Vorrei chiedere ragione a Mattarella della sua dichiarazione favorevole al contenimento delle “fake news” (anche il Capo dello Stato, ormai, non parla più l’italiano...) attraverso una commissione parlamentare d’inchiesta d’ispirazione inquisitoria, mentre insiste a tacere sullo scandalo dei magistrati politicizzati (caso Palamara) e sulla autoritaria decisione di tenere secretati i verbali della Commissione tecnico-scientifica.
Come è possibile chiedere trasparenza e legalità se poi il garante supremo dei valori costituzionali, mostra di non vedere, non sentire e non pretendere verità?
Noi vogliamo il presidente non solo sopra le parti, ma dentro le cose che affliggono l’Italia. E non sono certo le “fake news” ma la spudoratezza di chi giudica e non è giudicato, e l’inconsapevolezza e l’irresponsabilità di chi governa nell’arbitrio.
Il presidente della Repubblica deve reprimere i fatti dolosi, non le notizie. (Vittorio Sgarbi)