mercoledì 13 marzo 2019

Macron ha preso uno sputo in faccia. Da Berlino

“Insuccessi”  del governo italiano? Dilettantismo? Grossolani errori in politica estera?  Figure di m…?  I nostri media ne stano parlano nelle stesse ore in  cui , se c’è  una figura di m.  da registrare, è  quella di Macron. Ha appena ricevuto uno sputo in faccia dalla vice-Merkel,  e quasi certamente futura cancelliera,   la signora  Annegret Kramp-Karrenbauer  (d’ora in poi AKK).

Il 5 marzo, Macron ha reso pubblica una napoleonica Lettera agli Europei [qui] dove ha lanciato “un appello  urgente” per una Europa più forte e unita .  Contro i “populisti”. Qui i punti salienti:

Ebbene:   la signora AKK, in una lettera sul Welt am Sontag, ha risposto picche a tutte le richieste  del piccolo Eliogabalo dell’Eliseo. Egli proponeva passi avanti verso gli Stati Uniti d’Europa, la centralizzazione più spinta. Lei risponde:

No a “centralismo-statismo europeo,  no  alla  messa in comune dei debiti,  no  all’europeizzazione dei sistemi di protezione sociale e  del salario minimo” europeo:  “Sono la strada sbagliata”.

Alla proposte di unire le forze contro i nazionalismi, la AKK risponde da nazionalista-sovranista: “Una nuova fondazione dell’Europa non può funzionare senza gli stati nazionali: forniscono legittimità e identificazione democratica”  –  “Sono gli stati membri che formulano e riuniscono i propri interessi a livello europeo. Questo è ciò che dà agli europei il loro peso internazionale “.

La “strada giusta” invece è questa : la Francia metta a disposizione il seggio  al Consiglio di Sicurezza dell’ONU per la UE (ossia alla Germania) e la smetta di pretendere che l’europarlamento si riunisca un po a Bruxelles e un po’ a Strasburgo  –  misura  che ha imposto  la Francia  per non si  sa quale senso di grandeur: si   riunisca solo a Bruxelles  e la si faccia finita.

“Niente mutualizzazioni de debiti , ma mutualizzazione del seggio all’ONU”, commenta Coralie Delaume, giornalista e politologa: “…La Germania è attualmente nel trip ‘ciò che è mio è mio, ciò che è tuo è mio”.

L’economista David Cayla parla di “umiliazione”. Anche la  giornalista tedesca Franziska Brantner scrive  che la proposta di AKK di cancellare la sede di Starsburgo per l’europarlaento è “una provocazione”.  Per Le Point,  la risposta della vice-Merkel “fa cascare le braccia”.

La umiliazione e la provocazione  servono a mandare il messaggio: non sei tu che guidi la  Unione Europea, siamo “noi”.   E un così calcolato sputo in faccia non ha altro senso che indicare che Berlino non ha bisogno di Parigi – e men che meno di Macron.

Dopo una simile risposta, Manu dovrebbe  unire le sue forze  ai “populisti” che ha insultato e  che vuole debellare con l’aiuto di Berlino, per unirli in un fronte anti-tedesco. Altrimenti   togliersi di torno e dare  le dimissioni: contestato nelle strade dai GJ, non ha il minimo appoggio in Germania. Il suo progetto di centralismo europeo è  fallito.  Cosa resta a  fare all’Eliseo, se non i balletti verdi?

Ma invece, Antonio Tajani dice che la lettera  di Conte che rilancia  sulla TAV ai francesi e alla UE è “comica”; Chiamparino, che è da repubblica delle banane. Per Renzi, una supercazzola,  fuffa.  E alla lettera napoleonica di Macron, hanno risposto con servile ammirazione: quanto è bravo lei! Più   Europa!  Noi ci mettiamo al Suo servizio!

Se Conte ottiene sulla TAV una revisione dei costi a carico della Francia e della UE, si dovrà riconoscere  che ha avuto successo. Con tutti i suoi difetti e pericolose improvvisazioni  in politica estera, il governo Conte e Salvini-Di Maio sa anche usare verso l’Eurocrazia toni cui non avevano l’abitudine.

1 commento:

Japhet ha detto...

https://www.controinformazione.info/parlamento-europeo-la-bayer-monsanto-finanzia-il-partito-alde-ecco-quali-sono-i-veri-burattini/