lunedì 29 aprile 2019

Miseria e Libertà

Non si è ancora spenta l’eco del 25 aprile, col monito di Mattarella di non barattare la libertà con l’ordine. Risuona nelle mie orecchie l’unica vera, sensata obiezione alle opinioni qui espresse sul 25 aprile: come ricordò l’antifascista Vittorio Foa al fascista Giorgio Pisanò, tu oggi sei libero di parlare perché vincemmo noi il 25 aprile. Ancor più vero sulla bocca di Vittorio Foa che fu un antifascista contro il regime imperante, finì in carcere, non fu un antifascista postumo, quando era facile e vantaggioso esserlo.

Però io vorrei capire che ne è adesso della libertà, com’è concepita e vissuta oggi dalla gente comune. Vorrei cioè provare su strada le declamazioni sulla libertà di Mattarella o nel nome di Foa. Provo a mettere la modalità silenzioso al chiasso sulla Resistenza e l’antifascismo e a concentrarmi sulla libertà presente e corrente. Ma cos’è oggi questo Valore assoluto, la Libertà, che non va barattato né con l’ordine né con nessun altro bene o principio? Come viene di fatto intesa e praticata la sullodata libertà dalla gente comune, dai ragazzi, dalle fabbriche d’opinione dei nostri giorni?

mercoledì 24 aprile 2019

Massacro in Sri Lanka: evitare di chiamare con il loro nome sia le vittime che i carnefici non ci salverà

Un nuovo gruppo jihadista, o più probabilmente nuovo solo nella sigla, legato o ispirato all’Isis, sarebbe il responsabile del massacro di Pasqua a Colombo, capitale dello Sri Lanka: quasi trecento morti ammazzati e centinaia di feriti in una serie coordinata di esplosioni che hanno devastato chiese e alberghi che ospitavano cristiani in preghiera e turisti. Niente di particolarmente sorprendente, purtroppo, bensì solo l’ultimo di una lunga serie di attacchi contro i cristiani, una vera e propria guerra di religione, una jihad in corso da anni in tutti i continenti, dal Medio all’Estremo Oriente, dall’Africa al Sudamerica. Stavolta, complici le dimensioni dell’attacco e il numero di vittime, ma anche la penuria di notizie durante le festività pasquali, l’eccidio ha trovato spazio nelle headlines di grandi network e giornali.
È sintomatico dell’epoca in cui viviamo che per evitare di affrontare le scomode verità del nostro tempo si tenti di aggirarle, di ingannarle, semplicemente cancellando dal nostro vocabolario le parole che vi fanno riferimento e che le descrivono. Non poteva non accadere anche alla strage di cristiani nello Sri Lanka.

lunedì 22 aprile 2019

Siamo proprio sicuri che Mattarella sia imparziale?

Nei giorni scorsi è partito il fuoco di sbarramento sull’immigrazione, perché ora dobbiamo accogliere tutti gli immigrati libici dal momento che scappano dalla guerra, mettendo così in difficoltà la linea dura del ministro dell’Interno. Poi l’indagine della magistratura sul caso SeaWatch e due giorni fa l’inchiesta per corruzione riguardante Armando Siri. Il tutto nel bel mezzo della campagna elettorale per le elezioni europee del 26 maggio. Le danze sono dunque iniziate sempre sotto la stessa musica. Salvini stava andando troppo forte e si è messo in moto l’intero establishment per fermarlo.
Ieri l’ultima mazzata, ma stavolta proveniente da un insospettabile. Si è scomodato addirittura il Presidente della Repubblica, che in una intervista rilasciata alla rivista francese Politique Internationale ha espresso il concetto che “il vento del sovranismo non minaccerà l’esistenza dell’Ue”. A noi non importa quale sia il pensiero di Mattarella sul sovranismo, bensì il fatto se possa o meno dire una cosa del genere.
Il Presidente della Repubblica esercita le sue funzioni quale organo super partes, cioè non può prendere una posizione che avvantaggi l’una o l’altra forza partitica, questa o quella dottrina politica. Ma con quella intervista ha preso posizione per una parte contro un’altra. Vediamo perché.
Le vicissitudini della politica sono tante e mutano al mutare della storia. Negli ultimi anni si è assistito al superamento delle categorie politiche di “destra” e “sinistra” che hanno lasciato il posto alle nuove categorie di “sovranismo” ed “europeismo” (come forma europea del globalismo). E’ un dato di fatto ormai sotto gli occhi di tutti e che non si può far finta di non vedere.
Ma se la politica muta, il ruolo del capo dello Stato – quantomeno in quello che riguarda la sua imparzialità rispetto alle forze in gioco – non può mutare, egli deve sempre restare arbitro al di sopra delle parti. Insomma, non può scendere in campo a sostegno (ieri) della destra o della sinistra, oggi dell’europeismo o del sovranismo.
Eppure, nel caso di Mattarella, sembra non essere così. E’come se, negli Anni Sessanta, Saragat avesse detto che il comunismo non prenderà mai piede in Italia. La sinistra parlamentare ne avrebbe chiesto immediatamente la messa in stato di accusa. Altri tempi, altri uomini, altre sensibilità costituzionali. Ma il dato di fatto saliente resta: il capo dello Stato non può assumere pubblicamente – ieri come oggi – posizioni politiche nette, soprattutto in campagna elettorale.
Il sovranismo è nuova dottrina politica di pace che mira al ritorno sulla scena politica internazionale degli Stati nazionali, senza per questo negare l’idea dell’Europa. Tanto la Lega quanto Fratelli d’Italia sono oggi partiti sovranisti. Attaccare così apertamente il sovranismo significa attaccare due forze politiche, proprio all’ inizio di una campagna elettorale che vede entrambe in forte crescita.
Paolo Becchi e Giuseppe Palma su Libero del 20 aprile 2019.

sabato 20 aprile 2019

Parlare sempre di migranti per cancellare Dio anche a Pasqua

"Ma almeno nella Settimana Santa potrebbero parlarci di Gesù Cristo? O chiediamo troppo al Vaticano e a Bergoglio? Non so se oltretevere ci siano ancora cattolici (a parte Benedetto XVI e pochi altri), ma in fin dei conti la ragion d’essere della Chiesa è solo questa e la gente comune ha un desiderio infinito di ascoltare uomini di Dio che parlano di Gesù, del senso della vita e dell’eternità.
Per discettare di clima e ambiente c’è già Greta Thunberg con i suoi seguaci, non c’è bisogno di Bergoglio che, se ci credesse, metterebbe in guardia dalle fiamme dell’Inferno più che dal riscaldamento globale.
Possibile che nella Chiesa sia stata completamente spazzata via la Passione di Cristo che si consegna al massacro per amore nostro, che “si svenerà per voi” come recita un antico canto polifonico, e che risorge, sconfiggendo il male e la morte, aprendo così agli uomini la vita eterna? Quante volte sentite Bergoglio parlare di resurrezione, di eternità, di Inferno, Purgatorio e Paradiso? 

lunedì 15 aprile 2019

Basta con i sensi di colpa per gli immigrati e l'islam

Due interessanti articoli su un nuovo libro uscito in questi giorni: ‘ Il complesso occidentale – Piccolo trattato di de-colpevolizzazione’, per la Paesi Edizioni, scritto dal politologo e saggista francese Alexandre Del Valle (prefazione di Marcello Vaneziani), che contrasta il “terrorismo intellettuale” nato intorno ad un malsano senso di colpa dell’Occidente.  Presentazione a Roma: info

Basta con la vergogna di essere quel che siamo, figli della nostra storia e della nostra civiltà

Una linea critica, decisamente minoritaria in campo intellettuale, che approfondisce il tema del senso di colpa europeo, secondo una visione originale e nuova: dopo il successo ottenuto in Francia (L’Artilleur editore) esce anche in Italia, per Paesi Edizioni, ‘Il complesso occidentale – Piccolo trattato di de-colpevolizzazione’, il libro del politologo e saggista francese Alexandre Del Valle che contrasta il “terrorismo intellettuale” nato intorno al senso di colpa dell’Occidente, trovando per la strada compagni di peso quali Alain Fienkelkraut, Pascal Bruckner, Marcello Pera, Magdi C. Allam, Giovanni Sartori e Oriana Fallaci.
Secondo l’autore il senso di colpa europeo per la mancata integrazione sociale e il fallimento del multiculturalismo è una malattia mortale, di essenza masochista, che può colpire tutti quelli che non hanno gli anticorpi. Per smontarlo Alexandre Del Valle usa nel libro ragionamenti fondati che contrastano quel complesso occidentale che riesce a colpevolizzare più la vittima che il carnefice.

venerdì 5 aprile 2019

Su Verona anche la menzogna clericale

Della marea di odio e menzogna che i media laicisti e i vari partiti e organizzazioni progressiste hanno volentieri rovesciato sul Congresso mondiale delle Famiglie di Verona si è già detto: un’operazione violenta e scorretta con pochi precedenti. Ma in questi giorni ciò che ha colpito forse ancor di più è la menzogna clericale: di quei giornali e di quei personaggi che, ritenendosi gli unici titolati a parlare in nome del mondo cattolico, non hanno esitato a sparare ad alzo zero sul Congresso di Verona. Non parliamo qui di legittime critiche o di appunti che si possono tranquillamente fare a questo o a quell’aspetto dell’organizzazione. Parlo proprio della menzogna scientemente diffusa per infangare un’iniziativa autonoma del laicato. Lo avevano già fatto con i Family Day, lo hanno ripetuto in dosi massicce per una iniziativa che non intendeva neanche avere la portata e l’ambizione di quei grandi raduni romani.

mercoledì 3 aprile 2019

La supercazzola di governo regala l’oro del popolo ai banchieri

Decide Conte. Come dire affidiamo a Dracula la gestione del sangue raccolto dall’Avis. Sia il gatto a stabilire la fine del topo. Il dirottatore la destinazione del volo.
La maggioranza gialloverde ne sta combinando un’altra e delle più gravi. Sta definitivamente regalando l’oro del popolo ad una banca in mano ai privati nota come Bankitalia e riconoscibile dai guanti bianchi che non lasciano impronte.

Mozione di Fratelli d’Italia
Tutto rischia di accadere domani al Senato. Nelle settimane scorse Fratelli d’Italia ha incalzato il premier sulla questione, trascinandolo a rispondere in Parlamento sulla proprietà dell’oro detenuto per la maggior parte nei forzieri di Bankitalia. A precisa domanda, Conte ha risposto che quel tesoro fa parte del patrimonio attivo della banca. Come a dire: lo Stato non può più accamparne la proprietà, è stato scippato ai cittadini italiani, saranno i banchieri a decidere che farne.

C'è una brutta aria in giro per l'Italia. Ma Mattarella tace...

C'è una brutta aria in giro per l'Italia. Vauro e Santoro istigano ad uccidere un ministro della Repubblica italiana, ma dal Quirinale non esce nemmeno un rimbrottino a certa stampa pericolosa. La Cirinnà considera come fascista il concetto "Dio, Patria e Famiglia", che aveva già stroncato in termini volgari, ma ignora che fu Giuseppe Mazzini a coniarlo. Le femministe urlano sconcezze, bestemmiano, usano simboli satanici; alcuni omosessuali sfilano vestiti da pagliacci e si attaccano addosso gadget fallici, per gridare che sono contro la famiglia tradizionale.
Nel coacervo di violenza e criminalità diffusa, la stampa minimizza il dilagante incremento dei clandestini vaganti e i giudici usano particolare clemenza con spacciatori e stupratori. Un sudanese naturalizzato italiano, al quale è dato un posto di lavoro di responsabilità nonostante pesanti precedenti penali, rischia di compiere una strage e diventa un italiano che agisce per colpa di Salvini, mentre tra i ragazzini, che si sono salvati per essere stati pronti e coraggiosi con un gioco di squadra, vengono scientemente ignorati gli italiani per enfatizzare il coraggio di due nordafricani e cogliere il pretesto per ritirar fuori l'aberrazione dello ius soli. Un extracomunitario (pardon, un nuovo italiano … depresso da Salvini) uccide un giovane torinese perché italiano e sorridente. Se fai jogging rischi di essere violentata. Il Gruppo L'Espresso continua la sua campagna allarmistica denunciando la recrudescenza del fascismo in ambito governativo. Bergoglio non riceve Salvini se non cambia linea politica sui migranti, aprendo i porti e accogliendo l'Africa intera.
C'è una brutta aria in giro per l'Italia. Fabio Fazio coi soldi pubblici sulla tv di Stato fa campagna elettorale per il PD, ospita senza contraddittorio Macron che ci insulta, Juncker che ci bacchetta per le misure economiche che, a suo dire, son sbagliate. Presentatori, cantanti, opinionisti, tuttologi, attori, attrici, in coro contro Lega-M5S, che accusano di ogni nefandezza.
Viviamo tempi difficili, in cui una marmaglia antiumana, presa da febbre dissolutiva, tenta in ogni modo di soppiantare il governo eletto dal popolo. Forze interne e straniere operano affinché tutto tracolli. Qui non sto a difendere un governo di destra contro i comunisti. Altro c'è in ballo. La nostra libertà e autonomia è messa in discussione. In atto c'è un golpe bianco, strisciante, avvolgente. Chi è l'insospettabile regista?
Non crediate che certe energie ctonie si muovano per far vincere quattro coglioni del Partito democratico, servi dell'UE. Vogliono uccidere l'Italia.
(estrapolato da Fb da un post di Weltanschauung Italia).