martedì 10 ottobre 2006

Un "ricco patrimonio" che non risiede solo nel passato

“Ogni persona che rivendica questa eredità deve mantenerla viva, per oggi e per domani. Poiché abbiamo viva coscienza di essere gli ereditieri di un ricco patrimonio religioso, dobbiamo farlo fruttificare in quanto esso non risiede solo nel passato ma determina anche la nostra visione dell’avvenire e dei rapporti tra gli uomini. Non possiamo, tuttavia, invocare questa eredità senza assumerne i paradossi. Ad esempio, siamo chiamati a non riservare la nostra sollecitudine solo a chi é del nostro popolo ma a offrirla a tutti”. È un appello alla responsabilità dei cristiani nella “storia europea da scrivere” quello che mons. Hyppolite Simon, arcivescovo di Clermont Ferrand e membro della Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece), ha rivolto questa mattina al seminario di studio sui 50 anni del Trattato di Roma: "Quali valori perl'Europa?" in corso nella stessa Clermont Ferrand. Sui temi della responsabilità, del progetto e dell’impegno per l’Europa, si concentreranno fino all’11 ottobre la riflessione e la proposta degli esperti di diversi Paesi europei affiancati da oltre 250 giovani. Nelle prossime giornate interverranno, tra gli altri, Michel Dumoulin (Università di Lovanio), Hans Jürgen Küsters (Università di Bonn), Bino Olivi (già portavoce della Commissione europea - Università di Roma), Jean-Dominique Durand (Università di Lione), Michel Camdessus (Settimane Sociali di Francia).

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