lunedì 18 marzo 2019

La Grande Bufala dei cambiamenti climatici causati totalmente dell'uomo

Le elezioni europee si avvicinano e i partiti del Sistema delle lobby, della grande finanza, delle menzogne liberal, immigrazionisti, antirazzisti, omosessualisti non sono messi bene. Ecco allora la riesumazione di una vecchia "arma di distrazione di massa": l'ecologia.
Contemporaneamente in tutta Europa (non suona un po' sospetto?) scendono in piazza "fanciulli chiassosi tipo Greta e i suoi seguaci gretini [...] ignoranti come travi" scrive oggi Vittorio Feltri. Tirano la volata, elettoralmente, alle "nuove sinistre", ai verdi, vogliono far dimenticare l'emigrazione selvaggia (che in altri paesi d'Europa continua), la Grande Sostituzione dei Popoli, l'inverno demografico, la dittatura sogghignante dell'Unione Europea, la distruzione della famiglia, la verità naturale che esistono solo gli uomini e le donne (il resto è perversione o malattia) e così via.
Ecco quindi ricomparire, attraverso lo scomposto agitarsi di adolescenti stupidi, ingenui o manovrati, La Grande Bufala della Distruzione della Terra e del suo avatar, I Cambiamenti Climatici (prima lo chiamavano riscaldamento globale, ma la menzogna era troppo scoperta...).
Ora, alcune brevi considerazioni: 
  1. i cambiamenti climatici ci sono sempre stati, da quando esiste la terra. Fu grazie al riscaldamento climatico (non per nulla definito optimum climatico che l'Europa prima e dopo l'anno Mille conobbe un periodo di rinascita e di crescita; la Groenlandia si chiama così perché, all'epoca era verdeggiante; 
  2. il "cambiamento climatico" non è stato ancora provato, visto che, per definizione, la climatologia è una scienza di lungo periodo; anche ammessa, e non concessa, la verità di cambiamenti climatici, non è dimostrabile la sua origine antropica (che presunzione faustiana!); 
  3. scienziati di fama come Rubbia, Zichichi, Battaglia sono decisamente scettici sul tema. Famosa la dichiarazione di Zichichi: "Il riscaldamento globale è la più grande bufala di tutti i tempi".
E allora, perché dobbiamo farci prendere in giro da quattro ragazzotti e da chi li manovra? Probabilmente un nesso tra attività umana e cambiamento climatico c'è; tuttavia non tale da poter far considerare l'inquinamento la c a u s a del cambiamento climatico. Un nesso di carattere secondario, per così dire, che si inserisce in un processo più ampio, non determinato dall'uomo, di carattere ciclico, secolare.
Alla fine, Greta - o chi per lei - vuole solo le nostre tasse.
Posto che il clima della Terra cambia, è sempre cambiato e continuerà a cambiare a prescindere dall'azione umana, perchè non c'è nesso tra cambiamento climatico e inquinamento, secondo gli "Accordi di Parigi sul clima", i paesi ricchi, nonostante siano proprio i piu attenti ed avanzati sul fronte della tutela dell'ambiente, dovranno invece versare 100 miliardi all'anno ai "Finanziamenti internazionali per il clima" (soldi gestiti dai soliti carrozzoni internazionali mangiacontributi) cioè una montagna di soldi sottratti ai singoli paesi europei e al loro sviluppo industriale e tecnologico che crea lavoro, e quindi una tassazione che danneggia i cittadini europei meno abbienti.
Senza considerare che i più grandi inquinatori sono invece Cina, India, Indonesia e molti altri Paesi del subcontinente asiatico, economie dominate dal carbone da tantissimi anni.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sempre più il dibattito viene estremizzato in due concetti semplicistici: esistono i no-borders favorevoli all'accoglienza indiscriminata oppure i razzisti anti-immigrazione, ci sono i pro vax che sostengono Lascienza contro i no vax creduloni e ignoranti, i sostenitori del movimento lgbt in ogni sua richiesta oppure gli omofobi oltranzisti, adesso ci sono i Green sensibili al problema del clima e i no green rancorosi che se la prendono con una bambina. I social sono il terreno ideale per la creazione di questa banalizzazione priva di complessità e per la demonizzazione di uno dei due gruppi che viene bollato come bufalaro e seguace di una fake news. Per quanto l'obiettivo sia creare un consenso o innescare un dissenso intorno ad uno dei due gruppi a discapito dell'altro, in definitiva, nessuna delle due posizioni è in sé giusta e trionfa soltanto una ridicola infantilizzazione, un impoverimento del dibattito, la sempre più marcata assenza di complessità.

Anonimo ha detto...

Ambientalismo, ultimo salvagente (bucato) della sinistra
https://giulianoguzzo.com/2019/03/18/ambientalismo-lultimo-salvagente-bucato-della-sinistra/