venerdì 23 giugno 2006

Zapatero riconosce i diritti delle scimmie

Contro l’“antropocentrismo”, di cui denunciano le origini nella filosofia greca e nella Bibbia ebraica e cristiana, gli “ecologisti profondi” chiedono alle leggi di riconoscere che l’uomo non è nulla di più di un animale fra gli altri. Una prospettiva che anni fa piaceva molto anche ai profeti del New Age, ma le cui conseguenze sono potenzialmente devastanti. E che rinnega quel primato della persona umana che risuona nelle prime pagine del libro biblico della Genesi, e che ha fondato la storia e la cultura, cristiana e laica, dell’intero Occidente.

3 commenti:

Maria Guarini ha detto...

Credo che quando si perde di vista l'attenzione alla 'persona' nel senso di individuo dotato di facoltà sensibili e spirituali 'posto' in un mondo con cui deve armonizzarsi e in qualche modo continuare a 'costruire' assimilando e riversando quanto elaborato dal proprio 'esserci', decisioni e concezioni del genere destano ben poca meraviglia.

Anonimo ha detto...

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