“Nessun progetto pastorale e nessun itinerario formativo potrà mai sostituirsi alla libera responsabilità dell’incontro personale con Gesù Cristo nella Parola e nei sacramenti. Piuttosto, ogni progetto pastorale, come ogni itinerario formativo, dovrà preparare e favorire efficacemente questo incontro di grazia”. Lo ha detto don Enrico dal Covolo, della Pontificia Università Salesiana, intervenendo oggi al convegno dei delegati nazionali di pastorale universitaria, promosso dal Ccee (Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa), a Porto (Portogallo), da oggi fino al 27 settembre, sul tema: “La figura del laico nella pastorale universitaria”. Interrogandosi sul futuro della presenza della Chiesa in università, sula scorta delle implicazioni pastorali del discorso che il Papa ha rivolto al recente incontro europeo degli studenti universitari (Roma, 9-12 luglio 2009), il relatore ha affermato che “si tratta ora di tradurre le linee del progetto pastorale per una pastorale universitaria in Europa, elaborate e discusse ormai da tempo, nel concreto delle situazioni locali, sempre di più in itinerari specifici e mirati, che – nel concreto delle situazioni locali, spesso irripetibili, almeno per alcuni aspetti – siano effettivamente in grado di formare gli universitari cattolici dell’Europa come ‘nuovi discepoli di Emmaus’”.
Nessun commento:
Posta un commento