Due interessanti articoli su un nuovo libro uscito in questi giorni: ‘ Il complesso occidentale – Piccolo trattato di de-colpevolizzazione’, per la Paesi Edizioni, scritto dal politologo e saggista francese Alexandre Del Valle (prefazione di Marcello Vaneziani), che contrasta il “terrorismo intellettuale” nato intorno ad un malsano senso di colpa dell’Occidente. Presentazione a Roma: info
Basta con la vergogna di essere quel che siamo, figli della nostra storia e della nostra civiltà
Una linea critica, decisamente minoritaria in campo intellettuale, che approfondisce il tema del senso di colpa europeo, secondo una visione originale e nuova: dopo il successo ottenuto in Francia (L’Artilleur editore) esce anche in Italia, per Paesi Edizioni, ‘Il complesso occidentale – Piccolo trattato di de-colpevolizzazione’, il libro del politologo e saggista francese Alexandre Del Valle che contrasta il “terrorismo intellettuale” nato intorno al senso di colpa dell’Occidente, trovando per la strada compagni di peso quali Alain Fienkelkraut, Pascal Bruckner, Marcello Pera, Magdi C. Allam, Giovanni Sartori e Oriana Fallaci.
Secondo l’autore il senso di colpa europeo per la mancata integrazione sociale e il fallimento del multiculturalismo è una malattia mortale, di essenza masochista, che può colpire tutti quelli che non hanno gli anticorpi. Per smontarlo Alexandre Del Valle usa nel libro ragionamenti fondati che contrastano quel complesso occidentale che riesce a colpevolizzare più la vittima che il carnefice.
«Fa bene Alexandre Del Valle – scrive Marcello Veneziani nella prefazione – a smontare con argomenti convincenti, quel diffuso, pervasivo senso di colpa dell’Occidente nei confronti del resto del mondo, in particolare dell’Islam, del sud del pianeta e di quelle terre che furono un tempo colonizzate. È un complesso indecente quanto ingiustificato, la vergogna di essere quel che noi siamo e figli di quella storia, di quella civiltà, di quel modo di essere. Una forma di auto-colpevolizzazione, a volte grottesca, che poi coincide con il canone occidentale presente, quello che viene definito politically correct e con il dogma umanitario dell’accoglienza, dell’apertura senza limiti ai migranti».
* * *
Basta avere sensi di colpa per gli immigrati e l'islam
Per cambiare la politica, è stato trasformato il passato. Così la civiltà è stata letta come colonizzazione, l'evangelizzazione ha finito per equivalere a cancellazione delle culture autoctone. E chi si è opposto è stato inserito suo malgrado nella categoria dei "medioevali", rimasta oramai l'unica che è lecito discriminare secondo il nuovo catechismo politicamente corretto. Tutti gli altri al contrario non possono essere offesi, se no scatta la censura, che agisce come «una camicia di forza lessicale». Perciò i gay pride sono divenuti eventi meritori del patrocinio istituzionale, durante i quali è ben accetta la partecipazione di eterosessuali, mentre la marcia per la famiglia finisce nel contenitore dei rifiuti ideologici e guai se un divorziato o una madre single osano aderirvi.
Se un fenomeno di tale portata è potuto accadere, la causa è l'imposizione alla società, da parte di alcune minoranze, di un senso di colpa ideologico dal quale ci insegna a liberarci il politologo francese Alexandre Del Valle, con l'opera Il complesso occidentale. Piccolo trattato di decolpevolizzazione, (Paesi edizioni, pp. 432, 15 euro), che esce oggi in traduzione italiana. Sarà un processo complesso e doloroso, tanto quanto lo è stata l'avanzata della rivoluzione culturale che ha invaso le scuole, i mezzi d'informazione, il cinema e le serie tv, la musica pop, la moda e il design e perfino l'alimentazione. Non si riesce più a sfuggire alla dittatura dell'etnico né in occasione del Festival di Sanremo né al ristorante né dal mobiliere né nelle competizioni sportive, mentre ogni forma d'espressione artistica deve obbligatoriamente passare attraverso l'accettazione acritica del modello Lgbt. L'obiettivo è condurci al suicidio demografico per scontare i peccati commessi nei secoli in cui nel frattempo abbiamo abolito la schiavitù, inventato gli ospedali e le università, introdotto la distinzione fra lo Stato e la religione. Lo abbiamo dimenticato e «l'Europa è dunque soprattutto vittima della propria demoralizzazione e della propria "volontà d'impotenza" che ne deriva».
Se un fenomeno di tale portata è potuto accadere, la causa è l'imposizione alla società, da parte di alcune minoranze, di un senso di colpa ideologico dal quale ci insegna a liberarci il politologo francese Alexandre Del Valle, con l'opera Il complesso occidentale. Piccolo trattato di decolpevolizzazione, (Paesi edizioni, pp. 432, 15 euro), che esce oggi in traduzione italiana. Sarà un processo complesso e doloroso, tanto quanto lo è stata l'avanzata della rivoluzione culturale che ha invaso le scuole, i mezzi d'informazione, il cinema e le serie tv, la musica pop, la moda e il design e perfino l'alimentazione. Non si riesce più a sfuggire alla dittatura dell'etnico né in occasione del Festival di Sanremo né al ristorante né dal mobiliere né nelle competizioni sportive, mentre ogni forma d'espressione artistica deve obbligatoriamente passare attraverso l'accettazione acritica del modello Lgbt. L'obiettivo è condurci al suicidio demografico per scontare i peccati commessi nei secoli in cui nel frattempo abbiamo abolito la schiavitù, inventato gli ospedali e le università, introdotto la distinzione fra lo Stato e la religione. Lo abbiamo dimenticato e «l'Europa è dunque soprattutto vittima della propria demoralizzazione e della propria "volontà d'impotenza" che ne deriva».
LA MANIPOLAZIONE
Qualsiasi resistenza superficiale si rivela inefficace, anzi pure dannosa e controproducente. A scoraggiarci è una manipolazione dei concetti di verità, di libertà e di giustizia per cui «oggi il razzismo viene utilizzato anche per denunciare il sessismo, il maschilismo, il rifiuto dell'immigrazione incontrollata, l'omofobia e persino la critica delle religioni e in particolare l'islamofobia. La denuncia del razzismo è dunque divenuta una temibile arma retorica che serve a "imbavagliare il dissenziente importuno", l'avversario, ostracizzato per il mero fatto di essere etichettato come razzista. Privato del diritto di esprimersi, l'accusato non può nemmeno difendersi ed essere creduto, ed è letteralmente vittima di una morte sociale».
LA REAZIONE
L'unica via d'uscita è una reazione. Intellettuale, innanzitutto. Vanno sfatati i miti fondativi della modernità, che Del Valle enumera uno per uno: l'odio per la civiltà cristiana si nutre della demonizzazione delle Crociate e della Chiesa cattolica, del presunto debito nei confronti della scienza arabo-islamica. Così si smonta il meccanismo che ha convinto perfino il clero di aver fregato il mondo, inducendo preti e vescovi a un atto penitenziale, non tanto rivolto a Dio Onnipotente quanto verso il nuovo idolo buonista: il dialogo come fine e non più come mezzo per la conversione a Cristo.
Se vi fosse una rivolta interiore, spirituale, sarebbe l'inizio di una contro-rivoluzione, un agere contra, secondo le indicazioni degli Esercizi spirituali di sant'Ignazio di Loyola. Da qualche parte, nel mondo, l'autore ne vede qualche premessa, come in Russia. Perciò propone che «gli strateghi americani e i Paesi europei della Nato ridefiniscano la loro teoria strategica e cessino di vedere nelle petromonarchie islamiste del Golfo e nella Turchia i loro migliori alleati La coerenza geo-culturale passerà al contrario attraverso l'integrazione del mondo slavo ortodosso nello spazio "panoccidentale", il che richiederà ovviamente seri sforzi da una parte e dall'altra». In effetti la Russia non ha conosciuto «la Riforma, il Rinascimento e la Rivoluzione Francese, "le tre R dell'Occidente"», ma soltanto la loro conseguenza più nefasta, il socialcomunismo. E se n'è sbarazzata.
(Andrea Morigi)
16 commenti:
"Il principio immigrazionista secondo il quale bisogna adoperarsi per spartire l'arrivo inevitabile dei "migranti" (senza poi spartirne nessuno) sembra tornato in auge. Nelle parole del ministro Trenta ancora peggio: "Con la guerra i migranti diventano rifiugiati". E potete scommettere ciò che volete che nessuno farà caso al fatto che le fotografie ritrarranno in gran parte subsahariani sui barconi e non libici, come è sempre avvenuto finora."
(di Stelio Fergola)
"Salvini è il prodotto della Depressione, così come Mussolini e Hitler furono il prodotto della Depressione tra le due Guerre mondiali in Europa". Lo ha dichiarato all'Agi, Yanis Varoufakis, l'ex ministro delle Finanze greco, ora capolista in Germania per il movimento Domkratie in Europe, costola di DiEM25 - Democracy in Europe Movement 2025 - fondato proprio da Varoufakis e dal filosofo croato, Srecko Horvat.
Nella UE dell'ipocrisia ogni sciacallo può dire la sua
https://va.news-republic.com/article/i6679995568804069893
Grazie a Salvini, è stata bloccata l'invasione afroislamica nordafricana e nigeriana, assurta all'onore della cronaca nera per gli incredibili episodi di criminalità di cui nordafricani e nigeriani si sono resi e si rendono tuttora protagonisti. Ciò nonostante, nel governo c'è chi rema contro il ministro, gli ottimi risultati da lui raggiunti e gli stessi italiani, auspicando la riapertura dei porti, cioè la ripresa massiccia dell'invasione. Dimenticano, i due ministri pentastellati (Di Maio e Trenta) che in Italia si trovano almeno 600mila africani, fatti tutti sbarcare da Letta, RENZI, Gentiloni. E che hanno trasformato il Paese, soprattutto in determinate zone, in terra di nessuno.
Ma non hanno fatto i conti con gli italiani che ragionano.
Il ministro della Difesa, Trenta:"alla Lega posso spiegare il diritto internazionale." Prima che la Trenta dia lezioni di diritto internazionale, farebbe meglio a prendere qualche ripetizione di diritto costituzionale. Decide lo Stato chi entra e chi no.
https://t.co/cdrDuqmekY
Giorgia Meloni:
Si riaccende la guerra civile in Libia e il ministro della difesa Trenta cerca subito il pretesto per far ripartire l’ondata di clandestini verso l’Italia. La sua affermazione di oggi secondo la quale “se scoppia la guerra i migranti diventano rifugiati e vanno accolti” è analfabetismo giuridico: i rifugiati sarebbero al limite solo i libici, e non certo chi proviene dal resto dell’Africa. Niente scherzi, il ministro della difesa invece di parlare come un’attivista di una ONG si occupi di verificare se la nostra Marina militare ha tutto pronto per mettere in atto un blocco navale per impedire l’invasione di clandestini e il rischio di infiltrazioni terroristiche.
UNO STRANO PAESE di Enrico Montermini
L'Italia è davvero uno strano Paese: ogni anno spedisce a Londra migliaia giovani laureati per fare i lavapiatti e mantiene i clandestini a vivere in albergo. E' un Paese che lascia i propri concittadini colpiti dalla tragedia del terremoto a dormire nei container, ma ospita i profughi in centri di accoglienza come quello di Villa Camerata, che ho visitato lo scorso settembre: una villa rinascimentale immersa nel verde a due passi dal centro storico di Firenze. A Rapallo gli immigrati dimorano presso l'Istituto delle Orsoline, una struttura residenziale di lusso, e hanno a disposizione: spiaggia privata, campetto da calcio, palestra, wi-fi e il pocket money per affrontare le spese di tutti i giorni. Poi il Governo non trova i soldi per sistemare gli esodati, lasciati senza lavoro e senza pensione.
L'accoglienza dei clandestini costa alla collettività 4 miliardi di euro all'anno, ma queste sono solo le cifre ufficiali. Quelle reali non le conosce nessuno, ma sono molto più alte. Il Governo provvede alle spese della Marina Militare e della Guardia di Finanza per le operazioni in mare, di cui non è dato conoscere il costo. Sappiamo però che questo stesso governo non trova le risorse per pagare la manutenzione e la benzina per le auto dei carabinieri. Si distaccano migliaia di poliziotti per le operazioni di identificazione, con costi non irrisori, mentre la Mafia spadroneggia in Sicilia e la 'Ndrangheta nel Nord. Non si conoscono nemmeno i costi aggiuntivi affrontati dal sistema sanitario nazionale per la gestione dell'emergenza migranti: in compenso i pronto soccorso degli ospedali sono al collasso.
Non c'è più da meravigliarsi di nulla in un Paese dove i padroni sono tenuti a raccogliere gli escrementi dei loro cani, mentre gli stranieri ospiti cagano sui marciapiedi.
FINALMENTE SVELATO IL MISTERO DEL PRO-MIGRANTISMO DELLA SINISTRA
La verità sulla strenua difesa dell’invasione dei migranti da parte della sinistra la svela Peter Hitchens, radicale di sinistra ed ex-marxista, sulla testata “Mail on Sunday”, dopo essersi pentito delle nefaste conseguenze delle idee e del progetto con cui la sinistra intendeva distruggere le identità delle nazioni e dei popoli…
Peter Hitchens: “Non è stato perché ci piacevano gli immigrati, ma perché volevamo distruggere la società.”
Abbiamo visto gli immigrati – da qualsiasi luogo – come alleati contro la società conservatrice che il nostro paese. Volevamo usarli come grimaldello.
Inoltre, ci piaceva sentirci ‘superiori’ alle persone comuni che videro i loro quartieri improvvisamente trasformati in presunte “comunità vibranti”.Se avevano il coraggio di esprimere le obiezioni più miti, subito li accusavamo di razzismo. Era facile.
(Abr)
Blackout TOTALE dei media italiani (ma non di quelli internazionali) su ciò che è successo negli ultimi giorni a Copenhagen. Da domenica a ieri, la parte "multietnica" della città è stata messa a ferro e fuoco, con almeno 70 incendi e auto bruciate, scontri con la polizia (che in varie occasioni ha dovuto presentarsi armi in pugno), passanti feriti dai lacrimogeni e 23 arresti: finimondo scatenato da gang di giovani "nuovi danesi", dopo che un attivista anti-islamico durante un comizio ha lasciato cadere a terra un Corano (!!!). Voleva ripetere oggi, ma dopo il ritrovamento di una sospetta bomba a mano nel luogo dell'evento, la polizia gli ha proibito di organizzare altre "inutili provocazioni".
https://www.nytimes.com/2019/04/15/world/europe/copenhagen-riots-quran.html
https://www.msn.com/en-gb/video/topvideos/angry-demonstrators-light-fires-on-streets-of-copenhagen/vi-BBVX0v4
https://www.thelocal.dk/20190416/new-far-right-demos-cancelled-as-police-investigate-suspicious-object-in-copenhagens-nrrebro
La favoletta dell'accoglienza (propinata dagli affaristi della chiesa cattolica romana e dai politici corrotti di questa Nazione) deve finire!
La favoletta del "Continente africano povero" pure!
Ci sono Nazioni (come la Francia) che gli hanno succhiato pure il sangue, non sono certo andati li per aiutarli ma per depredarli delle loro immense ricchezze (e per renderli schiavi). In più si permettono pure di fare la morale e di presentare "il conto" dei loro misfatti al popolo italiano? Ma smettetela con l'arroganza, l'ipocrisia e la menzogna!
La Via Crucis più "politica" di sempre? Dal Vaticano filtrano anticipazioni sulle scelte di Papa Francesco per la tradizionale cerimonia religiosa del Venerdì Santo, che avrà al centro delle riflessioni del Pontefice i temi dei migranti e dei porti chiusi. Insomma, una amarissima sorpresa per Matteo Salvini dentro l'uovo di Pasqua.
L'esempio di Maria e delle discepole testimoni della sofferenza e della morte di Gesù "ci ispiri a impegnarci a non far sentire la solitudine a quanti agonizzano oggi nei troppi calvari sparsi per il mondo, tra cui i campi di raccolta simili a lager nei paesi di transito, le navi a cui viene rifiutato un porto sicuro, le lunghe trattative burocratiche per la destinazione finale, i centri di permanenza, gli hot spot, i campi per i lavoratori stagionali", si legge nelle meditazioni per la Via Crucis preparate da suor Eugenia Bonetti.
"Chi ricorda - si legge ancora - in quest'era di notizie bruciate alla svelta quelle 26 giovani nigeriane inghiottite dalle onde, i cui funerali sono stati celebrati a Salerno? È stato duro e lungo il loro calvario. Prima la traversata del deserto del Sahara, ammassate su bus di fortuna. Poi la sosta forzata negli spaventosi centri di raccolta in Libia. Infine il salto nel mare, dove hanno trovato la morte alle porte della terra promessa".
https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13453133/vaticano-papa-francesco-via-crucis-anticipazioni-migranti-porti-chiusi-attacco-matteo-salvini.html
https://www.analisidifesa.it/2019/04/il-contrasto-tra-i-ministri-salvini-e-trenta-sulla-circolare-mare-ionio/
Destra e sinistra hanno lasciato il posto a due nuove categorie politiche, sovranismo e globalismo
Se l'arbitro Mattarella decide di giocare la partita contro una delle due dottrine politiche in campo, perde la sua necessaria imparzialità.
Se l'arbitro smette di fare l'arbitro, la partita è falsata.
(Giuseppe Palma)
Il ministro degli Esteri ungherese:"l'Ue dovrebbe arrestare l'immigrazione, non organizzarla." Fin quando l'UE incoraggerà l'immigrazione clandestina, questa non cesserà di esistere. Bruxelles è il migliore alleato dei trafficanti di esseri umani.
https://t.co/GHX9gWSemV
https://scenarieconomici.it/siamo-proprio-sicuri-che-mattarella-sia-imparziale-di-p-becchi-e-g-palma-su-libero/
Sergio Mattarella continua con le sue balle infinite sull’Europa e subito si precipita a fare da stampella a quel fenomeno di Macron
Ora con l’incendio di Notre dame non si parla più del ruolo della Francia in Libia,dei gilet gialli dello sfruttamento delle ex colonie francesi e del trattato di Aquisgrana su questi temi Mattarella non ha mai aperto bocca e mai lo farà
Ma per bloccare gli immigrati prima che mettano piede in Italia, occorre mettere in pratica alcuni accorgimenti: realizzare un'operazione militare multinazionale, attuare il blocco navale al largo delle coste libiche, decretare il divieto di approdo alle navi delle Ong e favorire un intervento dell'Onu in Africa per assistere i migranti.
L'ammiraglio De Felice, numero uno di Marisicilia dal 2015 al 2018, ha elencato le sue proposte in una lunga intervista a ilsitodisicilia.it. Ex comandante di fregata (come la Orsa e la Scirocco, oltre al cacciatorpediniere Mimbelli), ha lavorato anche nell'ambasciata italiana a Tunisi come addetto alla Difesa. Ha guidato le navi nel mare di Sicilia, quindi sa come funziona, e in Nord Africa ci è stato. Insomma, sembra titolato a parlare di questi argomenti.
Secondo De Felice per "rendere vano ogni ulteriore tentativo da parte dei trafficanti di esseri umani di smerciare uomini, donne e bambini" occorre "uno strumento risolutivo" al fenomeno-migranti. Quale? "L'articolo 83 del Codice della Navigazione permette di vietare il transito e la sosta di navi nelle acque territoriali italiane per motivi di sicurezza e di ordine pubblico - spiega -. Fa bene dunque il Governo nazionale ad adoperarsi in tal senso verso le navi Ong ritenute sospette e pericolose
Posta un commento