La Gran Bretagna ha sempre agito secondo la logica del Balance of Power. Impedire in qualsiasi modo che il continente fosse egemonizzato da una sola grande Potenza.
Negli ultimi due secoli si è tentato di unificare l'Europa tre volte. E in tutti e tre i casi è stata l'Inghilterra a non volere, ad impedire la concretizzazione dei tre tentativi.
La prima sotto l'egemonia francese con le guerre di Napoleone. Fu il Duca di Wellington ad impedirlo nella - seppur fortunosa per gli inglesi - battaglia di Waterloo.
La seconda sotto l'egemonia tedesca nel corso della seconda guerra mondiale, su intenzione di Hitler. Fu Winston Churchill a convincere gli americani a sbarcare in Normandia e liberare l'Europa dal giogo nazista. E fu lo stesso Churchill a non accettare compromessi coi tedeschi già dal 1940.
La terza sotto l'egemonia franco-tedesca attraverso il progetto dell'Unione europea. È stato il popolo britannico - prima col referendum del 23 giugno 2016 e successivamente con le elezioni politiche del 13 dicembre 2019 - a volere l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea, affidandosi al leader conservatore Boris Johnson, grande umanista e tra i più fervidi sovranisti inglesi.
La Gran Bretagna ha dunque evitato, per ben tre volte negli ultimi duecento anni, che l'Europa finisse nelle mani del colonialismo francese o tedesco. E lo ha fatto mantenendo fede (sempre) alle sue secolari tradizioni.
A vincere, con la Brexit, è soprattutto la secolare tradizione democratica britannica.
Dio salvi la Regina! (Giuseppe PALMA)
3 commenti:
Dichiara Boris Johnson: "Gli Italiani, un tempo potenza manifatturiera, sono stati completamente distrutti dall'euro. L'euro è divenuto un mezzo con il quale la Germania ha ottenuto un vantaggio competitivo su tutta l'area europea. I fallimenti delle politiche europee hanno alimentato tensioni tra gli Stati e permesso alla Germania di crescere in potenza a scapito dell'economia italiana e distruggendo la Grecia.
La Brexit è modo per i britannici di essere gli eroi dell'Europa, agendo come voce moderata e di buon senso, bloccando una situazione che rischia di sfuggire di mano."
Boris Johnson, Premier britannico:
"Gli Italiani, un tempo potenza manifatturiera, sono stati completamente distrutti dall'euro. L'euro è divenuto un mezzo con il quale la Germania ha ottenuto un vantaggio competitivo su tutta l'area europea. I fallimenti delle politiche europee hanno alimentato tensioni tra gli Stati e permesso alla Germania di crescere in potenza a scapito dell'economia italiana e distruggendo la Grecia.
La Brexit è modo per i britannici di essere gli eroi dell'Europa, agendo come voce moderata e di buon senso, bloccando una situazione che rischia di sfuggire di mano."
Boris Johnson. Ha studiato alla scuola europea a Bruxelles poi a Eton e quindi a Oxford dove si è laureato in Lettere classiche con una tesi in storia antica.
Giornalista al The Times ed al Daily Telegraph è autore, ed è stato direttore dello Spectator.
Tra le iniziative adottate da Johnson in qualità di sindaco di Londra c'è la reintroduzione del latino nelle scuole pubbliche inglesi della Greater London. Lo studio del latino, secondo Boris Johnson, «è un inizio eccellente per comprendere la struttura della lingua, pertanto bisogna evitare che la sua conoscenza sia limitata soltanto a chi ha avuto il privilegio di un'educazione privata».
Boris Johnson, appassionato della storia e della cultura di Roma, è autore di un importante saggio intitolato Il sogno di Roma – La lezione dell'antichità per capire l'Europa di oggi, edito in Italia da Garzanti.
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