lunedì 10 febbraio 2020

Piccolo memorandum sulle foibe

Giorno del Ricordo. Oggi ricordiamo migliaia di connazionali innocenti, uccisi nelle foibe dai comunisti titini e cacciati dalle loro terre, per la sola colpa di essere italiani. Purtroppo, ancora oggi questa tragedia non è immune da un intollerabile negazionismo.

“Non riusciremo mai a considerare aventi diritto ad asilo coloro che si sono riversati nelle nostre grandi città… Non meritano davvero la nostra solidarietà né hanno diritto a rubarci pane e spazio che sono già scarsi”.
È Salvini, è CasaPound o il Fronte Nazionale che scrive dei migranti?
Nossignori, è l’Unità, organo del Pci, del 30 novembre 1946 a proposito dei profughi istriani, dalmati, giuliani. Italiani doc, che secondo i comunisti fuggivano non da un nemico “ma impauriti dall’alito di libertà che precedeva o coincideva con l’avanzata degli eserciti liberatori”.
Capito? I comunisti infoibatori erano “alito di libertà”, “eserciti liberatori”. E i profughi, cacciati dalle loro case, sopravvissuti alle foibe, erano abusivi da respingere… Basterebbe solo questo per capire tutto il resto, l’omertà, la falsificazione, il negazionismo. E ora i convegni dell’Anpi sulle foibe...
Infine una nota, hanno rotto una lapide dedicata alle foibe e imbrattato di rosso un monumento ai carabinieri caduti. Ma solo un cretino in malafede dirà che sta tornando il comunismo. Invece basta anche meno per dire che sta tornando il nazismo... (Marcello Veneziani)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Liliana Dazzi

ROBERTO FICO SULLE FOIBE: FURONO IL RISULTATO DI UN’ITALIANIZZAZIONE FORZATA VOLUTA DAL FASCISMO.

Mi sono riascoltata tutto il discorso di ieri alla Camera per il giorno del ricordo sulle foibe. E chiedo scusa per ciò che leggerete, ma io mi incazzo di brutto ad ascoltare certe idiozie soprattutto se a dirle è un’alta carica dello Stato.

Ma veniamo al sodo:

Secondo il Presidente della camera Roberto Fico i conflitti con i partigiani comunisti Titini, il fatto che migliaia di italiani tra cui donne e bambini furono barbaramente massacrati, torturati, stuprati e poi infoibati nelle terre del Venezia Giulia - “furono il risultato di un’italianizzazione forzata condotta dal fascismo e dovuta alle dure attività di repressione condotte dalle forze nazifasciste in Jugoslavia”.

Sono queste le precise e folli parole che ieri per il giorno del ricordo, dallo scranno più alto della camera, il Presidente Roberto Fico ha pronunciato avvalendosi sempre a suo dire: “della forza e l’autorevolezza che gli offre la nostra costituzione che si fonda proprio sui valori antifascisti e della resistenza!”

1. Vorrei ricordare a quell’ignorante capra di Roberto Fico che il nome
“Venezia Giulia" gli fu attribuito nel 1863 da uno dei più grandi glottologi del XIX secolo: il Goriziano Graziadio Isaia Ascoli.

2. Vorrei ricordare a quell’ignorante capra di Roberto Fico che la Regione è stata da sempre italiana o almeno negli ultimi 2000 anni, per ragioni geografiche, storiche, di lingua, di costume e soprattutto, fatto non certo trascurabile, di libera scelta di quelle genti!

3. Vorrei ricordare a quell’ignorante capra di Roberto Fico che nel 27 A.C. Il Venezia Giulia era una delle 11 Regioni d'Italia con il nome di "X Regio Venetia et Histria".

4. Se la capra ignorante di Roberto Fico avesse mai letto o sfogliato la Divina Commedia di Dante Alighieri, saprebbe certamente che nel IX canto dell'Inferno, lo stesso Dante Alighieri l'aveva posta entro i termini naturali della penisola italica.

5. Vorrei inoltre ricordare alla capra ignorante di Roberto Fico che se avesse avuto cura di studiare quello scrittore a lui del tutto sconosciuto che fu Giosuè Carducci, avrebbe scoperto che nel 1885, scrivendo all'amico Giuseppe Caprin, così aveva descritto quella terra: "…bellissima e mobilissima Regione Italiana, tutta romana e veneta, della grande Patria Italiana…".

6. Vorrei inoltre sottolineare alla capra ignorante di Roberto Fico che quella terra per sei secoli (600 anni) fu Romana e godette della "Pax Romana".

Non ci fu alcuna italianizzazione forzata dal fascismo! Capra ignorante che non sei altro! Studia! Capra! Ignorante e capra! Studia!

Porcaccia miseria quando sento certe fregnacce dette in parlamento mi va il sangue al cervello! Ma chi cavolo l’ha messo lì sto coso assurdo???!!!

Nota: E pensare che solo pochi istanti prima, la Casellati, aveva concluso il suo discorso dicendo queste giuste parole: “un popolo senza la verità completa del proprio passato, non può aspirare né guardare al futuro”.