domenica 5 settembre 2021

Dalle più alte sfere continua la criminalizzazione del dissenso.

Dalle più alte sfere continua la criminalizzazione del dissenso.
Ciò che colpisce, stavolta, è che essa provenga con tanta violenza dalla figura che dovrebbe salvaguardare la Costituzione, il recepimento dei suoi principi e la loro corretta applicazione.
Colpisce che un messaggio di condanna così deciso avvenga in concomitanza ad un ostinato silenzio sulla costante messa in discussione (per non dire usurpazione) dello spirito costituzionale, ad opera di un governo che evidentemente ritiene quest'ultimo un ingombro da aggirare in vista del proprio fine.
Colpisce come sia evidente che il concetto di libertà oggi sia subordinato all'adesione alle politiche dell'esecutivo, definendo così cittadini diversamente liberi, che sono accusati di limitare con le proprie sacrosante scelte la libertà del prossimo, quando allo stato attuale sono gli unici a subire limitazioni sempre più stringenti alla propria.
Colpisce che si accusi un intero movimento di pensiero di singoli episodi di violenza di cui sono responsabili solo gli individui che li hanno commessi, e si taccia di un clima di apartheid e caccia alle streghe che invece è stato progettato, costruito e coltivato dai settori maggioritari dell'informazione, della comunicazione e della politica. Colpisce che si ribadisca come certezza palese ed evidente l'argomento ormai confutato da più autorevoli voci, comprese molte del mainstream scientifico, riguardo all'essere il non vaccinato un maggior pericolo per il prossimo rispetto all' "immunizzato" (che non è chiaro tra l'altro cosa rischi, se le parole hanno ancora un significato, in quanto "immune").
Noi continueremo ad invocare la libertà oggi più forte di ieri, con più convinzione, con più consapevolezza. Perché è proprio quando non se ne comprende più il significato che è più importante farlo. Perché è quando chi deve custodirla la abbandona ai lupi che è ora di farsi pastori. (Da Weltanschauung Italia)

Nessun commento: