venerdì 21 novembre 2014

Due imminenti appuntamenti con Danilo Quinto e il suo libro: L'Europa tra Sodoma e Gomorra

Ho già avuto occasione di presentare [qui] il libro in cui Danilo Quinto, attraverso un’esposizione agile, semplice e di taglio divulgativo, intende rispondere alle innumerevoli domande che interrogano le nostre coscienze mentre è in gioco, con la frantumazione dell’Europa cristiana, il concetto stesso di persona umana, così com’è stato conosciuto da millenni a questa parte. Il rischio è quello di distruggere un’identità, che se non s’interviene, sarà soppiantata da altre culture, estranee alla storia dell’Europa.
Danilo Quinto, L'Europa tra Sodoma e Gomorra. Un viaggio nel continente senza Dio, Ed. arkadia, 2014 - Euro 15.

Indico le date e i luoghi in cui Egli prossimamente presenterà il libro, per chi fosse interessato ad ascoltarlo.
RAVENNA
5 dicembre – ore 20.30 - Aula Don Minzoni - Seminario Arcivescovile - Piazza Duomo, 4
RIMINI
6 dicembre – ore 20.30 - Presso la Casa San Francesco, in Via Mavoncello n. 10, a Spadarolo (organizzata dal Priorato della Fraternità San Pio X di Rimini)

Riporto di seguito uno stralcio della Prefazione di Mario Palmaro:
Danilo Quinto ha scritto questo libro mosso da una passione sincera, che si è accesa in lui attraverso l’esperienza sempre sorprendente della conversione. Ha avuto il privilegio di vedere le cose dall’altra parte della barricata, di conoscere e comprendere il mondo e le idee di coloro che adesso combatte, di scoprire le strategie che stanno dietro ai progetti di ingegneria sociale in atto nel mondo per distruggere la civiltà cristiana e i suoi valori. E distruggerli una volta per sempre, nella vita delle singole persone come nelle strutture degli stati e delle agenzie educative. «Maria», si legge nelle conclusioni di questo libro, «su questa terra ci vuole forti, ostinati, credenti. Combattivi e non remissivi. Martiri, se necessario. Affidiamoci quindi alla sua intercessione, a quel suo Cuore Immacolato nel quale Dio ha depositato il suo amore per attraversare questa valle di lacrime e vivere, attraverso di lei, grazie alla consolazione e alla speranza che solo lei ci sa dare e alla sovrabbondanza di bene che sola può sconfiggere il male, la Resurrezione e la bellezza del Paradiso». Parole che faranno sorridere con aria di compatimento più di qualche lettore. Io invece credo che ci sia più serietà e più senso pratico in questa professione di fede nella Madonna, che in tutti i rapporti prodotti dalla Banca Centrale Europea, o nelle risoluzioni del Parlamento Europeo, testi che suggeriscono patetiche vie d’uscita alla grave crisi economica in atto nel vecchio continente. Ci vuole ben altro, per salvare Sodoma e Gomorra.

giovedì 6 novembre 2014

Danilo Quinto. L'Europa (e l'umanità oggi) tra Sodoma e Gomorra

Cari amici,
domenica scorsa ho avuto il piacere di assistere alla presentazione, da parte dell'Autore, del libro di Danilo Quinto, L'Europa tra Sodoma e Gomorra. Un viaggio nel continente senza Dio, Ed. arkadia, 2014 - Euro 15
È avvenuto presso il Priorato di Albano della FSSPX, nell'ambito di una Giornata comunitaria - iniziata con la Santa Messa del mattino, ricca di diversi momenti significativi, terminata nel pomeriggio con la Benedizione Eucaristica - che merita un discorso a parte che farò quanto prima.
Personalmente sono rimasta molto edificata dalle parole  dell'Autore che, oltre ad esprimersi con parresìa sui temi caldi della realtà ecclesiale e civile del momento, ha dato anche una toccante testimonianza di fede che, a partire dalla sua nota conversione, lo ha proiettato in una dimensione e contesti nuovi e segna per forza di cose anche il suo impegno civile, che mi auguro possa trovare ulteriori sbocchi con la piena utilizzazione dei suoi indubbi talenti umani e professionali.
Non mancherà occasione per aggiungere del mio sui contenuti del libro, anche perché spero che i nostri comuni obiettivi possano portarci ad integrare le reciproche attività.
Però ora, nell'invitarvi all'acquisto e alla lettura del pregevolissimo testo, preferisco introdurlo con la splendida prefazione - che potete leggere di seguito - dell'indimenticabile Mario Palmaro, che molto manca a tutti noi e alla causa che portava avanti con grande passione e competenza. Egli è sempre "dei nostri", oltre che con la sua grande eredità di studioso e di credente, anche nella Comunione dei Santi, con la sua intercessione per noi Chiesa militante. Sì, perché mai come in questi tempi e contesti davvero oscuri e forieri di svolte decisive, la Chiesa ha bisogno di soldati per difenderla contro gli infedeli e gli eretici [qui - qui - qui - qui - qui - qui - qui - qui - qui]. I link proposti sono numerosi, ma contengono buona parte di quanto si è imposto alla nostra attenzione riguardo a ciò che si muove intorno al problema anche oltre i confini nazionali.

Card. Walter Brandmüller. «Il contributo della Chiesa al futuro dell'Europa»

Intervento del cardinale Walter Brandmüller, presidente emerito del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, alla giornata di commemorazione del 50° anniversario della proclamazione di san Benedetto patrono d’Europa, che si è tenuta sabato 25 ottobre a Norcia sul tema «Il contributo della Chiesa al futuro dell'Europa».

Da quando - avviato dai grandi europeisti e cattolici Adenauer, De Gasperi e Schumann - si è messo in moto il processo di unificazione europea, nelle conferenze, nelle pubblicazioni e così via, si evocano le radici cristiane dell'Europa, di quell'Europa la cui identità spirituale e culturale, cresciuta in questi due millenni, risale a un'eredità garantita dai nomi Atene, Gerusalemme e Roma. Di Mecca e Medina non si parlerà nel presente contesto.
Ma non è di questo che ci occuperemo oggi. Il nostro sguardo si volge piuttosto verso il futuro e domandiamo: che contributo può dare la Chiesa cattolica - che ci ha trasmesso questa eredità e continua a tramandarla ancora oggi - per plasmare l'Europa del futuro, affinché diventi degna dell'uomo, umana e quindi anche corrispondente alla volontà del Creatore?
Non dimentichiamo, poi, che la Chiesa non è solo annunciatrice del Vangelo di Gesù Cristo, ma si è sempre compresa anche come custode del patrimonio spirituale naturale, del vero, del buono e del bello. La grazia presuppone la natura. Perciò, ancor prima dell'annuncio del Vangelo di Gesù Cristo, il contributo della Chiesa al futuro dell'Europa consiste nel ripristino - per così dire - delle basi naturali della vita umana, della società umana.