sabato 16 gennaio 2021

Giorgia Meloni replica a Giannini. Insultata, mai insulta ma argomenta e asfalta l'interlocutore

Oggi la mia risposta a Massimo Giannini su La Stampa. Non saremo mai la destra che piace alla sinistra

Caro direttore,

con un post sui social le avevo chiesto di argomentare meglio cosa intendesse dire chiamandomi lo “sciamano d’Italia”. Mi ha risposto con un lungo editoriale confermando purtroppo la solita strategia di distorcere la verità e poi su quelle falsità costruire accuse contro i propri avversari politici.

1. Per dimostrare che siamo gli sciamani d’Italia lei cita il caso di un nostro assessore che posta una sua foto con la scritta Forza USA e “una pelliccia di bufalo” perché, secondo lei, seguace di chi ha guidato l’assalto al Campidoglio. Falso. La signora, italoamericana, indossa un cappotto e un colbacco (ha dimenticato come è fatto, direttore?) come fa spesso (circostanza facilmente verificabile sulla sua pagina Fb), e ha ampiamente spiegato come il post non fosse fatto in sostegno dei “golpisti”, ma della sua terra d’origine che attraversa un momento difficile. Ha ritenuto di non dover approfondire oppure ha ritenuto di dover mistificare per dare corpo alle sue convinzioni?

2. Lei scrive che io proverei “ammirazione per quello che Trump ha fatto a Washington” e motiva questa illuminazione dicendo che altrimenti non mi “laverei la coscienza limitandomi a ribadire che ho condannato le violenze” e non ricorderei di essere presidente di un partito europeo, ECR, che ha tra i propri affiliati i repubblicani americani. Quindi, in sostanza, il problema è non essere diventata una sostenitrice di Biden ed essere rimasta coerente. Per questo sarei impresentabile? Mi rendo conto che la coerenza non va proprio per la maggiore tra i politici e neanche tra i giornalisti. Del resto mi ricordo quando lei denunciava “un capitalismo rapace e parassitario, che impone uno storytelling deviato e deviante” e la vedo oggi, a La Stampa, osannare un accordo in forza del quale l’Italia perde definitivamente la Fiat. E mi ricordo quando sostenne che il tweet di Trump in favore di “Giuseppi” andava letto nell’ottica di “preservare un ordine mondiale”, mentre oggi ci spiega che Trump rappresenta il disordine mondiale. Io non sono così, non cambio idea per mettermi al riparo dalla tempesta, chinando il capo di fronte al nuovo padrone.

3. Forse, in fin dei conti, la questione è proprio qui. Lei scrive che l’Italia “non ha mai avuto una destra normale, europea e conservatrice, ma solo destre anomale”. Anomalo a me pare il suo ragionamento, atteso che sta parlando al presidente del partito che racchiude tutti i movimenti conservatori occidentali. Evidentemente il resto del mondo non la pensa come lei. Ma il suo ragionamento tradisce quella presunta e mai dimostrata superiorità morale per la quale la sinistra pretende perfino di spiegare cosa dovrebbe essere la destra. Ma come sappiamo entrambi, una destra che piace alla sinistra non piace a chi è di destra, e quindi è destinata a essere marginale. Ci siamo già passati. La vostra “destra normale” è una destra che perde. Comprendo la legittima speranza, coltivatela pure. Quello che invece non potete fare è cercare in ogni modo di demonizzare la destra quando vince, dipingendo la realtà per quello che non è.

4. Si è sperticato anche per difendere i giochi di palazzo che da dieci anni circa tengono al governo il PD senza che questo abbia mai vinto le elezioni. Considera” inquietante” che io lo denunci, perché “la nostra costituzione prevede che un governo stia in piedi finché c’è un Parlamento che lo sostiene”. La nostra costituzione, direttore, dice anche all’art. 1 che “la sovranità appartiene al popolo”. Come si garantisce che il popolo sia sovrano? Con il rispetto della parola data in campagna elettorale. Se prendo il 32% dei voti dicendo ai cittadini che intendo combattere il PD e poi ci vado al Governo, non sto tradendo la volontà popolare? C’erano altre strade? Si, la Costituzione prevede l’istituto dello scioglimento anticipato delle camere proprio per offrire al Presidente della Repubblica uno strumento da utilizzare quando dovesse rilevare una eccessiva distanza tra la volontà popolare e l’agire del palazzo. Voglio cambiare queste regole? Sì. Non ho mai fatto mistero di essere a favore della Repubblica Presidenziale, e ci sono fior fiore di proposte di FDi in questo senso che giacciono in Parlamento.

5. Lei si indigna, direttore, perché ho contestato la politica di Obama di sostegno alle primavere arabe, e mi chiede “quindi lei si dissocia dai movimenti libertari dei giovani egiziani, tunisini, algerini, siriani, repressi anche nel sangue?”. Temo che qualcosa le sia sfuggito di quanto accaduto in questi anni. Quelle rivolte hanno portato, tra le altre cose, al dilagare degli estremisti dei Fratelli musulmani in tutto il mondo islamico, a una guerra civile in Libia che rischia di consegnare l’area alla Turchia del sultano Erdogan, al rafforzamento del fondamentalismo e del terrorismo islamista in Europa. Dunque, non ho alcuna reticenza nel dissociarmi dalle scelte politiche che hanno portato a questo.

Francamente, direttore, non scrivo queste parole per farle cambiare idea, e non replicherò oltre. Scrivo per chi legge, perché non c’è nulla del mio percorso politico di cui mi debba vergognare, e sono stufa di essere dipinta come un mostro solo per il fatto che ho scelto di non avere padroni e di continuare a difendere le idee della destra e dei conservatori. Chiedo a tutti di giudicare me e Fratelli d’Italia nel merito delle nostre azioni, e non per come la sinistra prova a rappresentarci nel tentativo di rendersi più presentabile. - Fonte

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Giorgia Meloni:
Ieri tantissimi ristoratori italiani hanno scelto di riaprire le proprie attività rispettando tutti i protocolli di sicurezza stabiliti dal governo. Rivendicano il loro diritto di lavorare, di continuare a percepire una fonte di reddito, di fornire sostentamento alle loro famiglie: non vogliono fallire e vogliono tornare ad essere attivi. Non è più tollerabile utilizzare ristoranti, bar e palestre come capri espiatori, non possono pagare loro l'incapacità del governo di far rispettare i protocolli di sicurezza. Ma soprattutto il governo non può imporre chiusure per così tanto tempo senza nemmeno stanziare ristori sufficienti per pagare almeno le spese correnti. Ora basta: o si riconoscono rimborsi pari al 75% del fatturato relativo allo stesso periodo nel 2019, oppure lo Stato consente di riaprire facendo rispettare i protocolli. Non c'è una terza via, la situazione è sempre più insostenibile.

Sgarfabula ha detto...

Purtroppo Giannini ha ragione:"la sinistra può spiegare alla destra cosa essa debba essere" e la Meloni sbaglia.
Se ci rifacciamo al pensatore cattolico francese, Jean Madiran, quando parla di rivoluzione anticristiana, quindi di sinistra, egli dice che la destra non esiste, è un'invenzione della sinistra.E se la sinistra impersonofica la rivoluzione che fa due passi avanti, la destra è ancora rivoluzione che fa un passo indietro. Noi cattolici non innamoriamoci della destra perché il comunismo esiste ancora, strisciante e mimetizzato di capitalismo mondialista. Destra e sinistra pari sono.
L'unica opposizione alla rivoluzione, al disordine è il cattolicesimo che con la Dottrina Sociale della Chiesa (oramai seppellita da Bergoglio) deve ripristinare l'Ordine cristiano nel mondo....come la Provvidenza disporrà!

Anonimo ha detto...

Giorgia Meloni:
Solidarieta al parroco di Caivano don Maurizio Patriciello, accusato dall'Arcigay di Napoli di "vomitare odio" ed essere uno "speculatore sociale" solo per aver espresso la sua posizione sulla decisione del Governo di reintrodurre "genitore 1" e "genitore 2". È esattamente questa la censura dei tolleranti di professione, gli stessi che vorrebbero col ddl Zan introdurre un reato di opinione per punire, mettere in carcere e rieducare chi non piega la testa al pensiero unico. Una follia che continueremo a combattere perché la libertà non può essere discriminata.

Anonimo ha detto...

https://lacrunadellago.net/2021/01/17/lamerica-e-il-mondo-al-bivio-o-trump-sventa-il-colpo-di-stato-o-sara-lascesa-definitiva-del-nuovo-ordine-mondiale/

Anonimo ha detto...

MATTO AFFOGATO: NORIMBERGA O SUICIDIO?
Questa la scelta offerta dal Plan di Trump, il quale con i suoi geniali uomini dell’intelligence militare, ha allestito nel finale di un piano partito due decenni fa, una colossale americanata il 20 gennaio, quando tutti i cattivi del Nuovo Ordine Mondiale dovranno essere arrestati in diretta mondiale.
Alcuni di loro forse non andranno a Washington, e sapremo perché quando asettici comunicati ci informeranno del loro suicidio, un’opzione che fu concessa anche a Hitler, Goring(prima della pena di morte) e Goebbels. Forse qualcuno di loro proverà a scappare, come fece Himmler, ma andrà molto poco in là, come accadde al capo delle SS, anche lui suicidatosi.
Trump non voleva una banale vittoria elettorale e non l’ha avuta, ma voleva una Grande Vittoria. Si accinge ad ottenerla per entrare nei libri di Storia con il più bello scacco matto possibile, quello dell’affogato. Il matto affogato è quello in cui il perdente acquista stupidamente vantaggi di pezzi in ragione di una sequenza di sacrifici che hanno lo scopo di adescare il suo re in un fortino di pezzi formalmente suoi, che però lo chiuderanno in trappola, quando riceverà uno scacco di cavallo e non si potrà più muovere. Che bello e geniale lo scacco matto affogato!
Biden che sta per essere nominato presidente, ma in realtà sta per essere rinchiuso a Washington in un fortino che lo affogherà, è emblema di come la Cabala crollerà, con 30.000 soldati che stanno a proteggere il Re, ma con lo scacco esterno lo affogheranno data la loro presenza. Chi conosce il gioco degli scacchi può cogliere meglio la forza della metafora da me evocata.
Trump ha affondato il colpo vincente come la mossa non lineare di cavallo che suggella l’affogamento del Re: declassification totale per sputtanare in pubblica piazza i Dem pedosatanisti e l’elite nazista che c’è dietro.
È tutto vero: Obamagate, Pizzagate, adrenocromo, Piano per depopolare l’Occidente, corruzione OMS, China virus e tante altre brutture che consegnano le élite del Nuovo Ordine Mondiale alla Storia infame, quella che li racconterà nei secoli come un’organizzazione malvagia dedita ad un progetto criminale assimilabile a quello del Nazismo. Leggete i rapporti declassificati da Trump, e capirete perché i media e i social media (criminali) lo hanno combattuto facendovi credere che fosse lui la brutta persona.

Anonimo ha detto...

...segue
Nessuno può più salvare i Dem dalla verità e da una fine miserevole nell’ignominia di una pagina di storia che li ricorderà come redivivi Adolf Hitler.
Molti Dem e banchieri nei prossimi giorni dovranno scegliere se uccidersi, e magari insieme ai loro familiari satanisti, come fece la moglie di Goebbels, oppure se affrontare la loro prossima ‘Norimberga’ e dare la soddisfazione a tutti noi, i ‘pazzi’, gli ‘ingenui’ e i sognatori, di vedere un finale come quello de “La vita è meravigliosa” di Frank Capra, o come qualsiasi altro in cui i cattivi perdono.
Si scorgono, finalmente, gli arresti di massa all’orizzonte, e l’happy end hollywoodiano del Cinema da botteghino anni 40, 50 e 60, quando l’America eleggeva gente per bene come Roosevelt, Eisenhower e Kennedy. I pupazzi manovrati dalla CIA come Obama, Bush e Clinton, sono oggi avviati all’ergastolo, alla pena di morte o al suicidio, non saprei, perché i tribunali militari lo decideranno anche in ragione dello sdegno maturato nell’opinione pubblica quando il vero sarà rivelato.
Il finale a questa storia sarà cinematografico, cioè un’americanata che fa sorridere molti europei stronzetti che, purtroppo per loro, hanno venduto l’anima al Diavolo da tempo. La distinzione tra Bene e Male esiste, e non è relativa né può indurre indifferenza nei cuori delle persone buone.
Io credo nella Democrazia e nell’America, e perciò alla fine del 20 gennaio credo che smetterò di sgranocchiare pop corn e tirerò i piedi sul divano per contenere la gioia che mi scoppierà nel cuore per la soddisfazione di questo meraviglioso film che è la vita.
Vinceremo NOI, gli esseri umani, come e di preciso non so, ma per questo vediamoci il film.
Gianmarco Landi

Anonimo ha detto...

Questo è un paese dove si rispetta il diritto della proprietà privata?
Se lo Stato deve costruire un'autostrada che attraversa la proprietà di un privato cittadino è tenuto a risarcirlo ed indennizzarlo: allo stesso modo, se lo Stato obbliga una impresa a chiudere la sua attività, peraltro violando la legge, e le causa ingenti perdite economiche o la fa fallire, deve indennizzarla, non solo delle perdite di fatturato, ma anche del valore della azienda stessa. Invece si deve ascoltare da chi percepisce un vitalizio a carico dei contribuenti da svariati anni (Mario Monti) che le imprese non solo non andrebbero risarcite ed indenizzate ma che, in fondo, è un bene che spariscano perchè non si adattano all'idea di società che questi ha in mente. GIa nel passato lo stesso si era pronunciato a favore di tasse espropriative sugli immobili per disincentivare la "mancanza (a suo dire) di mobilità al lavoro indotta dal possedere una casa". Quello che sta accadendo è semplicemente mostruoso. Un delirio dirigista ed illiberale volto, attraverso una ingegneria sociale, alla pianificazione costruttivista della società.

Anonimo ha detto...

Federico Michielan:
Che ci sia l’esigenza di un partito di centrodestra moderato, nel solco del PPE (e del popolarismo sturziano) è indubbio.

Affermare che questo possa avvenire attraverso Forza Italia, archetipo del partito leaderistico, ma senza una leadership forte, mi pare un tantino illogico.

Che poi questo partito debba essere rappresentato da Conte che è un uomo organicamente di sinistra, Renzi che è stato segretario del PD e Cairo che come editore promuove una rete televisiva più di sinistra di Raitre... lo trovo piuttosto illogico.

Questa teoria per cui, al di qua e al di là dell’Atlantico, l’area conservatrice per “superare i sovranismi” debba essere una sorta di sinistra 2.0 è estremamente illogica...

Anonimo ha detto...

Durissima Giorgia Meloni, contro Mario Monti con le sue "condizioni" al governo Conte. In un post su Facebook la leader di Fratelli d'Italia scrive che "il Senatore a vita Mario Monti sostiene che una delle condizioni per votare la fiducia al Governo sia quella di togliere i “ristori” ad artigiani, commercianti, ristoratori e tutte quelle attività a cui è stato impedito di lavorare. La soluzione che propone Monti è semplice: far fallire le partite IVA e la piccola impresa italiana.

A dimostrazione di come tecnocrati e globalisti vogliano sfruttare l'epidemia per impiantare il loro modello economico: via la libera impresa e tutti dipendenti sottopagati di multinazionali e grandi agglomerati finanziari. Non possiamo permettere a questa gente di massacrare ulteriormente le piccole imprese. Elezioni subito per dare all'Italia un governo di Patrioti che difenda la libertà e il lavoro degli italiani".

Anonimo ha detto...

La sinistra e i 5Stelle mi definiscono "pesciarola"? (perché ha alzatl i yoni alls Cabera con Conte gli ha detto la su!). Vendere il pesce è un lavoro duro e nobile, comprare la gente in Parlamento, invece, è un lavoro ignobile... e lo fanno loro.

Anonimo ha detto...

La sinistra e i 5Stelle mi definiscono "pesciarola"? (perché ha alzato i toni alla Camera con Conte: gli ha detto la su!). Vendere il pesce è un lavoro duro e nobile, comprare la gente in Parlamento, invece, è un lavoro ignobile... e lo fanno loro.

Anonimo ha detto...

La sinistra e i 5Stelle mi definiscono "pesciarola"? (perché ha alzato i toni alla Camera con Conte: gli ha detto la sua!). Vendere il pesce è un lavoro duro e nobile, comprare la gente in Parlamento, invece, è un lavoro ignobile... e lo fanno loro.

Anonimo ha detto...

Giorgia Meloni:
È nostro compito di opposizione dimostrare che questo esecutivo non ha i numeri: non hanno la maggioranza in 10 commissioni su 14. Con tutte le conseguenze che ne discendono. Il Parlamento già da due mesi è bloccato per questa crisi che hanno aperto loro: fa poco e male, è quasi immobile. D'ora in poi sarà ancora peggio, e non possiamo permettercelo.

Leggi la mia intervista al Corriere della Sera
https://bit.ly/2No3yi2