domenica 9 maggio 2021

Un centro destra privo di pensiero e cultura politica

Il dl Zan non ha alcuna ragion d'essere se non nell'arroganza del pensiero unico dominante e dei suoi sottoprodotti. È ormai evidente che l’intento di Zan et similes corrisponde all'idea: non importa chi siate o cosa pensiate, ma avete diritto di parola solo se siete d’accordo con noi. Preoccupa, da parte della destra, opposizione o meno che sia, la mancanza di pensiero e cultura politica, lo sposare la logica del compromesso o del male minore che è perdente in ogni caso. E comunque scendere a compromessi sui principi è indice di decadenza culturale e morale prim'ancora che politica. In più appare evidente anche la mancanza di decifrare l'intenzione, ormai a livelli sovranazionali, di sovvertire, anzi di far sparire la società... almeno quella conosciuta fino ad oggi attraverso una sorta di colonialismo psichico che rincoglionisce le menti.

Il centro-destra presenta un testo di legge alternativo allo Zan in cui sono eliminate le parti legate all'indottrinamento scolastico e alla repressione del pensiero non omosessualista. Bene, si dirà. No, male, molto male comunque. Perché nel testo si inaspriscono le pene per chi commette violenza soltanto (e sottolineo soltanto) contro le persone con tendenze omoerotiche.
È lo stesso principio della legge Mancino, che le inasprì solo per i crimini contro chi è ebreo o diversamente colorato. Ebbene, per quale motivo la violenza contro una categoria deve essere perseguita più duramente? Perché picchiare a sangue un italiano bianco cattolico e sessualmente normale deve essere considerato dal legislatore meno grave che picchiare uno straniero diversamente colorato, di un'altra religione e e con tendenze sessuali particolari? Perché la violenza contro un sacerdote cattolico, ad esempio, viene considerata meno grave che quella verso un rabbino o un imam?Solo perché lo prescrive il pensiero unico liberal egualitarista (che poi viola il principio dell'uguaglianza di fronte alla legge)?
In nome della lotta alle discriminazioni, reali o spesso immaginarie, si introduce, anche nel testo del centrodestra, la tutela di categorie benedette e privilegiate dal buonismo politicamente corretto, La violenza fisica è violenza fisica e e va punita sempre e comunque. Non solo per chi è tutelato dal politically correct.
Anche il centrodestra è caduto in questa trappola per cui qualcuno è sempre più uguale degli altri. Perché è un centrodestra incapace di pensare contro l'ideologia dominante. È un centrodestra del tutto privo di pensiero e cultura politica. Che non conosce i principi dai quali dovrebbe discendere la buona politica. Male, molto male. (Martino Mora)

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