
Eppure Orbán – che l’articolo del quotidiano torinese si premura di definire «ultraconservatore», con quell’«ultra» piazzato lì apposta per ingenerare repulsione nei lettori – viene demonizzato esattamente come sono demonizzati come «ultraconservatori» o «ultracattolici» coloro i quali ritengono che l’Ungheria abbia bisogno di bambini ungheresi o l’Italia di giovani italiani. Basta cioè solo evocare il valore della patria e delle comuni radici religiose, ormai, per essere additati a cultori della purezza della razza. Accostamenti evidentemente strampalati ma utili, se ci si pensa, per capire lo stato confusionario di un progressismo che continua a riproporre i propri ritornelli sulla bellezza di un mondo senza frontiere né limiti. Anche se un limite superato da un pezzo, in effetti, c’è. E’ quello del ridicolo. (Giuliano Guzzo - fonte)
1 commento:
Viktor Orban:
"l'Ungheria ha radici cristiane, non c'è posto per il multiculturalismo." Restare ungheresi o italiani nell'UE multiculturale è diventato "razzismo". Non esiste razzismo più grande di quello che vuole cancellare le radici dei popoli europei.
https://t.co/qMa8QVgdUA
Posta un commento