Rilancio volentieri il commento a caldo di Magdi che a mio parere ha centrato in pieno la questione.
I risultati alle europee sono stati straordinari per la Lega e Fratelli d’Italia.
Il PD ha fatto quello che nel gergo finanziario si chiama “il rimbalzo del gatto morto”, cioè dopo il tracollo alle politiche ha intercettato una piccola parte dei voti dei delusi dai 5 stelle che, dato che erano venuti dal PD al PD sono tornati, perché vengono da cittadini ancora “telelobotomizzati” dai media e giornaloni che dipingono Lega e Salvini come fascisti e disumani (mentre il vero fascismo è quello mediatico con il continuo martellamento di Fake News pro globalismo, liberismo e finanza speculativa imposto mediaticamnte come dogma teologico che macella intere fasce sociali in nome della competitività e del mercantilismo).
La sintesi di Magdi è perfetta perché, come ritengo anch’io, ora viene il difficile:
Il mandato l’hai avuto, i 5 stelle li tieni per le …. in pugno e se non vogliono scomparire devono non solo seguire i grandi tecnici che hanno messo il turbo alla Lega ma devono rilanciare ancor più verso un sovranismo economico, ma ora devi fare le riforme più rilevanti, in primis la “TASSA PIATTA” (prima cosa da fare domattina: basta termini inglesi) e per farla ci vogliono i Mini Bot entro fine anno.
Per farla accettare in Europa ci vuole una potente battaglia culturale che faccia capire che solo con una parziale, concordata e coordinata politica monetaria parallela, in tutti gli stati europei si può far ripartire l’Economia europea e metterla al riparo dalla bufera che sta arrivando.
tradotto la Lega deve portare la buona novella a tutti i cittadini europei:
MINIBOT PER TUTTI, in una percentuale sul debito complessivo di ogni stato che deve essere coordinata fra tutti i paesi per avere un forte rilancio della domanda interna di ogni paese europeo che rilanci l’economia, il tutto in un’ottica parallela di forti investimenti a tasso agevolato e garantito dalla BCE (e uguale per tutti I PAESI EUROPEI, PERCHE’ LO SPREAD E’ UN ABOMINIO) in investimenti pubblici e privati finalizzati alla riconversione energetica, dei trasporti e produttiva verso la sostenibilità ambientale, così si costringono i verdi europei a decidere se sono veramente verdi o se sono solo la stampella acchiappa citrulli della finanza speculativa.
P.s. in quest’ottica opere come la TAV si possono anche fare, ma devono venire dopo la riconversione verso la sostenibilità energetica, alimentare e tecnologica per la messa in sicurezza dell’Europa.
Anche un Macron in crollo verticale potrebbe essere interessato per non veder esplodere in debito pubblico francese, come sta accadendo.
Questa a mio parere è la battaglia culturale che la Lega e Fratelli d’Italia e anche i 5 stelle (se si danno una svegliata, smettono di scimmiottare il PD e si vanno a vedere di nuovo cosa sono le loro 5 stelle) devono portare in Europa.
Intorno a queste premesse di compromesso fra regole europee e sviluppo/benessere per i cittadini dei singoli stati, a mio parere, una maggioranza europea nuova costruita intorno a un contratto di governo europeo fra forze diverse si può fare!
E se la Germania cercherà di mettere le “svastiche economiche nelle ruote” ne subirà le conseguenze in termini di consenso nel contesto europeo.
Tecnici della Lega come Zanni e Rinaldi (oltre a vari altri eletti alle europee e quelli già nella Lega come Borghi e Bagnai), che appena entrato in politica ha preso una massa di voti uguale a quella della Bonino e si è avvicinato ai voti presi dal Presidente del Parlamento Europeo Tajani, oltre al proprio evidente consenso personale, possono portare quella competenza tecnica e operativa (a livello economico) che può porre le basi di questa Rivoluzione moderata, morbida che potrebbe rilanciare il consenso verso la Ue dei cittadini europei e mettere in sicurezza l’Europa dalla burrasca economica che si avvicina minacciosa. - Fonte
32 commenti:
http://www.affaritaliani.it/economia/debito-borghi-il-rischio-multa-ue-rantoli-di-un-potere-tecnocratico-607323.html
https://oltrelalinea.news/2019/01/31/a-sostegno-di-matteo-salvini-contro-gli-attacchi-ipocriti-della-sinistra-immigrazionista/
http://m.ilgiornale.it/news/2019/05/31/quante-balle-dietro-la-propaganda-delle-ong/1704004/
https://www.ilsussidiario.net/news/liniziativa-ue-contro-litalia-e-folle-ma-lo-dicono-solo-economisti-stranieri/1889486/amp/
https://www.loccidentale.it/articoli/146810/cosi-la-cannabis-light-spalanca-le-porte-alla-devastazione-sociale
Dissequestrata la Sea Watch. Se indaghi il comandante per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, la nave dovrebbe restare ferma. Se la restituisci, c'è il rischio di reiterazione del reato. I trafficanti hanno un amico speciale: la magistratura.
https://t.co/M5udldGZCY
Cesare Sacchetti
"Quel 92' che non finisce mai".
Se la politica non riacquista autorevolezza rispetto alla magistratura, finiremo per dare il governo ai giudici.
La prima cosa da fare è riformare la Legge Severino
Articolo a firma mia e di Paolo Becchi su Libero di oggi
Giuseppe Palma
Moscovici:"nessuno può evitare le regole." Nessuno, tranne la Francia che proprio con Moscovici violò negli anni passati le regole che oggi chiede all'Italia di rispettare. Una leggerissima contraddizione che i media italiani stranamente non denunciano.
https://t.co/Nc1PVw9omy
Cesare Sacchetti
L'intervento di Conte di ieri dice molto. Soprattutto se letto obliquamente. Dice, tra le righe, che il governo è sotto pressione. Che la Ue vuole la testa del governo gialloverde. E, ancora, che Salvini e Di Maio fanno a gara per far sì che, dei due, sia l'altro a rimanere col cerino in mano. Il governo volge al peggio. I tecnocrati di Bruxelles hanno già deciso. Lo spread è la loro arma. Lo spread, proprio lui, come lo chiama il latinorum dei nuovi preti del dio mercato (circo mediatico e clero intellettuale). Lo spread non è altro che il terrore esercitato dalla classe dominante contro i dominati, affinché questi ultimi si adeguino alla volontà dei padroni sans frontières e non osino opporsi in alcun modo alla dittatura cosmopolita dei mercati.
Diego Fusaro
Il Fatto Quotidiano: "Salvini provoca e vuole la rottura: no ai vincoli Ue." Che strano. Quello che ieri in conferenza stampa ha minacciato la rottura non assomigliava per nulla a Salvini. Era Conte, per conto del Quirinale.
https://t.co/3lrct57gmQ
Cesare Sacchetti
http://www.marcelloveneziani.com/articoli/urge-cacciare-i-grillini-dal-governo/
"La procedura di infrazione dell'Unione europea? Non faremo la battaglia della vita con Pierre Moscovici e l'attuale Commissione che manda lettere e ultimatum ma che ha gli scatoloni in mano". Claudio Borghi, ospite a Omnibus su La7, commenta così la possibile procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia da parte della Ue. Annuncia che il governo non farà la guerra con l'attuale Commissione in uscita, in attesa di "un dialogo più costruttivo con la nuova". Se dovesse arrivare la procedura "ne prenderemo atto".
Giornalista greca: “Tsipras traditore, Grecia distrutta da UE. Soros acquista 25.000 case e Germania guadagna sui biglietti del Partenone. Sono dei criminali” – video
https://www.cronaca.news/giornalista-greca-tsipras-traditore-grecia-distrutta-da-ue-soros-acquista-25-000-case-e-germania-guadagna-sui-biglietti-del-partenone-sono-dei-criminali-video/
La Lettera Ue rappresenta l'ennesimo atto violento di una tirannia sovranazionale completamente sganciata dal processo democratico.
Non possiamo attuare alcuna misura sociale che rispetti il dettato costituzionale. Siamo in gabbia, costretti a rispettare vincoli antidemocratici che nella storia si sono sempre rivelati fallimentari. Chi lo nega è in malafede, o più semplicemente è un imbecille.
E allora, Rialzati Italia!
Giuseppe Palma
Di Maio:"il negoziato con l'UE deve essere condotto da politici, non da tecnocrati." Di Maio ha risposto a Conte e a Mattarella. Le trattative con l'UE le conducono politici legittimati dal popolo. Il Quirinale faccia l'arbitro, non il giocatore.
https://t.co/R310au4dQ0
Cesare Sacchetti
È civile, è umana una società che aiuta una minorenne depressa a morire di fame e di sete? Pensate che l’Olanda, l’Europa del suicidio assistito sia meglio dell’Islam più fanatico e terrorista? Opposti estremismi contro il diritto e il dovere di vivere.
Si sarebbe suicidata lo stesso? Forse, ma così è stata agevolata, incoraggiata, giustificata a norma di legge e di etica pubblica. E si sono resi complici lo stato, la sanità e la società civile, che rinunciano a educare e a frenare e permettono di autodistruggersi in nome della libertà. Questa libertà fa schifo.
Marcello Veneziani
L'ho sempre detto.
Le cose importanti nella vita o si fanno o non si fanno. Bisogna avere coraggio, altrimenti ci si trova a vivere una vita incompiuta.
Problema europeo: se l'Europa mostra la volontà di diventare federale va bene, altrimenti per me si può anche tornare alla situazione precedente.
Perché non si può appartenere ad un'Europa che, dopo tanto tempo, ancora non esiste e subire a tempo indefinito le angherie dei maestrini di Bruxelles.
Ma stiamo scherzando ?
Di sicuro ci sarà anche l'intento di praticare delle ritorsioni politiche ai sovranisti, non ne dubito; ma a ben vedere anche prima, con Renzi e gli altri proni a Bruxelles, le cose non erano molto diverse.
L'italia non sembra soddisfare, proprio strutturalmente, i canoni dei maestrini, ai quali non interessa nulla di eventuali tentativi di politiche economiche differenti.
A loro interessano solo i soldi da riscuotere.
È il potere dei forti da esercitare sui più deboli.
E allora subire per settimane i piagnistei dei poveri giornalisti di sistema terrorizzati dalla "letterina" che sembra già partita, gettati nel più nero sconforto dell'ormai inevitabile "apertura della procedura di infrazione", ha proprio tanto senso?
Per me no.
Per me si può dire anche basta.
Riprendiamoci in mano la nostra economia e le nostre vite, perché i veri motivi per piangere sono altri.
"La moglie di Cesare deve, non solo essere, ma anche sembrare onesta "! Questo antico detto, che la leggenda attribuisce allo stesso Giulio Cesare, deve essere ignoto alla presidente della corte d'appello di Firenze, che ieri si è lanciata in una intemerata in difesa della giudice che, dopo aver pubblicamente e ripetutamente criticato il decreto sicurezza di Salvini, come se nulla fosse ha giudicato 2 casi su quel decreto e, udite udite, ha dato torto al ministero dell'interno! La presidente della corte d'appello di Firenze ha parlato di "linciaggio morale " nei confronti della giudice in questione, e di altre non meglio precisate minacce; È incredibile come, la stessa presidente, non si renda conto che, parlare come lei ha parlato, all'indomani dello scandalo PD- CSM, è d8 una inaudita superficialità e gravità! È uno di quei casi ben descritti da un altro famoso detto che così recita " io vengo dal morto, e tu mi assicuri che è vivo "! Allucinante! Siamo nel pieno dello scandalo PD CSM, uno scandalo senza precedenti che ha messo davanti agli occhi di tutti la commistione politica- magistratura, e la presidente scende dal pero, nega che ci sia il "morto " e parla come se appena 2 giorni prima non fosse scoppiata una bomba che " se non provvediamo subito saremo tutti travolti," Ermini dixit! Ma dove vive la presidente? Legge i giornali? Incredibile! A parte il fatto che, a prescindere dallo scandalo in questione, esiste, per i magistrati l'obbligo di astenersi dal giudicare cause dove sono evidenti dei conflitti di interesse! È una norma che tutti i magistrati conoscono bene, e non c'è maggiore conflitto di interessi di un magistrato che si scaglia ripetutamente su una legge dello Stato per motivi politici, e poi va a giudicare casi su quella stessa legge, bocciandola! La presidente della corte d'appello di Firenze ignora che un magistrato non può commentare in nessun modo una legge dello Stato, l'unico modo legittimo che ha per contestarla è il ricorso alla Corte costituzionale, con delle motivazioni squisitamente tecniche e giuridiche, non politiche! Questo episodio di Firenze mette in luce, ancora una volta, la deriva, assolutamente non più sopportabile ,che certi magistrati hanno imboccato da tempo, una deriva che squalifica tutti i magistrati, anche quelli che, e sono la maggioranza, rispettano la deontologia e le regole, quelli che si ostinano, nonostante tutto, ad essere e sembrare onesti, perché se chi viene giudicato ha il più lontano sospetto di non essere di fronte ad un giudice terzo ed assolutamente imparziale davvero è finita, e, come ha affermato Ermini, me saremo tutti travolti, magistratura, giustizia ed Italia intera! È arrivato il momento di fare un bel repulisti, è arrivato il momento di una seria riforma della magistratura, basta con la pretesa di fare comizi con la toga addosso, basta con la pretesa del PD di avere procure amiche, nei loro confronti, e, ovviamente, nemiche dei loro avversari politici! Torniamo ad essere un paese civile, ed anche in questo caso, per arrivare allo scopo, bisogna estirpare il cancro PD! Non c'è altro da dire!
Domenico Napolitano
"Noi, che non siamo magistrati né ex magistrati, e siamo quindi liberi da ogni riguardo di colleganza, diremo qualcosa di più: dalle notizie emerse in questi giorni, anche se fossero confermate solo in parte, si ricava che la Magistratura italiana, come ogni altro corpo del nostro Stato, è corrotta, con tutta probabilità anche penalmente, di sicuro moralmente. ‘Pecore nere’ ci possono essere ovunque, questo è ovvio, ma qui il dissesto morale, e forse anche penale, appare di sistema. E se anche si trattasse solo di sospetti bastano per incrinare la fiducia dei cittadini nella credibilità della Magistratura. E con una Magistratura ritenuta, a torto o a ragione, più a ragione, temiamo, che a torto, poco credibile, si minano alle radici le fondamenta stesse dello Stato e della democrazia. In uno Stato di diritto la Magistratura è il massimo organo di garanzia di una corretta convivenza fra i cittadini, non lo è, benché sia capo del Csm, il Presidente della Repubblica che in quest’ambito ha di fatto solo un potere di ‘moral suasion’ che in un Paese come il nostro dove l’immoralità e la corruzione, nelle Istituzioni e non, sono dilaganti, lascia il tempo che trova. Se settori della Magistratura e singoli magistrati non agiscono per la difesa di quella legalità di cui dovrebbero essere gli integerrimi custodi, ma per fini propri diversi da quelli di giustizia, allora casca l’asino. Si rompe cioè il contratto sociale che dovrebbe tenerci insieme. "
I minibot perorati dall’on. Borghi della Lega, di cui economisti lineari e trasparenti come il prof. Savona, il prof. Sen. Bagnai o il prof. On. Rinaldi hanno parlato per anni, consistono in un raffinato stratagemma finanziario per ampliare la base monetaria in Italia senza espandere il debito pubblico, rispettando perciò i Trattati internazionali, l’egemonia formale della UE e senza recare in potenza alcuna offesa economica alle altre Nazioni, che non dovendo soggiacere al fisco italiano, sono del tutto estranee ad un rapporto tecnico tra fisco italiano e cittadini su cui nessuno potrebbe mettere il becco. Mi spiego meglio e nel dettaglio tecnico che renderò di seguito comprensibili a tutti.
I minibot sono una semplice cartolarizzazione di un credito-debito che nessuna Autorità internazionale potrebbe proibire, perché essi ineriscono la Libertà economica di farsi pagare nei modi che si ritengono opportuni. Chi nega questa cosa, non capisce cosa sia un pagamento né il diritto di ritenerlo autonomamente soddisfacente per Legge di Libero mercato. Troppi imbecilli usano questa parola, cioè ‘Mercato’, con proprietà esilarante quando si tratta di legittimare l’esercizio di poteri prevaricanti, quando invece il suo significato è esattamente contrario a quello che loro sono stati capace di intendere. Infatti i Minibot non necessitano di nessuna Legge del Parlamento né istanze costrittive per essere attuati essendo essi una banale cartolarizzazione che richiede solo alcune disposizioni ministeriali attuative della mozione già approvata all’unanimità, peraltro suggellata nel programma della Piattaforma Parlamentare del Governo Conte, e quindi insindacabili da chiunque, trattandosi di una pate dell’indirizzo politico attualmente sovrano.
Cartolarizzare significa semplicemente esplicitare su un pezzo di carte circolante il debito di qualcuno che ovviamente costituisce il credito di qualcun altro. Se compro una lavatrice a cambiali, come facevano i nostri nonni negli anni del boom economico, di fatto ampio la base monetaria cartolarizzando un debito, il mio, a beneficio del venditore di elettrodomestici mio creditore, che può godere del beneficio finanziario di un titolo cartaceo di credito che può circolare come cartamoneta, cioè una fattispecie ben distinta dalle banconote a corso forzoso di Stato. Allo stesso modo delle cambiali, un minibot, che per capirci è una cambiale dello Stato (una promissory note molto più precisamente) molto liquida e solida, agisce nel senso di ampliare la base monetaria, cioè la quantità di moneta che di fatto comporta il beneficio di un maggior scambio di beni e servizi e perciò un impulso all’economia nazionae.
I minibot, quindi, non sono nuovo debito come erroneamente hanno affermato Draghi e Visco schiumando malafede dalla loro bocca, ma la trasformazione di un debito dello Stato già esistente in una forma liquida, così come un cubetto di ghiaccio che si scioglie o si righiaccia, pur cambiano stato fisico e dilatandosi di volume, non aggiunge né richiede alcun livello di acqua al contenitore in cui è contenuto.
Per capire i vantaggi di questo stratagemma finanziario e l’assoluta impossibilità di fermare l’epigono di assoluto genio italico si consideri, ad esempio, il caso di un’azienda creditrice di 500 mila euro di iva verso lo Stato. Questa azienda, nel caso di attuazione dei minibot, ha un’ulteriore possibilità rispetto a quella di aspettare livelli di attività economica utili a compensare il suo credito con l’erario, magari dovendo aspettare degli anni, perché se lo Stato gli desse dei titoli circolanti perfettamente idonei ai fini del pagamento delle tasse, milioni di altre aziende o professionisti, automaticamente considererebbero questi minibot esattamente equipollenti alle banconote, perché in Italia avrebbero lo stesso valore per lo Stato italiano verso cui tutti i soggetti italiani sono periodicamente in debito.
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Inoltre per le Poste italiane (cioè Cassa Depositi e Prestiti), i cui impieghi peraltro sono conteggiati nel Debito Nazionale a differenza di quanto prevede la Germania che non conteggia gli impieghi della loro equivalente Cassa Depositi e Prestiti nel Debito Nazionale tedesco, i minibot sarebbero da considerarsi come banconote liquide a controvalore 1 euro per 1 euro di credito verso lo Stato (i cui depositi in Posta vanno sulla Cassa Depositi e Prestiti), e non sul conto titoli (come potrebbe obiettare una Banca), e perciò l’iniezione di liquidità attraverso le aziende creditrici verso lo Stato, si irradierebbe ovunque in Italia, ammontando a ben 57 miliardi di euro, che giustappunto è l’ammontare di crediti fiscali cartolarizzabili a beneficio degli aventi diritto del popolo italiano. Questa ultima considerazione comporta un altro enorme vantaggio che rafforzerebbe politicamente la Democrazia italiana.
L’introduzione dei minibot, infatti, spingerà naturalmente tutte le persone italiane fisiche o giuridiche ad aprire un conto corrente postale il cui versamento di un valore facciale di minibot non potrebbe essere negato nella sua equipollenza alle banconote, e ciò attuerebbe un sistema di pagamenti interno che, nel caso di blocco politico della BCE delle Banche come accaduto alla povera Grecia, non essendo le Poste Italiane una Banca, consentirebbe lo scambio economico a tutti gli italiani rendendo del tutto inoffensiva una eventuale sortita contundente come quella inferta indebitamente alla Democrazia greca. Ovviamente questi minibot non sono banconote a corso forzoso, quindi Draghi e compagnia bella devono tapparsi la bocca, perché essi sono tecnicamente delle Promissory Note di Stato che possono essere rifiutate così come un bar o un supermercato può, in linea teorica, rifiutare i buoni pasti come forma di pagamento delle sue merci e servizi, ma ciò sarebbe un caso limite fuori dalla realtà del Libero Mercato, la cui regola principale è che nessun azienda o esercente, può ergersi a tiranno verso un suo cliente il quale ha l’insindacabile potere di avere sempre ragione rivolgendosi ad altre aziende o esercenti meno ‘europeisti’.
Per questi motivi l’iniziativa dei Minibot è di valore economico, finanziario e politico dirompente, perché emancipa l’Italia dal potere di condizionamento della UE, ed è questo l’unico motivo per il quale Draghi, Visco e il circo di fanatici europeisti hanno incassato un duro colpo a cui hanno replicato molto male, perché non potevano fare altrimenti.
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Con i minibot la Repubblica Italiana si troverebbe in mano uno spazio di sovranità monetaria che inizialmente sarebbe di 57 MLD, ma essendo connesso a partite di giro finanziario autarchiche su cui la BCE non ha nessun dominio, essendo i crediti illiquidi espandibili, di fatto sarebbe come riprendersi la sovranità monetaria allo scopo di rilanciare il PIL senza ‘strappare’ ufficialmente con l’UE.
Le uscite di Draghi contro i Minibot sono molto gravi perché svelano apertamente il fine di non collaborare con la Repubblica in ragione di un fine evidentemente opposto a quello del Governo e dell’attuale Maggioranza in Parlamento: il fine di deprimere artatamente il PIL italiano, cioè la ricchezza prodotta dagli italiani.
Chi mastica di Banche sa che i banchieri talvolta agiscono in malafede con fini predatori, usando la leva finanziaria per soffocare scientemente il fatturato di aziende da loro finanziate che, andando in difficoltà, si renderebbero vittime di amministrazioni forzate, acquisizioni forzate o comunque processi di mercato non libero né sano, governati dai banchieri e non dagli imprenditori.
E qui utile considerare uno sprazzo basilare di macroeconomia per capire meglio di cosa parliamo.
Il PIL è un’equazione matematica data dall’addizione di 4 grandezze:
- i consumi degli italiani;
- gli investimenti degli italiani,
- l’ammontare di Spesa pubblica degli italiani,
- il saldo import export dell’Italia con il resto del Mondo.
La politica economica di un qualsiasi governo della Repubblica consiste nell’esercitare un potere decisionale di concerto con il Parlamento che, dispiegando effetti sue quelle 4 succitate grandezze, agisce da stimolo espansivo o depressivo sul PIL.
Il problema degli ultimi due decenni e di un Italia che cresce economicamente meno di tutti gli altri Paesi comunitari, è nell’Unione Europea che ha agito da ostacolo all’Economia italiana, fenomeno che da alcuni anni io intendo sempre di più come deliberatamente concepito per assogettarci. Sappiamo, infatti, che l’economia può ripartire solo manipolando tre tipologie di leve ma se negli ultimi 22 anni l’UE ha pregiudicato alla Repubblica queste leve in senso espansivo, mettendo lacci e lacciuoli comunitari di chiaro impatto depressivo, dobbiamo contemplare la possibilità che l’Unione Europea non sia solo un problema, ma sia un vero e proprio nemico della Repubblica italiana che a Bruxelles hanno voluto in condizione di stagnazione.
Ogni economista sa che la crescita economica si attua agendo sulla summenzionata equazione del Pil attraverso le 3 seguenti leve:
Leva fiscale, cioè alzare o abbassare le tasse, incidendo più o meno direttamente sui livelli di consumi e/o investimento degli italiani;
Leva Monetaria, cioè alzare o abbassare i livelli di moneta aumentando o abbassando i tassi, oppure immettendo/ritirando la liquidità monetaria;
Leva salariale, cioè favorire un aumento dei salari per rinforza la domanda di beni e quindi i consumi.
A seguito degli irragionevoli parametri di Maastricht, di cui politici e giornalisti parlano a sproposito tanto che nessuno di loro, ancorché fan sfegatato, sono sicuro che ne saprebbe spiegare il senso scientifico, la Leva fiscale ci è stata impedita, sia nel senso di poter attuare politiche Keynesiane in deficit spending, sia nel senso di politiche Hayakiane di rilancio degli investimenti a seguito di forte abbassamento delle aliquote delle imposte.
Con l’Euro e la BCE, sappiamo che la leva monetaria è stata sottratta alla Repubblica, e infatti il problema di Draghi con i Minibot non è il rispetto dei Trattati, che hanno una loro oggettività e richiedono un rispetto formale, ma il sostanziale maneggio della leva monetaria, la cui azione con iniezione di 57 MLD di cartamoneta (concettualemente assimilabile alle banconote), darebbe autonomie e maneggi ampi anche sulla leva fiscale, sfilando così il Bilancio della Repubblica dai gessi dei parametri di Maastricht.
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Per questi motivi la mozione Minibot ha un carattere rivoluzionario dirompente perché si attuerebbe nella seconda economia industriale del Continente (superiore anche alla Francia) uno stratagemma finanziario in grado di rilanciare il PIL, sconfessare le politiche di Austerity e così mettere a rischio l’esercizio del potere delle elite qui in Europa, con esiti imprevedibili soprattutto per le malmesse banche miteleuropee che hanno generato un grande debito privato coperto in questi anni risucchiando risorse reali attraverso la speculazione sui debiti sovrani.
Per comprendere le ansie che ha suscitato questa alzata di testa (d’uovo) del Parlamento della Nostra Repubblica in perfetto stile calcistico di scuola italiana, cioè tanta sofferenza per quasi tutta la partita, ma all’improvviso un contropiede che ribalta la situazione, si consideri la recente dichiarazione del successore in pectore di Draghi alla BCE, Weidmann, numero 1° della Bundesbank’s e quindi della finanza tedesca. Costui, evidentemente intimorito dagli esiti distruttivi della Germania che avrebbe una uscita de facto dell’Italia dal dominio BCE e dall’euro, ha letteralmente calato le braghe.
Il successore di Draghi ha dichiarato la disponibilità di un suo governatorato della BCE con impegno a pagatore di ultima istanza di qualsiasi titolo di Stato. Questa dichiarazione è importantissima ed è un grande risultato strappato dal nostro Governo gialloverde. Il numero 1° della finanza tedesca a capo del board della BCE in cui noi siamo terzi azionisti e saremo presenti con un membro di prossima nomina, significa un futuro con azzeramento dello spread. Per i non esperti di finanza, quello che ha offerto Weidmann significa che non ci sarebbe più necessità dell’inganno CREDIT DEFAUTLT SWAP per giustificare lo spread, e quindi non si potrebbe più speculare più sui BTP italiani, dato che con firma di avallo BCE, i BTP avrebbero un rischio pari a quello dei BUND. In parole secche, significa decine e decine di miliardi di spesa interessi in meno ogni anno nei prossimi anni rispetto a quanto abbiamo dovuto dissanguarci negli ultimi anni con il peso di una spesa di interessi che ha variato da 60 miliardi a 84 miliardi l’anno.
La domanda da porsi è questa: se i banchieri tedeschi hanno reagito così, calando le braghe e offrendo di non taglieggiarci più in futuro sulla spesa interessi, con una semplice mozione Parlamentare quantunque raffinata e intelligente, cosa altro potremmo pensare di ottenere avanzando uno stato di accusa di Draghi per l’operazione MPS con cui si sono coperti i buchi di credito privato belga, olandese e lussemburghese, o una commissione ad hoc per un controllo della situazione contabile reale della Deutsche Bank o della PNB PARIBAS (zeppe di derivati), oppure pretendere il riequilibrio dei surplus commerciali tedeschi a nostro favore, una situazione che arreca un danno miliardario ingiusto e concreto (300 miliardi a bilancio per i tedeschi), e non di presunto pericolo e danno a terzi Stati per default dei nostri conti pubblici, che in realtà sono più concreti, solidi e reali di quelli francesi e tedeschi?
La decisione sul da farsi spetterà al nostro Governo nell’asse politico Salvini-Di Maio, e spero che i nostri due principali governanti sappiano individuare il giusto da farsi ispirandosi sia alla concretezza di una nonna contadina del dopoguerra dalla scarpa grossa e dal cervello fino anche quando nel dubbio di essere fregata metteva i soldi nel materasso, sia al catenacciaro Bearzot della presunta italietta del 1982, quella che affrontò la Germania che aveva superato la Francia in semifinale, e che a sorpresa superò con un 3 a 1. Abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene, come il voto unanime del Parlamento sui minibot, attendendo un cronista della Rai e il suo grido a squarcia gola al Bernabeu per salutare l’Italia che ritorna a vincere:
CAMPIONI DEL MONDO, CAMPIONI DEL MONDO, CAMPIONI DEL MONDO…
Gianmarco Landi
http://www.imolaoggi.it/2019/06/07/la-rabbia-di-draghi-contro-i-minibot-ecco-perche-fanno-cosi-paura-allelite/
Tria contro i minibot: "se debito non servono, se valuta alternativa sono illegali." Qualcuno dovrebbe dire a Tria che il ministro dell'Economia non è il pappagallo di Draghi. I minibot sono nel programma. Se Tria non vuole seguirlo, può andare a casa.
https://t.co/9Ya2ceQSek
(Cesare Sacchetti)
La politica dei porti chiusi è insufficiente a contenere e neutralizzare l'invasione da parte degli afro-islamici !
Che poi i migranti vengano presi in carico dalla CEI è una autentica presa per il culo degli italiani.
Lo si sa benissimo che i siti di accoglienza della CEI sono comunque in territorio italiano, che tanto da li se ne possono andare quando vogliono e che comunque, anche se rimangono in chiese e canoniche, i costi successivi
a quelli immediati saranno a carico dello Stato Italiano e non del Vaticano, che non ha Ospedali propri, non ha scuole proprie, ha degli appartamenti… ma quelli li da a chi paga!
Mi chiedo se vi sia la effettiva volontà di combattere il fenomeno, visto che non è stato approntato alcun sistema di controllo delle acque del mediterraneo e in particolare di quelle costiere per individuare tutti i natanti sin dalla partenza e seguirne le rotte, fino all'incontro con "le navi di salvataggio ", oppure, nei casi di piccoli barchini, dalla "nave madre" fino all'attracco nelle nostre coste.
Una volta individuati i punti di partenza, vi dovrebbe essere una azione militare immediata di bombardamento dei "porti" e delle strutture degli scafisti, per quanto riguarda le "navi madri " che mettono in acqua piccoli barchini in prossimità delle coste italiane, la risposta immediata dovrebbe essere quella dell'affondamento della stessa nave madre, mentre ritorna alla sua base.
Una operazione di sorveglianza simile è fattibile a costi contenuti usando i satelliti esistenti, degli aerei ultraleggeri ed in alternativa dei droni dotati di mezzi di ripresa all'infrarosso.
Il fatto che invece non venga fatto niente, né a livello di sorveglianza, né a livello di reazione militare la dice lunga sulla compromissione anti italiana dei centri di comando a partire dai ministri interessati e dai generali che comandano le varie armi e la dice lunga sulla volontà politica di autodistruzione della Nazione, in favore del mondialismo finanziario.
Come riporta questo articolo di WELT (sotto il link per la trad.italiana), in Germania la questione dei minibot italiani è presa molto seriamente. La diffusione di questi titoli statali di piccolo taglio, il cui valore sarebbe garantito dalla possibilità di utilizzo per pagare le tasse, porrebbe di fatto le basi per l’adozione di una nuova moneta nel Bel Paese. In uno scontro con l’UE, come avvenuto con la Grecia, l’Italia si troverebbe così a negoziare da una posizione di maggiore forza. Un paese che non ha beneficiato dei trattati attuali, che versa a Bruxelles più di quanto riceva in fondi europei, che ha un attivo di bilancia commerciale e con un’alternativa pronta già nelle tasche dei cittadini, potrebbe chiedere molto all’UE, oppure decidere che andarsene sia la scelta migliore...
Traduzione italiana integrale qui, a cura di Voci dall'Estero:
http://vocidallestero.it/2019/06/07/la-valuta-parallela-dellitalia-e-esplosiva-per-la-zona-euro/)
https://www.liberoquotidiano.it/news/opinioni/13471102/papa-francesco-antonio-socci-immigrati-calo-chiesa-disperata-appello-favore-invasione-vaticano.html
https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13471261/papa-francesco-contro-matteo-salvini-si-alle-navi-cariche-armi-no-quelle-con-immigrati.amp
Jean-Claude Juncker non ha fatto attendere il proprio commento dopo l'ok del Comitato economico e finanziario alla procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia. Commento durissimo contro l'Italia e stigmatizzato da Franco Bechis: "L'Europa ci vuole punire, i tecnici hanno promesso anni di inferno ventilato, non tanto per il rifiuto dell'Italia a ridurre il proprio debito ma nell'ipotesi che Roma rifiuti di fare scrivere le prossime manovre economiche direttamente ai tecnici di Bruxelles. Non solo, hanno aggiunto che saremo sotto la loro lente per anni", scrive il direttore de Il Tempo in un fondo sull'edizione di martedì 12 giugno.
Bechis ricorda poi la fine fatta della Grecia "grazie" all'Ue, la stessa fine che potrebbe benissimo fare anche il nostro Paese: "Giustamente Conte ha ricordato il più grande fallimento delle politiche imposte a un paese dalla tecnocrazia europea: quello della Grecia. Non solo i consigli seguiti in quel caso hanno messo in ginocchio l'intero paese per anni, snaturandone perfino l'identità e le radici. Ma è emersa con crudezza anche la falsa retorica sulla buona amministrazione propugnata da Juncker &c".
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"Grazie alla stretta di bilancio operata - prosegue Bechis - molte famiglie non hanno più potuto contare sulla sanità pubblica e molti bambini sono morti non potendo ricevere le cure necessarie. Con la ricetta europea è aumentata in Grecia la mortalità infantile del 43% ed è crollato il tasso di natalità. Ecco il futuro che i tecnocrati sono stati capaci di offrire alle nuove generazioni". Per il direttore de Il Tempo "non c'è bisogno di essere particolarmente sovranisti per dire con durezza alla Ue che la manovra economica in Italia la fa il governo scelto dagli italiani, e che le riforme o meno inserite lì dentro debbono essere quelle proposte agli elettori per avere il loro consenso, piacciano o meno agli altri partner europei".
L’Europa è in crisi di identità e non è possibile paragonare economicamente l’Italia con la Grecia.
La Grecia è un falso problema perché ricordo è una nazione piccola con solo 10 milioni di abitanti, ed è una delle ultime nel mondo come industrializzazione.
Ricordo inoltre che prestito europeo per il suo salvataggio è stato solo di 240 Mld di euro, peccato che 150Mld di euro sono serviti per ricapitalizzare le banche tedesche che possedevano tutti i bot greci, che hanno così rifinanziato gratuitamente.
L’Italia non è alla frutta, è un ennesimo tentativo tedesco, quasi riuscito di scaricare i debiti tedeschi su una nazione forte economicamente ma debole politicamente.
"Prima di essere francese, italiano, inglese o tedesco, l’uomo del Medio Evo fu cittadino di una civiltà generale che aveva la sua lingua, il suo spirito, la sua fede, la sua scienza, la sua arte, i suoi modi di sentire, senza la preoccupazione per le pietre confinarie degli Stati.
La vera frontiera, la frontiera religiosa, si stendeva fino all’incontro con la barbarie. Non si deve avere paura di ripeterlo: questo stato di cose era, non è più. Abbiamo avuto, ma l’abbiamo perduta, l’unità umana.
Le condizioni di questo beneficio rinasceranno?" - Charles Maurras
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