Quando si sentono i “buonisti” del clerume e del sinistrume, (i quali essendo “studiati” ed “acculturati” per definizione, a differenza del popolo bue sovranista, ignorante e malvotante), ragliare che “gli Italiani sono stati emigranti, come oggi gli africani”, teniamo presente che stiamo ascoltando una “fake new” (menzogna, o balla), in perfetta cattiva fede: Infatti
- gli Italiani emigravano negli Stati Uniti, grazie ad un protocollo di intesa firmato da re Umberto I e dal Presidente Theodore Roosevelt, che regolava la migrazione tra i due Paesi;
- gli interessati ricevevano la “chiamata” per iscritto da un “padrone americano”;
- veniva loro trovata una sistemazione a pensione, presso famiglie predefinite, vicine al luogo di lavoro;
- a questo punto, autorizzati dal prefetto, compravano il biglietto ferroviario per il porto d’imbarco, da lì compravano un biglietto marittimo per Le Havre e lì un altro per New York, dove avrebbero affrontato le visite mediche;
- a bordo delle navi era presente un commissario governativo italiano, che garantiva il rispetto delle leggi; Il lavoro, la casa, la stessa cultura giudaico-cristiana che trovavano al loro arrivo negli Stati Uniti assicuravano, come poi avvenne, una totale integrazione in un paio di generazioni, nel rigoroso rispetto delle leggi americane.
- E avete presenti i nostri emigranti che lavoravano e morivano nelle miniere del Belgio? Purtroppo nessuna commemorazione degli oltre 200 mori a Marcinelle, che per questa generazione è come se non fossero mai esistiti e come se le generazioni successive non abbiano tesoreggiato i frutti del loro lavoro oscuro e duro come quello di molti altri in tutti i Paesi di tutto il mondo, ai quali hanno bussato con le mani e con il cuore, senza sbandierare diritti scissi dai doveri e senza calpestarne il suolo come invasori? [il punto 6, è aggiunto dal redattore]
Quanto sopra è documentato dal libro “La Merica”, di Adriana Dadà, ricercatrice. La legalità era il punto fermo di quella migrazione, mentre oggi alla base di questa migrazione, c’è la più assoluta voluta illegalità, che va a favore di chi campa e bene, nell’illegalità e nella pseudo filantropia buonista, credendo che gli Italiani siano degli stupidi.
(Da un Cameo di Riccardo Ruggeri, su “la Verità” del 23 gennaio 2019).
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