mercoledì 21 agosto 2019

«La maggioranza degli italiani approva l'azione di Salvini come ministro dell'Interno»

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"Mentre in Italia i media raccontano frottole, antipasto del governo dell’incesto, in Francia hanno ben presente il quadro. Ed è il quadro che mi fa stare tranquillo: Salvini è riuscito a trasmettere l’immagine di ministro dell’interno efficace. Davanti al delirio migratorio che scateneranno i grullosinistri, è di questo che si ricorderanno gli elettori nelle urne. Urne che non tarderanno: anche se i grullosinistri sembrano pappa e ciccia, finirà comunque con una gran lite molto presto". E, infatti, leggiamo su Le Figaro: «La majorité des Italiens approuve l’action de Salvini comme ministre de l’intérieur». Di seguito la mia traduzione.

FIGAROVOX / TRIBUNE - La popolarità del leader della Lega è indiscutibile, ma la situazione politica italiana rimane complessa e incerta, spiega l'analista Paul Cébille.
Mentre la crisi politica italiana continua, il modo in cui evolveranno e a cosa sfoceranno gli eventi resta difficile da determinare. In Francia l'attenzione su questo caso senza precedenti nella politica italiana si concentra principalmente su Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio, ma vi sono coinvolti anche molti altri attori: Luigi di Maio, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l'attuale leader del Partito Democratico Nicola Zingaretti, Silvio Berlusconi o Matteo Renzi. Uno dei grandi assenti, eppure inevitabile, è il popolo italiano.
Torniamo quindi all'evoluzione dell'opinione pubblica italiana a partire dalla formazione della coalizione tra Movimento cinque stelle e Lega nel 2018 fino ad oggi di fronte alla crisi politica. I dati di vari istituti italiani di sondaggi pubblicati sul sito web del governo ci consentono di valutare le principali ragioni attribuite dagli italiani al fallimento della coalizione nazional-populista.

Lo sgretolamento del M5S
Il Movimento cinque stelle è stata la prima forza politica in Italia nel marzo 2018 (32,7% dei voti), ma il movimento ha visto due cali nel sostegno popolare: una prima  flessione a maggio 2018 al momento della formazione del governo e un'altra a novembre 2018, a tutt'oggi recuperata: attualmente ristagna al 17% delle intenzioni di voto, molto indietro rispetto alla Lega (38%) ma soprattutto dietro al Partito Democratico (PD) e al suo 23% di intenzioni di voto in agosto.

*Paul Cébille è responsabile degli studi all'IFOP, ha lavorato a diversi studi riguardanti il ​​rapporto dei francesi con la 'democrazia diretta'.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è un'opinione pubblica non ideologizzata anche in Francia.

Anonimo ha detto...

http://www.marcelloveneziani.com/articoli/feste-patronali-per-clandestini/