venerdì 19 luglio 2019

Matteo Salvini, Paolo Becchi e il "piano-schiaccianoci" contro la Lega: se fa la prima mossa, la spazzano via

Una situazione delicatissima
Dopo quello che è avvenuto martedì sera a Bruxelles, tutto è cambiato. Non tanto perché il M5S ha votato l' ultra neoliberista von der Leyen alla presidenza della commissione, la cosa era nell' aria già da qualche giorno, ma perché i voti pentastellati sono risultati determinanti per il mantenimento dell' asse franco-tedesco. Appena nove voti di differenza e gli equilibri europei che finora hanno distrutto l' economia italiana sarebbero stati rimessi in discussione. Un' occasione storica sprecata per un piatto di lenticchie.
Ciò ha prodotto ripercussioni politiche anche in Italia. Salvini è stato messo spalle al muro dai 5Stelle sia a Bruxelles che sul caso appositamente creato dei rubli russi, con una particolarità: l' apporto decisivo del Movimento all' elezione della von der Leyen, votata anche da Pd, Forza Italia, Macron e Merkel, apre una nuova fase politica anche nel nostro Paese, il M5S è pronto a scaricare Salvini e andare a formare un nuovo governo col Pd. Un Conte bis o qualcosa del genere. Non lo vede solo chi non lo vuole vedere.
Ma Di Maio si rende conto che non può essere lui a staccare la spina (il popolo non lo capirebbe), quindi i pentastellati stanno provocando Salvini su qualsiasi cosa.
Che fare quindi? Serve un' analisi politica molto attenta, oggi tutto cambia velocemente e occorre arrivare un minuto prima degli altri. Salvini sa perfettamente cosa gli aspetta se fosse lui a staccare la spina, quindi resta prudentemente al suo posto. Ma fino a quando si potrà abusare della sua pazienza ? Sulla sicurezza si batte da solo, con un ministro della difesa pentastellato che gli rema contro, sulla magistratura è partito contro di lui un fuoco d' artiglieria senza che il leader leghista abbia gli strumenti legislativi e governativi per contrastare un attacco così incisivo, senza parlare poi dell' economia. Al Mef c' è un uomo di Mattarella che mette in discussione tutto quello che Salvini propone.

Chi non vuole andare a votare
È una situazione difficile da sbrogliare. Salvini è in mezzo ad uno schiaccianoci: da un lato lo studio Alpa che sta dietro a Giuseppe Conte, ben addentrato in certi ambienti delle istituzioni e della magistratura, con un filo diretto con il vecchio e il nuovo Presidente della Repubblica, dall' altro lo spauracchio - più che certo - di un nuovo governo 5Stelle-Pd sotto la protezione di Mattarella.
Se fosse Salvini a far cadere il governo, una cosa è sicura: Mattarella farà di tutto per evitare nuove elezioni, dove Salvini - unitamente alla Meloni - vincerebbe a mani basse. Se quindi fosse Salvini a staccare la spina verrebbe fatto a pezzi.
Se avessimo la garanzia che un esecutivo del Colle sostenuto da Pd e 5Stelle durasse appena un annetto, allora a Salvini converrebbe già da adesso far cadere il governo Conte e andarsene all' opposizione, raggiungendo - da solo - il 50% dei consensi, ma quando si ha a che fare con ex "comunisti", meglio pensarci non una, ma mille volte. Non è escluso che, con la solita scusa della responsabilità nei confronti del Paese, Dem e 5Stelle formino una maggioranza parlamentare che duri quattro anni, fino alla fine della Legislatura. I numeri alla Camera ci sono, mentre al Senato servirebbe l' appoggio di qualcuno del gruppo misto.
Tre o quattro anni all' opposizione e Salvini verrebbe neutralizzato. Giá così hanno cominciato a logorarlo. Oggi il leader della Lega ha - da solo - un consenso elettorale altissimo, intorno al 37-38% (nemmeno Berlusconi era arrivato a tanto ai tempi d' oro), ma deve stare attento ad ogni mossa.
Salvini a questo punto deve giocare d' anticipo e ricominciare a dare le carte, rilanciando il contenuto del "contratto". Non sia lui a far cadere il governo e rilanci subito su flat-tax, autonomia, giustizia, fisco, lavoro, minibot etc, in linea con quanto previsto dal "contratto".
Saranno i 5 Stelle con i loro no ad assumersi la responsabilità della crisi, e saranno loro a dover spiegare agli italiani che pur di rimanere attaccati alla poltrona sono disponibili a fare un governo col Pd.
Paolo Becchi e Giuseppe Palma su Libero del 19 luglio 2019.

25 commenti:

Anonimo ha detto...

La Lega deve stare bene attenta, non deve fare ai nemici dell'Italia il favore di far cadere il governo.

Se apre la crisi di governo, ne approfitterebbero subito per fare un governo 5S + postcomunisti e quant'altri (di Berlusconi non ci si può fidare).
O un governo "tecnico" che troverebbe anche una maggioranza rappezzata.
La Lega deve restare al governo, incassare qualche sconfitta e tener duro.
Intanto è passato il decreto (Meloni) che combatte gli sbarchi bloccando le navi per via amministrativa. Non sarà facile farlo applicare ma al momento è l'unica arma efficace che abbiamo. La ministro della difesa oltre a elogiare l'avanzata delle "diversità" nelle FFAA (cosa certo 
essenziale per esse!) si preoccupa di istituire adeguata rappresentanza sindacale all'interno delle stesse. Ma la "difesa", in senso proprio? 

La Lega dovrebbe imparare finalmente a stare al mondo. Vedi il pasticcio
del c.d. "trappolone" moscovita. Due riflessioni: --se davvero è scattato in piena Mosca il "trappolone" sotto il naso dei russi, quale il ruolo degli stessi russi?
Oppure: quale la loro efficienza di intelligence? 
--Perché un ente "Lombardia-Russia"? La mania delle regioni nostre di comportarsi da Stati sovrani, mandando all'estero rappresentanti che non sono evidentemente 
all'altezza. All'estero, esponenti regionali dovrebbero sempre muoversi inquadrati nelle strutture consolari nazionali. Anche per evitare pasticci, come quello di cui parlano le cronache. 
--E qui si torna al discorso sulle autonomie. Ha ragione Conte: i c.d. "governatori" non possono avere tutto quello che chiedono. Se li si accontenta, lo Stato unitario viene praticamente svuotato di competenze! Ma quali esattamente le richieste? Ne esiste un elenco? Si è letto che le regioni vorrebbero anche gestire le Ferrovie dello Stato in modo 
indipendente per la parte appunto della loro regione. Follia pura, che porterebbe al collasso delle FS, non c'è dubbio. La pretesa di nominare gli insegnanti su base solo regionale è un altro colpo di piccone all'istruzione in Italia. In Veneto arriveremmo all'insegnamento in dialetto e amenità del genere.
Insomma, Salvini si deve convincere che le richieste di "autonomia" vanno moderate, se davvero vuole mantenere lo Stato centralizzato, indispensabile per frenare l'invasione clandestina. O vogliamo pensare di combatterla su base regionale? 
Z.

Anonimo ha detto...

La Lega ha tradito, dicono Conte e Di Maio. Avrebbe dovuto votare la candidata del duo Merkel-Macron. Che grazie ai pentastellati, infatti, riesce ad essere eletta per il rotto della cuffia. E ad impedire il crollo dell'asse franco-tedesco. La Lega ha tradito: doveva votare la van der Leyen, dicono Conte e Di Maio. Ma l'obiettivo del governo populista non avrebbe dovuto essere (anche) la crisi dell'asse franco-tedesco? E allora chi é stato a tradire davvero?
Martino Mora

Anonimo ha detto...

Giorgia Meloni: «Non credo che Salvini abbia paura del voto ma del non voto. Siccome la certezza di andare alle urne non c’è e la decisione non dipende da lui, teme che ci possano essere delle alternative. Comprendo la sua prudenza ma penso che occorra andare subito a votare. In caso di elezioni, avremo una maggioranza eletta dagli italiani, compatta e schiacciante. Gli scenari alternativi al voto sono tutti preoccupanti e sono tre: il primo è che resti questo governo che non può dare risposte ai problemi. Il secondo è un governo Pd-m5s e il terzo addirittura un governo tecnico sostenuto da una sorta di patto del nazareno allargato ai grillini. La versione italiana dell'alleanza che ha votato la Van Der Leyen. Quello schema è quanto di più lontano possa esserci dalla volontà popolare degli italiani».

Maria Guarini ha detto...

http://m.ilgiornale.it/news/2019/07/21/la-lettera-di-fuoco-di-salvini-inchioda-macron-sui-migranti/1729776/

Maria Guarini ha detto...

http://www.stopeuro.news/portogallo-e-grecia-attaccano-leurogruppo-non-e-unistituzione-dellunione-europea-e-un-organismo-antidemocratico-di-ricattatori/

Maria Guarini ha detto...

https://www.marcelloveneziani.com/articoli/prove-tecniche-di-ribaltone/

Maria Guarini ha detto...

https://www.lospecialegiornale.it/2019/07/17/ursula-il-partito-geneticamente-modificato-di-bruxelles-e-il-tradimento-grillino/amp/

Maria Guarini ha detto...

Sofismi
https://www.ilfoglio.it/chiesa/2019/07/21/news/papa-francesco-e-la-politica-265563/

Maria Guarini ha detto...

Il premier vuole farsi un partito come Monti. Auguri!

Anonimo ha detto...

Stamattina c'è un interessante editoriale sul MESSAGGERO DI ROMA ,a firma Luca Ricolfi,dove si esalta il " tono e le azioni molto moderate "di Luigi di Maio , non ultimo il fatto di aver votato per il duo Merkel- Macron', cosi da evitare l'isolamento dell'Italia! Lasciamo perdere il peana verso questa Europa, Luca Ricolfi sappiamo bene da che parte sta, la cosa che mi ha colpito è la faccenda dell'isolamento! Per spiegarmi meglio faccio un esempio: immaginiamo un qualsiasi parlamento democratico, in questo parlamento c'è una maggioranza ed una opposizione, entrambi sono indispensabili per poter dire democratico quel parlamento! La maggioranza governa, l'opposizione controlla legittimamente l'operato della maggioranza, fa proposte in alternativa, e di prepara a governare al giro successivo, se l'elettore vorrà! Nessuno, in nessun parlamento democratico si sognerebbe mai di accusare l'opposizione di essersi "isolata " solo perché fa opposizione! Nessuno pretenderebbe da questa opposizione un "allineamento " alla linea governativa, un chinare il capo davanti a chi governa, un rinunciare a fare opposizione, perché altrimenti si è isolati e soprattutto puniti dal governo in carica! Se così fosse sarebbe dittatura, un regime che non ammette opposizione! Ebbene tutto questo scenario, assurdo ed inaccettabile in qualsiasi parte del mondo democratico è quello che si verifica in questo autentico "paradiso in terra" che è l'Europa fatta da Prodi e Ciampi insieme a tutto il sinistrume italiota! Infatti che altro significa questa atmosfera di terrore fa parte dei sinistrati radical chic, terrore di non essere abbastanza accondiscendenti nei confronti di chi ha vinto, sia pure per un soffio, le elezioni europee e sta formando la commissione? Tutti a genuflettersi, tutti a menare vanto per aver votato per i vincitori, tutti che guardano come dei pazzi quelli che, democraticamente, si oppongono! In particolare, i radical chic politicamente corretto con scappellamento molto a sinistra si vantano di aver votato per l'asse Franco Tedesco, quello che si è spartito l'Europa con un patto BILATERALE, come nella migliore tradizione sovranista! Quindi, in conclusione, da oggi è chiarissimo a chi vuole vedere che, come accadeva in Italia durante il fascismo, fare opposizione è pericoloso, si viene isolati e soprattutto puniti! Salvini e tutto il gruppo Visegrad sono dei pazzi, mentre molto moderati e ragionevoli, secondo Luca Ricolfi e tutto il mainstream di regime, sono i 5stelle, che non solo si sono allineati, ma addirittura hanno DETERMINATO la vittoria della Europa modello URSS germanocentrica, senza i loro voti i suddetti padroni della Europa sarebbero andati a casa, e sarebbe iniziata tutta un'altra storia! Conclusione: questa Europa di sinistra non ammette opposizione, governa da regime autoritario ed i 5 stelle hanno volutamente tenuto in piedi tutto questo! Potevano mandarli a casa e non lo hanno fatto! Come sono moderati e buoni, non è vero? Ad maiora italioti!
Domenico Napolitano

Maria Guarini ha detto...

È così che bisogna agire: concretamente e co i fatti nelle sedi opportune:
......
Gli eurodeputati di Fratelli d’Italia, infatti, hanno presentato una richiesta di interrogazione scritta alla Commissione Europea per chiedere conto dei “presunti respingimenti” (che presunti non sono, basta leggere delle falsificazioni dei documenti dei migranti da parte della polizia d’Oltralpe. Come rivelato dal Giornale.it, infatti, gli agenti di Macron nel tempo hanno modificato date di nascita dei migranti minori pur di rispedirli nel Belpaese. E un agente che opera a Ventimiglia ci ha confermato che spesso i documenti di rimpatrio (refus d’entré) “li compilano loro stessi (i poliziotti francesi, ndr) perché ci troviamo nomi inventati, minori che diventano maggiorenni. Si inventano anche l’età“. Un modus operandi confermatoci da diverse fonti qualificate e impegnate alla frontiera franco-italiana.
Due giorni fa era stata Giorgia Meloni a prendere carta e penna e vergare in duro post contro Parigi definendo “assurdo” il comportamento di Macron. Ora Fdi torna alla carica, chiedendo conto all’Europa del comportamento del presidente francese. Domani una nuova inchiesta del Giornale.it mostrerà come il presunto buonismo francese faccia a pugni con la realtà dei fatti. “È facile fare gli europeisti con i porti degli altri, ed i gendarmi ai propri confini. È giunto il momento che Macron si assuma la responsabilità politica di quello che sta accadendo a Ventimiglia“. Nicola Procaccini (Fdi, coordinatore del Gruppo dei Conservatori nella Commissione immigrazione del Parlamento europeo), Raffaele Fitto(co-presidente del gruppo Ecr), Carlo Fidanza (capodelegazione di Fratelli d’Italia a Bruxelles) e Raffaele Stancanelli (vicepresidente Commissione giuridica dell’Europarlamento ), attendono ora una risposta formale da parte della (nuova) Commissione di Ursula Von del Leyen.

Le attività francesi al confine sono già state in passato motivo di scontro col governo italiano. Ma ora sulla falsificazione dei documenti rischia di esplodere una bomba (politica). “Abbiamo chiesto all’esecutivo comunitario se intende compiere una valutazione dei fatti, allo scopo di chiarire il grado di liceità nell’applicazione delle regole in materia di asilo e di immigrazione da parte dello Stato francese – incalzano gli eurodeputati – Dove andrebbe a nascondersi Macron se venisse appurato che perfino i documenti dei minori non accompagnati vengono falsificati, pur di evitare una dovuta assunzione di responsabilità? È giusto che la Commissione europea si esponga, e chiarisca se i francesi stanno agendo seguendo le regole, oppure no“
https://ith24.altervista.org/bufera-macron-sotto-accusa-in-ue-le-accuse-sui-documenti-falsi/

Anonimo ha detto...

Aver messo un piddino sconfitto alle elezioni italiane come presidente del Parlamento europeo è uno degli sgarbi studiati dalla nomenklatura progressista e sorosiana dell'UE per "punire" gli elettori italiani, senza pensare che questo li farà incazzare ancora di più. Del resto le prime uscite di questo ridicolo soggetto parlano chiaro, parlare della clamorosa bufala con zero contenuti, creata ad arte dal giornale spazzatura l'espresso per colpire la Lega e Salvini, chiariscono in maniera inequivocabile lo spessore culturale e morale di questo tizio e dei suoi complici. I nostri rappresentanti dovranno vigilare ed intervenire contro tutti gli atteggiameni anti italiani che si verificheranno nel circo dell'ue.

https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13485867/david-sassoli-appello-magistrati-colpire-lega-metteo-salvini-non-pensa-unione-europea.html

Japhet ha detto...

https://oltrelalinea.news/2019/04/04/il-sovranismo-di-fronte-alla-battaglia-culturale/

Anonimo ha detto...

Nel'92, ci fu la grande svendita dell'IRI. Mentre il pool di Mani Pulite mandava gente in galera per mazzette che non valevano nemmeno la metà dell'IRI, i predoni stranieri depredavano il tesoro della Repubblica. Il pool di Borrelli non ha mai perseguito questi crimini.
Cesare Sacchetti

Anonimo ha detto...

Macron:"non si può lasciare ai migranti altra scelta che i bombardamenti in Libia." Una scelta l'avevano. Poi è arrivato Macron che dà ad Haftar i missili per bombardare la Libia. Se Macron cerca il responsabile dei morti in Libia, non deve fare altro che guardarsi allo specchio.

Anonimo ha detto...

https://oltrelalinea.news/2019/01/31/a-sostegno-di-matteo-salvini-contro-gli-attacchi-ipocriti-della-sinistra-immigrazionista/

NOTEVOLE ANALISI @MatteoSalvini è l’“autocoscienza collettiva” del popolo italiano Fin quando rimarrà questo patto “sottile”, tra Salvini e il popolo italiano, è molto difficile che possa cadere perchè rappresenta, l’“uomo buono”, nel senso di “genuino”, colui che in un modo o nell’altro, tra una carenza e una grossolaneria, riesce ad incarnare bene lo “spirito del tempo”. C’è un’Italia, sempre più maggioritaria, che si è stufata dei giochetti delle burocrazie UE, della frustrazione economica e lavorativa, della mediocrità culturale e dei raccomandati targati PD, delle megalomanie oramai fuori tempo e storia di Silvio Berlusconi, del senso di colpa indotto da media e sinistre sulla questione immigrazione. APPLAUSI... ED ECCO PERCHE I SONDAGGI CONTINUANO A CRESCERE

Anonimo ha detto...

http://www.marcelloveneziani.com/articoli/la-furbata-dei-grillini-in-due-mosse/

Anonimo ha detto...

Ora che un carabiniere è stato ucciso, molti taceranno. Un giorno, due, forse tre. E poi ricominceranno. Come prima, più di prima. Ricominceranno con l'immigrazionismo, col buonismo, col multiculturalismo, col globalismo, col dirittismo, con l'invasionismo. Ricominceranno coi ponti al posto dei muri. Ricominceranno a blaterare di paure immotivate e di odio. Ricominceranno a tacciare il prossimo di "razzismo", di "xenofobia", di "omofobia", di "sessismo" di "populismo". Ricominceranno a sostenere che "le razze non esistono", che le identità sono immaginarie e pericolose, che le tradizioni non contano nulla. Ricominceranno ad esaltare lo sradicamento, il nomadismo, l'atomismo, il melangismo, il meticciato. Ricominceranno a parlare di pericoli "percepiti" e non reali. Ricominceranno a chiedere lo "ius soli", a dire che "nessuno è straniero" e che "siamo tutti migranti". Ricominceranno ad odiare la nostra cultura, la nostra storia, la nostra tradizione, la nostra gente, che poi sono anche le loro. Ricominceranno come prima, più di prima. A me fanno molta paura, loro. Ben più degli immigrati.
Martino Mora

Anonimo ha detto...

Un consiglio a Matteo.
Articolo a firma mia e di Paolo Becchi su Libero di oggi (in primo piano, a pag. 2). In edicola.
Perché il governo vada avanti e realizzi il "contratto", è bene che il Partito del Quirinale esca dall'esecutivo.
Salvini deve chiedere le dimissioni dei ministri Giovanni Tria (economia) ed Enzo Moavero Milanesi (esteri).
Occorre realizzare il "contratto di governo" nei suoi punti più incisivi. Tria e Moavero sono di ostacolo e remano contro.
In edicola.
Giuseppe Palma

Maria Guarini ha detto...

https://scenarieconomici.it/perche-il-governo-realizzi-il-contratto-salvini-chieda-le-dimissioni-di-tria-e-moavero-di-p-becchi-e-g-palma-su-libero/

Maria Guarini ha detto...

https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13488152/paolo-becchi-matteo-salvini-giovanni-tria-elisabetta-trenta-devono-saltare.amp

Maria Guarini ha detto...

Le frontiere salvano i popoli e le civiltà

“Le frontiere uccidono” titolava una copertina recente de L’Espresso. È vero se pensiamo ai vopos che uccidevano i loro connazionali, i tedeschi dell’est che tentavano di varcare la frontiera per fuggire dal regime comunista. Se non sbaglio è stato l’ultimo capitolo in Europa di persone uccise perché volevano saltare il muro o il filo spinato. Ed era la frontiera di casa loro.

A ben vedere, le frontiere che impediscono di entrare clandestinamente non sono malefiche perché salvaguardano popoli e territori, leggi, regole e cittadinanza, diritti e doveri; invece sono malefiche le frontiere che impediscono di uscire, come le cortine di ferro di tutti i regimi comunisti. Quelle si, furono frontiere criminogene che trasformavano le nazioni in prigioni e gli stati in carcerieri.

http://www.marcelloveneziani.com/articoli/le-frontiere-salvano-i-popoli-e-le-civilta/

Maria Guarini ha detto...

http://m.ilgiornale.it/news/2019/07/17/il-deep-state-che-vuole-stritolare-il-capitano/1727888/

Anonimo ha detto...

La Commissione UE:"ridurre il debito degli Stati membri non è un dogma assoluto. In alcuni casi, fare deficit è necessario." Quando si tratta dell'Italia, le regole sono scritte sulla pietra. Quando si tratta della Germania, sono scritte sulla sabbia.
https://t.co/vfpO6hcuoF
Cesare Sacchetti

Anonimo ha detto...

La nuova grana per il Partito democratico arriva d'Oltralpe dove l'ex sottosegretario con delega agli Affari Europei del governo Renzi, Sandro Gozi, ha ottenuto la stessa nomina, ma all'Eliseo. A volere il renziano, che all'ultimo congresso ha sostenuto la mozione di Roberto Giachetti, è stato il presidente Emmanuel Macron in persona. Una vicenda che si lega alla corsa per le Europee, con l'abbraccio di una parte delle fila renziane alla creatura voluta da Macron per fronteggiare i populisti e i sovranisti europei e sostenuta dallo stesso Matteo Renzi