giovedì 19 settembre 2019

Il vizio degli europei di invadere l'Italia. E il vizio dei governanti italiani di far umiliare il nostro paese dagli stranieri

Il governo Conte bis e il vizio dei politici italiani di allearsi con gli stranieri che umiliano il nostro Paese. 
A cui fa da sponda il vizio degli europei di invadere l'Italia: da Carlo VIII a Hitler (e oggi: Merkel e Macron)
"Sono acerbe parole queste ch'io scrivo, lo so. Ma anche so che per un popolo che ha nome dell'Italia non è vita (...) non avere né un'idea né un valore politico, non rappresentare nulla, non contar nulla, essere in Europa quello che è il matto nel gioco de' tarocchi: peggio (...), essere un cameriere che chiede la mancia a quelli che si levano satolli dal famoso banchetto delle nazioni, e quasi sempre, con la scusa del mal garbo, la mancia gli è scontata in ischiaffi".
Fa impressione rileggere queste righe che Giosuè Carducci  scrisse nel 1882, nella prefazione a "Giambi ed Epodi". Perché sembra la tristissima cronaca dei nostri giorni, quella che si ripresenta adesso con la nuova legge di bilancio (con l'Italia in cerca di mance per il deficit), quella che ha sempre caratterizzato l'Italia a guida Pd, sottomessa al "partito straniero" e trattata come un cameriere che chiede mance e si prende schiaffi.
Quella che esulta perché hanno assegnato un importante posto di commissario europeo a Gentiloni senza avvedersi che non ci è stato regalato nulla (essendo nostro diritto) e soprattutto senza capire che Ursula von der Leyen, ha "commissariato"  il commissario con il vicepresidente all'economia, il falco Dombrovskis. Il quale rappresenta un Paese, la Lettonia, che è l'ultimo arrivato e che ha meno abitanti della Calabria.
Cionondimeno sarà Dombrovskis che darà gli ordini e Gentiloni ubbidirà. Loro lo sanno quanto è "europeista" (cioè ubbidiente) Gentiloni. Per questo lo hanno voluto.

UN PAESE SOTTOMESSO
Solo un Paese sottomesso come l'Italia a guida Pd poteva avere un premier - appunto Gentiloni - che il 7 febbraio 2018 arrivò a Berlino per un incontro bilaterale con la Merkel e fu lasciato fuori dalla porta dalla cancelliera tedesca che poi gli farà sapere di tornare dopo una settimana perché ha da fare.
È la stessa Merkel che si è permessa di telefonare al Pd - durante la crisi di governo - per dire che doveva essere fatto ad ogni costo il Conte Bis con il M5S (del resto pesante è stata anche l'intromissione di Trump, di Macron e perfino del Vaticano).
Quale Paese che ha un minimo di dignità e di indipendenza può permettere che siano gli stranieri a determinare il suo governo per impedire agli italiani di votare? E quale sistema mediatico esulta  di fronte a una così chiara ingerenza straniera acclamando questa "Europa che ha steso una cortina di ferro contro la destra sovranista"?
Chi non ricorda, d'altronde, l'umiliazione  inflitta al nostro Paese da Sarkozy e dalla Merkel nel 2011 al tempo del governo Berlusconi (dopo la quale arrivò Monti)?
Per non dire dell'umiliazione alla nostra dignità nazionale inflitta da Giuseppe Conte quando, premier di un governo fra Lega e M5S, durante un vertice internazionale, s'intratteneva servilmente a colloquio (in anglo pugliese) con la Merkel per sottolineare la propria affidabilità ("Angela non ti preoccupare, sono molto determinato"), per screditare Salvini ("è contro tutti", intendendo Francia e Germania) e chiedere consiglio e aiuto contro di lui, cioè contro quella Lega i cui voti permettevano a lui - non votato da nessuno - di recarsi a quei vertici internazionali.
Dove, per mandato del governo gialloverde, avrebbe dovuto fare l'esatto contrario, ovvero, difendere energicamente e con dignità i nostri interessi nazionali. Ed è lo stesso Conte che in Senato ha pomposamente preteso di impartire lezioni professorali di lealtà e di serietà istituzionale.
Fra l'altro chiedere l'aiuto straniero contro i propri nemici interni (e Salvini non sapeva che Conte, che a lui doveva Palazzo Chigi, lo considerasse nemico) è storicamente la tragedia italiana. Da secoli.

LA STORIA CHE SI RIPETE
Cominciò, com'è noto, Ludovico il Moro, signore di Milano, che per contrastare le mire di Ferrante, re di Napoli, chiamò in Italia, in suo aiuto, il re di Francia Carlo VIII.
Quello invase  la penisola col suo esercito nel 1494 e aprì la strada a tutti gli altri eserciti stranieri (l'Europa sì, cioè i barbari invasori) che approfittarono delle divisioni fra i regni italiani per saccheggiare lo splendido Belpaese.
Il Sismondi, nella sua "Storia delle repubbliche italiane", scrive: "Alla fine del secolo XV i signori delle nazioni francese, tedesca e spagnola furono tentati dall'opulenza meravigliosa dell'Italia, dove il saccheggio di una sola città prometteva loro a volte più ricchezze di quante ne potessero strappare a milioni di sudditi. Con i più vani pretesti essi invasero l'Italia che, per quaranta anni di guerra, fu di volta in volta devastata da tutti i popoli che poterono penetrarvi. Le esazioni di questi nuovi barbari fecero infine scomparire l'opulenza che li aveva tentati".
Gli italiani essendo governati da regnanti mediocri e divisi risposero col genio e inventarono il Rinascimento, il Barocco e il Classicismo, diventando la capitale culturale e spirituale  del mondo in quei tre secoli in cui venivano sottomessi e invasi.
E anche quando si arrivò finalmente a concepire l'unità d'Italia, nell'Ottocento, quei regnanti non si misero d'accordo per costruire una confederazione italiana (la cosa più ovvia e suggerita da grandi menti), ma uno dichiarò guerra agli altri e li conquistò militarmente ancora una volta  grazie all'aiuto straniero.
Così le potenze straniere diventarono decisive e condizionarono pesantemente il Regno d'Italia determinando la sua tragica entrata in guerra nel primo conflitto ("un'inutile strage") e quindi il fascismo che prima ci tolse la libertà e poi ci asservì ai tedeschi che tornarono ad invaderci.
Nel dopoguerra, pur a sovranità limitata per aver perso la guerra e con il più grosso Pc d'occidente agli ordini di Mosca, la classe dirigente, da De Gasperi a Mattei e Moro, riuscì a dare all'Italia margini di indipendenza che poi non ha più avuto.
Il grande errore fu la rinuncia alla piena sovranità monetaria, che è "uno dei poteri fondamentali di uno Stato" (Luciano Gallino), il primo dei "beni pubblici".
Anzitutto col "divorzio" fra Bankitalia e Tesoro del 1981, dopo il quale "decollarono il debito pubblico e la disoccupazione e si fermò il potere d'acquisto delle famiglie" (Alberto Bagnai, "Il tramonto dell'euro").
Poi con l'adesione a Maastricht e all'euro con cui ci asservimmo del tutto a quell'Unione Europea che era diventata una "grande Germania". Così abbiamo smantellato la nostra economia, il nostro benessere e la nostra piena sovranità politica.
Il resto è cronaca. E al di là dell'avvilente trasformismo di queste settimane (fenomeno vecchio delle élite italiche su cui sempre Carducci scrisse parole di fuoco) la grande questione di oggi e del futuro prossimo è la seguente: il conflitto fra "partito straniero" e "partito italiano".
È possibile per l'Italia avere una classe di governo che finalmente si batta per i nostri interessi nazionali, per la nostra indipendenza, il nostro benessere e la nostra libertà?
Antonio Socci, Libero, 16 settembre 2019 by BastaBugie

3 commenti:

Anonimo ha detto...

.....
Questo campione ha bisogno di gregari, non di soci parigrado. Sa che l’Italia è come un ripetente al primo giorno di scuola, all’ultimo banco della classe europea. Offre solidarietà e protezione, forse più di facciata che altro – per esempio sulla suddivisione volontaria dei migranti di primo approdo, ma probabilmente solo quelli identificati come aventi diritto all’asilo, ovvero il 10% scarso – ma chiederà un prezzo alto.
Quale? Un prezzo economico. Le partite italo-francesi ancora aperte sono tante. Lo Stato francese è strutturalmente il più nazionalisticamente capitalistico di tutti quelli dell’Unione. È sostanzialmente governata, ancorché solo blandamente partecipata, dallo Stato l’Air France. Gravita attorno al potere pubblico la telefonia. L’influsso governativo sulle maggior istituzioni finanziarie è molto incisivo.
https://www.ilsussidiario.net/news/dietro-le-quinte-il-prezzo-vero-del-sostegno-di-macron-a-conte/1927448/

Maria Guarini ha detto...

https://scenarieconomici.it/grillo-e-di-maio-sono-due-polli-ormai-sotto-scacco-di-renzi-di-p-becchi-e-g-palma/

Grillo e Di Maio sono due polli. Ormai sotto scacco di Renzi (di P. Becchi e G. Palma)

L’operazione politica di Renzi merita alcune riflessioni. Il leone era ferito, ma non morto. Dopo il 4 marzo dello scorso anno l’ex segretario del Pd era uscito di scena, aveva evitato il governo-inciucio coi 5Stelle aprendo la strada al governo 5Stelle-Lega. Poi si è messo a fare footing sul ponte vecchio di Firenze dove Dante ammirava Beatrice. Un anno e mezzo fuori dal palcoscenico politico. Poi è arrivata la crisi di governo agostana e, con una mossa del tutto contraria a quello che aveva sempre detto, ha aperto ad un governo Pd-5Stelle. Un’operazione impossibile che ha visto la luce solo perché lui e Grillo l’hanno voluta. La scusa era quella di disinnescare le clausole di salvaguardia, ma in realtà i motivi erano altri: evitare che Salvini andasse spedito a Palazzo Chigi in caso di elezioni anticipate e la creazione dei gruppi parlamentari renziani in modo che, da una posizione di forza, il boy scout di Rignano potesse essere decisivo sia nelle decisioni del nuovo governo senza passare da Zingaretti, sia di piazzare molti dei suoi uomini nelle aziende di Stato. Oltre 400 nomine dovranno farsi dall’autunno alla prossima primavera, quindi “piatto ricco mi ci ficco”. Fatto sta che, con questa mossa, Di Maio sarà costretto a sedersi al tavolo con chi – fino a ieri – era quello di “Banca Etruria”, dei risparmiatori truffati, della schiforma costituzionale e del bail-in.

In tutto questo il vero sconfitto è Grillo, che pensava di condurre l’azione di governo grazie ai voti di Renzi ma senza Renzi. Un errore che solo un rinnegato come l’Elevato poteva commettere, mettendo il M5S sotto scacco mortale.

Anonimo ha detto...

Per quelli che applaudono al topolino partorito dalla montagna a Malta perché non hanno capito niente, per quelli che applaudono perché, odiando l'italia, hanno capito tutto e sono felici di dare il colpo di grazia alla nostra nazione, per tutti, per gli stupidi e per i delinquenti, le due categorie umane di cui si compone il mondo sinistrato, oggi coincidente con il governo abusivo dei pentapidioti, facciamo un piccolo riepilogo dei "grandi accordi" appena concordati:
1) il porto sicuro non sarà a rotazione, o meglio, lo sarà SU BASE VOLONTARIA, cioè Macron, o il primo ministro spagnolo, o di altro Stato europeo dovranno alzarsi e dire "questa volta li prendo nel nostro porto"! 
Domanda: c'era bisogno di andare a Malta a farsi prendere per il cubo, già oggi è così, chi impedisce a Macron di dirlo già oggi? Lo ha mai detto? Non lo dirà neanche domani ! Quindi sbarcheranno tutti qui, come all'epoca della invasione selvaggia renziana! 
2) una volta sbarcati saranno redistribuiti solo quelli raccolti da navi militari e ONG, tutti gli altri no e sono la stragrande maggioranza, quelli resteranno a carico del gentile contribuente italiota, e di quelli da redistribuire saranno accettati solo i veri profughi (Francia) per la Germania non si sa ancora! C'era bisogno di andare a Malta a farsi prendere per il cubo, già oggi è così, tutti accettano solo i veri profughi, i migranti economici nessuno li vuole, ieri come oggi!
3) Nessuna multa è prevista né contemplata per chi ignorera' questo "volontario meccanismo", d'altra parte se è volontario niente puoi fare a chi volontariamente ti manda a quel paese! C'era bisogno di andare a Malta? Già oggi è così! 
4) il meccanismo di redistribuzione scatterà solo se il paese di primo approdo supererà, come numero di arrivi, il 120% di quanti dovrebbe comunque accogliere, quindi prima si riempie il paese di primo approdo (Italia) e poi se ne parla! Nulla è stato firmato, solo chiacchiere e distintivo! Per ultimo, tutto questo sarà SU base VOLONTARIA, cioè l'italia dovrà far sbarcare, mentre nessuno ha ancora dato la disponibilità alla redistribuzione nel proprio paese, (e nessuno la darà, mica sono fessi) salvo Francia e Germania nei termini già detti! Questo è quanto, e significa innanzitutto che le ONG potranno decidere chi far entrare in Italia, come facevano prima di Salvini, abbiamo dato in appalto la nostra sovranità e le nostre frontiere a scafisti e ONG che già festeggiano! Significa soprattutto che, dato che abbiamo legittimato scafisti e ONG, ricomincerà il traghettamento intensivo Libia- Italia, come ai bei tempi del cazzaro fiorentino, che, bisogna ammetterlo, è tornato davvero a governare l'italia, anche se, come è sua abitudine, senza mai passare per le urne! La eurosola è servita, e non poteva essere diversamente, bisogna assolutamente far cadere le regioni rosse, è una questione di vita o di morte per l'Italia, se questi restano anche pochi mesi al governo produrranno danni tali da non essere più rimediabili! Se cadono le regioni rosse ci sarà un tale terremoto politico che spazzerà via questo governicchio di palazzo che il 60% degli italiani non vuole! Saremo salvi! Altrimenti l'italia scomparirà!
Domenico Napolitano