lunedì 10 giugno 2019

PERCHE’ I MINIBOT STANNO MANDANDO IN CORTO CIRCUITO LA SINISTRA ED IL FINTO CENTRODESTRA

Una discussione semplice come quella sui minibot sta mandando nel pallone la sinistra ed anche quella parte della destra, ormai in dismissione ed in trasferimento verso i Paesi Bassi, che ne è alleata e soccube, oltre che una fetta notevole della élite-kaviar che è pronta a sfilare per il gay pride, ma non a  versare una lacrima per un imprenditore suicidato.

Cerchiamo di chiarire alcuni concetti. I miniBOT non suono nuovo debito, ma cartolarizzazioni in forma differente di debiti esistenti. Non creano nuovo debito senza controllo perchè le spese che vanno a coprire, debiti dello stato nei confronti dei fornitori, sono state già autorizzate da norme che hanno superato lo  scoglio dell’approvazione parlamentare con copertura ex art 81 cost. Quindi NON cambia assolutamente nulla rispetto a prima e la copertura delle spese è necessaria.

Perchè sono necessari i minibot? Perchè esigenze della gestione di cassa possono rendere complesso il pagamento e ritardarlo. I minibot quindi sono uno strumento per facilitare la liquidazione dei debiti. Sono titoli di stato di piccolo taglio evidentemente trasferibili al portatore, che possono quindi essere utilizzati per pagare i debiti fiscali e contributivi.

L’idea è di Claudio Borghi? Si e no, perchè è un’idea che nel 2014 venne anche a Bersani, allore segretario del PD….
Il problema è che questa semplice innovazione finanziaria, francamente banale, ha mandato in Tilt tutta l’opposizione. Iniziamo dai casi più evidenti:

Iniziamo con Zingaretti che ha sparato due simpatiche, si fa per dire, amenità: 
@nzingaretti - Li chiamano minibot ma sono una grande truffa. Fanno ancora debiti per pagare i debiti che hanno già fatto. Cosi l'Italia rischia. Rischiano le famiglie, le imprese e i giovani su cui scaricano i problemi non risolti. Sono degli irresponsabili (Tweet 8 giugno)
come abbiamo scritto NON sono nuovo debito e passano sotto il controllo della copertura prevista dall’art 81 della costituzione. Al limite sono cartolarizzazioni di debiti già presenti come debiti a fornitori. Comunque si può anche dire di peggio: 
@nzingaretti - Caro Salvini è giusto che il governo paghi i debiti della Pubblica Amministrazione. Ma con i soldi, non con le patacche come i minibot (ancora Tweet 8 giugno)
Dato che i minibot sarebbero TITOLI DI STATO a tutti gli effetti il GRAN TUTELATORE DEI MERCATI sta dicendo che chi prende titoli di stato, come BTP o BOT, in realtà prende delle PATACCHE. I nostri più vivi complimenti.

Anche in FORZA ITALIA, o FORZA OLANDA, come si potrebbe chiamare dopo il trasferimento di Mediaset nei Paesi Bassi, c’è un po’ di confusione. Vediamo la  Gelmini
Si vede che si è dimenticata di aver votato anche lei a favore, sia in parlamento, sia quando è stato concluso in programma elettorale del centrodestra, con la Lega e Fratelli d’Italia:
Perfino l’ABI non è contraria, purchè siano espressi in Euro. Del resto le banche capiscono che meglio far circolare i miniBOT piuttosto che il nulla.
Perchè, dopo aver perfino votato questa soluzione in Parlamento, Forza Italia ed il PD sono così contrari? perchè il minibot sarebbe il metodo per diminuire la pressione della BCE sul debito italiano e per diminuire la pressione ricattatoria sul nostro Paese. Senza più il ricatto del debito, o con questo ricatto diminuito fortemente, l’Europa non potrebbe più imporci diktat e trattarci come parenti poveri. Ecco perchè hanno ordinato alle loro obbedienti filiali italiane di opporsi ai MINIBOT, perchè sono equivalenti ad un fucile in una rivoluzione: sono uno strumento di liberazione nazionale. Tutto questo li rende ancora più necessari ed importanti, con o senza il  Governo. A questo punto la loro introduzione diventa un elemento essenziale per il benessere dell’Italia. [Fonte]

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Per la prima volta dopo 70 anni, a Ferrara, la Lega espugna un feudo storico della sinistra. È la stessa città dove l'arcivescovo Perego raccomandava il "meticciato". I ferraresi evidentemente non sono interessati. Se il meticciato è così bello, lo pratichi la chiesa di Bergoglio.

Maria Guarini ha detto...

Ed ecco ora la novità, l'uscita inequivocabile di Conte e Tria: “Noi non rompiamo con l’Ue”. Testuali parole. Che rivelano ciò che già si temeva, ossia che alla fine, dopo aver provato a fare la voce grossa, anche il governo gialloverde è pronto a capitolare di fronte alla tecnocrazia repressiva di Bruxelles. È, cioè, pronto a inserire la testa della nazione nella ghigliottina targata UE. Qui si parrà la tua nobilitate, dice il Poeta. Ed è così. Nella capacità di non capitolare si parrà la nobilitate o, in alternativa, la miseria del governo. Lo scopriremo presto.
Diego Fusaro

Ok. Ma nel governo non ci sono solo Conte e Tria...

Anonimo ha detto...

Buongiorno a tutti.
La Nazione si divide in due fazioni, esattamente come l'Unione Europea.

Ci sono gli Imbecilli Anti Italiani e ci sono gli Italiani Orgogliosi di esserlo.

I primi sono Imbecilli ammaestrati dal Sistema che ha come simbolo una persona "allegra" che vuole umiliare l'Italia per un presunto debito eccessivo di 0,07 punti rispetto al Pil, cosa da default ma non tecnico, ma cerebrale.

I secondi sono consapevoli e determinati a non farsi ammaestrare da nessuno, non disposti a cedere Sovranità, consapevoli di essere Italiani, gli unici in questa Unione da 25 anni che fanno avanzo primario e che donano il sangue a persone "allegre" e indegne, con una bilancia commerciale tale da non rischiare nessun default.

I primi sono servi che verranno relegati nella pattumiera della storia, i secondi avranno il compito di riportate la Sovranità in Italia, l'Identità, lo Stato, la Democrazia, l'Orgoglio, la Dignità.

Noi siamo Italia con potere di Veto, noi siamo l'Italia della Cultura, noi siamo l'italia contributore netto di questa Dittatura Europea è giunta l'ora di dire basta agli "allegri" e ai seguaci Anti Italiani.

Noi siamo Signori di Noi Stessi, siamo Italiani.
Vittorio Boschelli

Japhet ha detto...

https://www.byoblu.com/2019/06/14/chi-ha-paura-dei-minibot-mauro-scardovelli/