Nonostante il governo italiano non abbia ancora aderito alle regole del Global compact sull'immigrazione volute dalle Nazioni unite, da Bruxelles hanno trovato il modo per costringere l'Italia a doverlo applicare. La trappola è stata svelata da Giorgia Meloni che ha reso noto un documento "segreto" della Commissione Ue [leggibile qui] "che spiega la strategia da adottare per rendere obbligatorio il Global compact for migration per tutti gli Stati a prescindere dalla loro volontà".
Quella di Bruxelles, ancora una volta, è secondo la Meloni "una gravissima ingerenza sulla sovranità degli Stati nazionali che rende carta straccia la democrazia in Europa". Il Parlamento italiano si era già espresso sul Global compact, e sulla spinta del gruppo di Fratelli d'Italia aveva ri gettato la proposta: "Così come hanno fatto altri Stati europei, ma gli euroburocrati non si rassegnano e tramano per favorire l'immigrazione di massa in Europa. Siamo alla follia: alle elezioni Europee - aggiunge la Meloni - manderemo a casa questi signori per proteggere i nostri confini e la nostra identità e la nostra sovranità" - Fonte
Il paragrafo 46: il Global Compact è legalmente vincolante. Sfogliando le pagine, dopo una lunga sequenza di premesse, citazioni giuridiche, richiami casistici e sentenze, nel documento della Commissione UE su legge: “Si deve concludere che il GCM ha valore legale ed è capace di influenzare il contenuto della legislazione adottata dalla UE“.
La legislazione nascosta. Questa “opinion” del Servizio Giuridico UE è una preziosa testimonianza di come le elìte, attraverso una tecnica che potremmo chiamare “legislazione nascosta”, riescono a prendere un testo non giuridicamente vincolante, come quello sul Global Compact in questo caso, facendolo diventare riferimento per atti giuridici successivi che lo inglobano e rendono legalmente vincolante di fatto. Pareri legali, riferimenti a generici “diritti”, valori e principi, si accumulano facendo massa critica in misura tale da ottenere che presto o tardi i desiderata delle classi dominanti diventino legge, anche quando esplicitamente rigettati dai popoli “sovrani”. Una pratica subdola, anti democratica e letale per la sovranità popolare, dimostrata in questo carteggio. Infatti, nello stesso testo si spiega come adottando l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, si finisce per adottare anche lo stesso Global Compact che in essa è radicato.
Il documento, infine, arriva a delle conclusioni che hanno dell’incredibile, sviluppate nei paragrafi dal 46 al 53. In buona sostanza si afferma che l’Unione Europea debba sentirsi vincolata al Global Compact, pur non essendo un membro ONU, dove siede con una delegazione che non ha i poteri di uno Stato membro. Si finisce poi con il sancire che i paesi UE debbano limitarsi a collaborare e uniformarsi ai principi del Global Compact, non essendo ammessa su di esso, una situazione “a macchia di leopardo”.
Quindi, secondo i principi di lealtà e collaborazione, gli Stati dell’Unione Europea dovrebbero uniformarsi al volere della Merkel, allineati e coperti, per accogliere l’Africa in Europa, senza se e senza ma. Con buona pace, ancora una volta, della volontà popolare e della sovranità. Le elezioni europee del prossimo maggio si preannunciano sempre più come la madre di tutte le battaglie. Fonte
Quella di Bruxelles, ancora una volta, è secondo la Meloni "una gravissima ingerenza sulla sovranità degli Stati nazionali che rende carta straccia la democrazia in Europa". Il Parlamento italiano si era già espresso sul Global compact, e sulla spinta del gruppo di Fratelli d'Italia aveva ri gettato la proposta: "Così come hanno fatto altri Stati europei, ma gli euroburocrati non si rassegnano e tramano per favorire l'immigrazione di massa in Europa. Siamo alla follia: alle elezioni Europee - aggiunge la Meloni - manderemo a casa questi signori per proteggere i nostri confini e la nostra identità e la nostra sovranità" - Fonte
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Il contenuto del documento. Redatto in 53 paragrafi, dal burocrate di origini italiane, Lucio Gussetti, che è Director and Principal Legal Adviser for Foreign and Security Policy and External Relations European Commission, è sostanzialmente un parere legale che tende a dimostrare che il Global Compact for Migration è vincolante per l’Unione Europea sulla base di principi contenuti nei trattati. Questo tipo di pareri, in inglese, “opinion” sono solitamente prodotti dal Servizio Giuridico della Commissione UE, non per autonoma iniziativa, ma su richiesta di qualcuno ai piani alti della Commissione. Pertanto, si evince una volontà politica che mira a far rientrare dalla porta sul retro il Patto Globale per le migrazioni, attraverso una “legislazione nascosta”.
La clausola di segretezza del documento
Il paragrafo 46: il Global Compact è legalmente vincolante. Sfogliando le pagine, dopo una lunga sequenza di premesse, citazioni giuridiche, richiami casistici e sentenze, nel documento della Commissione UE su legge: “Si deve concludere che il GCM ha valore legale ed è capace di influenzare il contenuto della legislazione adottata dalla UE“.
La legislazione nascosta. Questa “opinion” del Servizio Giuridico UE è una preziosa testimonianza di come le elìte, attraverso una tecnica che potremmo chiamare “legislazione nascosta”, riescono a prendere un testo non giuridicamente vincolante, come quello sul Global Compact in questo caso, facendolo diventare riferimento per atti giuridici successivi che lo inglobano e rendono legalmente vincolante di fatto. Pareri legali, riferimenti a generici “diritti”, valori e principi, si accumulano facendo massa critica in misura tale da ottenere che presto o tardi i desiderata delle classi dominanti diventino legge, anche quando esplicitamente rigettati dai popoli “sovrani”. Una pratica subdola, anti democratica e letale per la sovranità popolare, dimostrata in questo carteggio. Infatti, nello stesso testo si spiega come adottando l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, si finisce per adottare anche lo stesso Global Compact che in essa è radicato.
Il documento, infine, arriva a delle conclusioni che hanno dell’incredibile, sviluppate nei paragrafi dal 46 al 53. In buona sostanza si afferma che l’Unione Europea debba sentirsi vincolata al Global Compact, pur non essendo un membro ONU, dove siede con una delegazione che non ha i poteri di uno Stato membro. Si finisce poi con il sancire che i paesi UE debbano limitarsi a collaborare e uniformarsi ai principi del Global Compact, non essendo ammessa su di esso, una situazione “a macchia di leopardo”.
Quindi, secondo i principi di lealtà e collaborazione, gli Stati dell’Unione Europea dovrebbero uniformarsi al volere della Merkel, allineati e coperti, per accogliere l’Africa in Europa, senza se e senza ma. Con buona pace, ancora una volta, della volontà popolare e della sovranità. Le elezioni europee del prossimo maggio si preannunciano sempre più come la madre di tutte le battaglie. Fonte
6 commenti:
Non è bastato il no italiano e di molti altri Stati membri. In Europa c’è ancora chi «trama» per imporre ai Paesi Ue il Global Compact, il documento dell’Onu che di fatto vuole riconoscere un diritto all’emigrazione. A denunciarlo è stata Giorgia Meloni, postando sul proprio profilo Facebook la foto del «documento segreto della Commissione Ue» in cui si sostiene che l’adozione del Global compact è obbligatoria.
Cito Cesare Sacchetti:
Juncker ospite domenica sera da Fazio. Macron, Saviano, Juncker e Cottarelli. Esiste ancora una legge chiamata "par condicio". Qualcuno la faccia rispettare. Qualcuno liberi il servizio pubblico preso in ostaggio da Fabio Fazio per conto delle élite globaliste.
CI SARÀ UN TERREMOTO A MAGGIO
La vostra grande Nazione non ha avuto crescita economica negli ultimi 20 anni, non avete avuto un aumento del reddito pro capite degli ultimi 25 anni, e non per colpa del Popolo Italiano, ma perchè siete imprigionati in un sistema.
Avete avuto un tecnocrate dopo l'altro messo a forza a governare per imposizione di Bruxelles e Francoforte, e considerate quanto sono incompetenti e come hanno favorito la distruzione dell'economia Italiana.
La crisi del 2008, non credevano che sarebbe arrivata in Europa e hanno ritardato il QE, hanno aspettato, poi che hanno fatto?!? i piani di austerità....
L'Unione Europea è stata una catastrofe per questa nazione. Questo Paese dovrebbe essere uno dei motori alla guida dell'economia Mondiale vista la qualità delle persone... e invece cosa avete adesso? i giovani per il 35% disoccupati e il 60% sottoccupati.
Subite una diaspora di alcuni dei migliori talenti al mondo che qui non riescono a farsi una vita... è una catastrofe, con tutti i paletti e le burocrazie europee che francamente se ne infiaschiamo dell'Italia e vi vedono solo come un altra potenziale Grecia, l'unico modo è prenderli per la gola e riappropiarvi della vostra libertà.
Le loro politiche hanno distrutto l'economica Italiana ed è per questo c'è stata una rivolta, per questo avete i 5 stelle e la Lega.
Due anni fa la Lega era al 7% 8% e oggi Salvini è sul punto di diventare il più importante politico in Europa e uno dei 2, 3 politici più importanti al mondo.
Francamente vedendo la debolezza degli argomenti degli europeisti della corrente che va dietro a Macron, credo che ci sarà un terremoto e che il movimento sovranista prenderà il controllo del Parlamento Europeo a maggio di quest'anno e successivamente della Commissione Europea e tutto il resto.
CI Sarà UN TERREMOTO
Steve Bannon
Mercoledì finalmente è prevista in discussione al Senato la mozione di Fratelli d’Italia, depositata mesi addietro, per ribadire che le riserve auree detenute da Banca d’Italia sono di proprietà dello Stato e del popolo italiano e non di Palazzo Koch. Probabilmente per non riconoscere a Fratelli d’Italia la parternitá di questa storica battaglia, la maggioranza grillo-leghista si è sbrigata a presentare una identica mozione collegata alla nostra. Siamo felicissimi di aver svegliato la maggioranza dal suo torpore, dopo che il premier Conte in Senato a un question time di Fratelli d’Italia su questo tema aveva clamorosamente dichiarato che le riserve auree appartengono a Bankitalia. È tempo di mettere fine a questa pericolosa situazione e certificare una volta per tutte che l’oro della Patria è degli italiani e non dei banchieri.
Ma recentemente, secondo quanto affermato da Mario Draghi, abbiamo appreso con costernazione che le
riserve auree dell’Italia sono gestite dalla Banca centrale europea, come quelle della Germania, della Francia, dell’Olanda e di tutti i paesi che fanno parte dell’Unione in base a un patto che prevede una cessione di sovranità nazionale in cambio di una politica monetaria comune....
L'oro degli italiani: di chi sono e a quanto ammontano le riserve auree di Bankitalia
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L'oro degli italiani appartiene agli italiani?
La discussione attorno alle riserve auree nasce dall'assenza di una dicitura in cui si definisca che la proprietà dell'oro è dello Stato. E ancor prima dalla natura di Banca d'Italia e della sua governance. Se infatti l'istituto di via Nazionale è un istituto di diritto pubblico, gli azionisti sono le banche, ovvero soggetti privati che - anche se non nominano il governatore - decidono la governance dell'istituto.
Ma quindi se l'oro degli italiani è gestito da banche private, chi è il proprietario? Quello che appare scontato non lo è dal momento che non c’è scritto da nessuna parte che non sia di proprietà degli istituti bancari. Inoltre secondo l’attuale direttore generale di Bankitalia, Salvatore Rossi, solo la Bce può derime la questione su chi sia il titolare del diritto di possesso dell'oro della banca d'Italia.
Come spiegano da Francoforte l'articolo 127 del trattato Ue attribuisce alla Banca centrale europea il compito di "detenere e gestire le riserve ufficiali" dei paesi aderenti all'Eurozona". Dall'Eurotower è in arrivo una risposta a una interrogazione presentata dagli europarlamentari Marco Valli (ex M5S) e Marco Zanni (Lega) che hanno chiesto alla Bce proprio "di chiarire a chi debba essere attribuita la proprietà legale delle riserve auree degli Stati membri" e "di far sapere in che modo essa possa disporre di tali riserve".
L'oro degli italiani: di chi sono e a quanto ammontano le riserve auree di Bankitalia
„Ma quanto valgono le riserve auree? La Banca d’Italia è il quarto detentore di riserve auree al mondo, dopo la Federal Reserve statunitense, la Bundesbank tedesca e il Fondo monetario internazionale. Il quantitativo totale di oro detenuto dall’istituto, a seguito del conferimento di 141 tonnellate alla Banca centrale europea (BCE), è pari a 2.452 tonnellate ed è costituito prevalentemente da lingotti (95.493) e, per una parte minore, da monete. L’oro dell’istituto è custodito prevalentemente nei caveaux della Banca d’Italia e in parte all’estero, presso alcune banche centrali.“
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http://www.today.it/economia/oro-bankitalia.html
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