martedì 10 agosto 2021

Libertà eutanasica sì, libertà di cura no

Oggi sul "Corriere" Giusi Fasano proclama il "diritto" dei malati gravi ed invalidi di scegliere la "dolce morte" eutanasica. Ovviamente facendo leva sul sentimentalismo e il pietismo, modello Marco Cappato, la Fasano dichiara la sovrana libertà del singolo di togliersi la vita, anzi farsela togliere dallo  Stato, dal servizio sanitario nazionale.  Libertà eutanasica sì, libertà di cura, no, perché la Fasano da buona soldatina del politicamente corretto, è ultravaccinista. 
C'è un'apparente contraddizione tra questa esaltazione della libertà individualistica di scegliere liberalmente la morte, e l'obbligo vaccinista che il "Corriere" e la Fasano ritengono inderogabile. Libertà di ammazzarsi sì, libertà di rifiutare il vaccino, no.
Questa grossa contraddizione tra la rivendicata  libertà di farsi eliminare dal dottor morte e la negata libertà di scegliere di rifiutare il vaccino, sfuma se comprendiamo che chi la propone vuole la libertà assoluta di fare (o farsi) del  male, ma non quella di fare (o farsi) del bene. Bisogna essere liberi di divorziare, abortire,  cambiare sesso, divenire fluidi e  perversi, amoreggiare senza legami con tutto ciò che respira, consumare droga, entrare illegittimamente in un altro Paese,  e persino uccidersi quando proviamo dolore.  Non possiamo invece essere  liberi di scegliere cosa farci o non farci inoculare nell'organismo.
Servi dei poteri finanziari, questi pennivendoli si atteggiano  a paladini della libertà, ma sono soltanto figli delle tenebre. Per loro non solo posso, ma devo violare la legge di Dio e la legge eterna, ma non ho il diritto di violare la legge di Bill Gates e di Big Pharma. (Martino Mora)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dopo le Olimpiadi, la sinistra torna - strumentalmente - alla carica sullo Ius Soli, con il segretario del Pd che addirittura chiede di aprire una discussione in Parlamento.

Per Fratelli d'Italia non esiste alcun margine di trattativa su questa proposta insensata e puramente ideologica, che nulla ha a che fare con i reali problemi dell'Italia e degli italiani.

Trovo anzi surreale e vergognoso che in una fase così delicata e complicata per cittadini e imprese, la sinistra al governo abbia come priorità lo Ius Soli. Torneranno mai in contatto con la realtà?