lunedì 20 gennaio 2020

In Francia migliaia in piazza contro l’utero in affitto (ma nessuno ne parla)

Continuano quindi le manifestazioni di piazza a Parigi contro il progetto legislativo che vuole estendere la procreazione medicalmente assistita anche a donne lesbiche e single, la cosiddetta “PMA per tutti”. Domenica 19 gennaio decine di migliaia di manifestanti, infatti, hanno marciato nella capitale francese contro il disegno di legge sulla bioetica che verrà esaminato al Senato martedì prossimo. 

Provenienti da tutta la Francia, 41.000 persone, secondo i dati della prefettura, – 26.000 invece secondo quelli del Consiglio dei Ministri – sono stati richiamati dal collettivo “Marchons enfants”, composto da ventidue associazioni. Tra queste la “Manif pour tous”, il cui ex presidente Guillaume de Prémare dichiara: “Questa legge porta alla distruzione della famiglia e alla mercificazione dell’embrione e ciò equivale a consegnare la madre e il bambino al mercato”. 

Numerose le felpe indossate dai manifestanti dell’associazione Manif che riproducono due bambini affiancati da “un papà e una mamma”, così come le bandiere verdi e rosse e gli slogan scanditi, sullo sfondo della canzone di Céline Dion Parler à mon père, tra cui “Libertà, uguaglianza, paternità ”, “PMA e GPA non li vogliamo! ” (GPA sta per “gestazione per altri”, ovverosia “utero in affitto”), “Società senza padre, società senza punto di riferimento”, “La paternità non è un’opzione”, “Un bambino non è un diritto, ha diritto a un padre ”. 

In Parlamento il disegno di legge sulla bioetica del governo Macron è ben avviato e gli emendamenti che eliminano la procreazione medicalmente assistita per lesbiche e single sono stati respinti. Tuttavia la piazza sembra non arrendersi alla previsione di introdurre la “PMA per tutti” nel Paese e il collettivo annuncia di voler andare “fino alla fine”. Un’ulteriore preoccupazione, piuttosto plausibile, è infatti quella che nei prossimi anni si giungerà per il tramite di questa legge anche alla legalizzazione dell’utero in affitto. 

Ludivine de la Rochère, l’attuale presidente di Manif pour tous, chiede a gran voce che questo progetto di legge “né organico né etico e persino anti-etico, difeso da progressisti alleati dei transumanisti” sia ritirato e promette battaglia. Il prossimo appuntamento sarà martedì proprio davanti al Senato dove la legge verrà discussa e un’altra grande manifestazione è stata già annunciata per l’8 marzo, nella stessa simbolica data della giornata internazionale per la lotta dei diritti delle donne.- Fonte

2 commenti:

Maria Guarini ha detto...

https://it.insideover.com/societa/la-rivolta-cattolica-che-fa-tremare-macron.html

Anonimo ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/i-diseredati-della-guerra-mentale/