domenica 16 febbraio 2020

Chi è Elly Schlein, il volto della nuova sinistra

Impegnata, preparata; ma porta avanti tutti i disvalori del circolo mediatico-identitario, già fin troppo affollato, della sinistra. Dopo l'articolo che segue, alcune osservazioni di Filippo Nesi

"È stata la più votata di tutta l’Emilia Romagna, con ben 22mila preferenze. Un vero plebiscito. Stiamo parlando di Elly Schlein, il volto della new left che ha abbandonato le fabbriche per sistemarsi comodamente in un loft nel centro storico. La Schlein, in effetti, ha tutto di questa sinistra urbana, liberal e post-operaia. Giovane, ecologista, femminista, immigrazionista, la Schlein ha tutte le carte in regola per rappresentare quel segmento di sinistra sempre più globalista e sempre meno nazional-popolare. Erede di Clinton, non certo di Gramsci.

Un profilo global
Ma chi è, quindi, la più votata delle Regionali? Elena Ethel Schlein, per gli amici «Elly», proviene da una famiglia di rango. Entrambi i genitori, infatti, possono vantare un alto blasone accademico: papà Melvin è un ebreo americano, mamma Maria Paola italiana. Elly nasce a Lugano nel 1985, dove rimarrà fino al conseguimento della maturità. Si trasferisce quindi a Bologna per studiare giurisprudenza presso l’Alma mater studiorum, ottenendo la laurea nel 2011. Appassionata di politica, la Schlein bazzica le sedi del Partito democratico, ma nel 2013 si unisce al coro degli scontenti per i governi delle «larghe intese». Di qui la sua l’adesione alla corrente di Pippo Civati, che la catapulterà nella direzione nazionale del Pd.

La carriera politica di Elly Schlein
Nel 2014 Elly Schlein si candida per la tornata delle Europee tra le file del Pd, ottenendo l’elezione. A Bruxelles viene quindi inserita nell’ambita lista degli amici di George Soros, il noto speculatore e fondatore della potente Open Society. In effetti, la Schlein condivide in toto l’agenda politica del magnate di origini ungheresi: immigrazionismo, ecologismo, femminismo, teoria gender e così via. Insomma, il pacchetto completo del diritto-umanismo.

Ad ogni modo, nel 2015 abbandona il Pd per confluire in Possibile, il nuovo soggetto politico fondato dal suo mentore Civati. Terminato il mandato a Bruxelles, Elly Schlein rinuncia a una ricandidatura per puntare tutte le sue fiche sulle Regionali, a cui si presenta nella lista civica Emilia Romagna coraggiosa, sostenuta da Articolo uno, Sinistra italiana e altre associazioni consimili. Il resto è cronaca: 22mila preferenze ed entrata trionfale nel Consiglio regionale. Se gioca bene le sue carte, di sicuro ne sentiremo riparlare".
Elena Sempione su ilprimatonazionale
* * *

Un paio di osservazioni veloci sul coming out di Elly Schlein.
Filippo Nesi

No, non è affatto irrilevante, invece.
Chi scrive "esticazzi", temo non abbia colto il vero nodo della questione.

Ovvio che non ci frega nulla della sua vita privata e sentimentale e che qualunque individuo è libero di fare ciò che vuole. Il punto non è questo.

Il punto è che il coming out ha oggi un preciso valore culturale e politico, ma soprattutto sociale. Equivale a una dichiarazione di appartenenza a una categoria di individui differenziata rispetto alla massa e ontologicamente superiore, quindi naturalmente destinata a governare.

È come uno status symbol. È un messaggio preciso e diretto ai poteri forti perennemente in ascolto e perennemente alla ricerca di nuovi divulgatori per la "catechesi arcobalenica" (cit.).

Credetemi: se lei per prima non lo ritenesse rilevante, avrebbe certamente fatto a meno di rivelarci questo dettaglio, di per sé insignificante. Non è il segno in sé ad avere rilevanza, infatti, ma ciò a cui esso rimanda. Non è il dato fattuale che deve interessarci, ma ciò a cui si vuol alludere con esso nel momento stesso in cui lo si rende palese.

Quella in atto è una "guerra civile globale" tra chi sta sotto e chi sta sopra, dove chi sta sopra cerca di autolegittimarsi moralmente ed epistemologicamente. Nella scala di valori del pensiero unico progressista differenziarsi dall'eterosessualità è ormai diventato un modo per certificare la propria superiorità etica e culturale.

Voi pensate davvero che la sfilata di trasgressioni a cui avete assistito a Sanremo avesse come finalità ultima quella di scandalizzarvi?

Vi assicuro che l'ultima cosa di cui gli interessa è il vostro giudizio. No, anche in quel caso si bussa a determinate porte esibendo un tesserino. Serve un riconoscimento, altrimenti si resta fuori".

4 commenti:

Anonimo ha detto...

https://scenarieconomici.it/oggi-si-decide-e-litalia-restera-nelleuro-o-meno-segnatevi-la-data-gualtieri-fara-lo-gnorri/

Anonimo ha detto...

Diego Fussro:
Le Sardine, ossia il dissenso amico dell'ordine dominante. Non una parola sul lavoro e sui diritti sociali, sull'imperialismo e sul liberismo. Le Sardine, un prodotto inscatolato ad arte dai padroni. Non chiamatele sardine: sono pesci pagliaccio.

Anonimo ha detto...

LE LACRIME DI COCCODRILLO DEI CIVICI SCARICATI DA BONACCINI E DAL PD
Da quando il Presidente dell’Emilia Romagna Bonaccini pochi giorni fa ha annunciato la nuova giunta, stiamo leggendo decine di interviste sui quotidiani locali di esponenti della società civile, del mondo delle cooperative, di realtà associative apparentemente super partes ma che hanno appoggiato Bonaccini, lamentarsi perché sono stati sistematicamente esclusi dagli assessorati con una giunta pressoché monopolizzata dal PD. Persone che hanno portato migliaia di voti al centrosinistra e sono state decisive nei territori, ora si sentono usate e scaricate, ma cosa si aspettavano? Dove hanno vissuto tutti questi anni? Forse non conoscevano il sistema e le modalità di gestione del potere della sinistra in Emilia Romagna? La sistematica occupazione di spazi con persone direttamente legate al partito? Lamentarsi ora non serve a nulla, chi è causa del suo mal pianga se stesso.

Anonimo ha detto...

Sarà sicuramente impegnata e preparata non lo discuto di certo! Quel che è certo è che la signora ha una lingua talmente arrotata che penso sia riuscita a diventare vice-presidente perchè deve aver stordito con la sua feroce parlantina interlocutori ed avversari, altrimenti non me lo so spiegare. Trovo poi del tutto inutile essere informata che la signora ha avuto "liaison" sia maschili che femminili e che attualmente sia felice con una partner femminile: ritengo siano fatti privarti suoi ed a me che lei si corichi con un maschio, una femmina o uno scarafaggio non mi interessa nella maniera più assoluta. Penso che questo coming out sia fatto solo allo scopo di ingraziarsi una fetta, a quanto pare considerevole, di votanti diversamente normali.