mercoledì 12 luglio 2006

11 luglio, San Benedetto patrono d'Europa

«Ciò di cui abbiamo soprattutto bisogno in questo momento della storia sono uomini che, attraverso una fede illuminata e vissuta, rendano Dio credibile in questo mondo... Abbiamo bisogno di uomini come Benedetto da Norcia il quale, in un tempo di dissipazione e di decadenza, si sprofondò nella solitudine più estrema, riuscendo, dopo tutte le purificazioni che dovette subire, a risalire alla luce, a ritornare e a fondare a Montecassino, la città sul monte che, con tante rovine, mise insieme le forze dalle quali si formò un mondo nuovo. Così Benedetto, come Abramo, diventò padre di molti popoli». Cita le parole dell'allora cardinale Joseph Ratzinger, pronunziate il 1° aprile 2005 nell'abbazia di Santa Scolastica, l'abate ordinario di Subiaco, dom Mauro Meacci per aprire le celebrazioni promosse (dall'11 al 16 luglio)per la festa di san Benedetto abate, dalla cui opera rinacquero la civiltà e il cristianesimo in Europa.

5 commenti:

Maria Guarini ha detto...

E' vero che un essere umano è una radic, perché sicuramente da lui parte uno spicchio di futuro nuovo, che non si darebbe senza di lui; ma HA anche delle radici che fanno di lui un essere umano consapevole e capace di 'esserci' con responsabilità e pienezza, in un dinamismo vitale che lo coinvolge e lo supera a volte, ma che consente la sua crescita personale con risvolti nella collettività ...

Maria Guarini ha detto...

Morgan, credo lei voglia dire che nella profondità di ogni essere umano c'è qualcosa (vogliamo chiamarle 'radici'?) che accomuna tutti.

Noi cristiani la chiamiamo immagine e somiglianza... e certo riguarda tutti e, davvero, a volte, vien fuori indipendentemente dalla storia personale

Maria Guarini ha detto...

Ma solo a volte. Per questo sono importanti le radici storiche e culturali

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Maria Guarini ha detto...

verificare cosa?