del Mes».<br />https://www.diariodelweb.it/politica/articolo/?nid=20191209-545077Anonymousnoreply@blogger.com