Mi sono preso la briga di spulciare i commenti del gruppo sardine di Roma al quale ero stato incautamente invitato. Buona parte di questi commentatori ha un’età avanzata, comunque tutti si definiscono di sinistra ed esprimono fede cieca nell’Europa (UE) considerata baluardo di democrazia; esprimono verso populisti e sovranisti (che strana la neo-lingua progressista, essere per il popolo e per la sua sovranità equivale alla peggiore offesa!) immenso livore, livore che non si placa di un ette quando commentano il para-leghista Marco Rizzo secondo cui le sardine sono un’arma di distrazione di massa… e poi che diritto di parola ha costui col suo minuscolo partito comunista che alle elezioni prende meno dell’uno per cento? Riconosco che il campione preso in considerazione non ha valore statistico, in quanto poco rappresentativo del fenomeno di riferimento, ma conoscendo personalmente molti di quelli infatuati dalle sardine posso tranquillamente affermare che una certa idea di questo movimento ce la si può comunque fare.
L’altro ieri Riccardo Achilli su FB concludeva il suo ragionamento sul movimento delle sardine scrivendo che queste perderanno perché non hanno un interesse strutturale da condividere, non nascono come blocco sociale, a differenza della destra, ma come istanza ideale momentaneamente strumentalizzata da un PD in difficoltà, e che presto saranno abbandonate. Giusto. Ma il punto della strumentalizzazione non mi convince tanto, e non perché ritenga che siano un’emanazione diretta del PD (anche se, a leggere il “Corriere di Bologna”, l’ex assessore PD Andrea Colombo sarebbe inserito nelle liste con il compito di fare da “cinghia di trasmissione” con le sardine), ma semplicemente perché ritengo che questo movimento sia “naturalmente” interno all’orizzonte ideale e culturale che ruota intorno all’opzione politica piddina. Non a caso Mattia Santori, il leader delle sardine che in un’intervista al “Manifesto” dichiara che loro sono quelli «cresciuti a pane e cultura» (bontà sua!), afferma chiaro e tondo che se i 5stelle dovessero presentarsi alle prossime regionali farebbero uno «sgarbo politico al PD», sarebbe una «scelta infelice» in quanto toglierebbero voti al candidato di centrosinistra Stefano Bonaccini. A Modena vanno oltre, salgono sul palco del PD e dichiarano il proprio sostegno a Bonaccini: «È fondamentale che queste persone che si presentano in piazza facciano sentire la loro voce il 26 gennaio».
Si capisce quindi perché costoro esprimano tanto livore verso Marco Rizzo che ha definito le sardine un’arma di distrazione di massa e dichiarato che l’Europa «ci stritola con il MES che rischia di schiantare l’intero paese, ma tutti a dibattere sull'ittica».
Oggettivamente questo movimento sta assumendo una dimensione e una proiezione sovra-emiliana, e questo richiede un atteggiamento di attenzione per comprendere il fenomeno; ma sappiamo anche, per esperienza, che le piazze riempite in questo modo non sono una novità. Per esempio, venerdì scorso c’è stato il quarto “sciopero” globale per il clima, e anche questa volta abbiamo visto scendere in piazza una realtà sociale (determinate fasce studentesche) con caratteristiche di classe (e fisiognomiche) più o meno simili a quelle delle sardine.
Inutile girarci intorno, abbiamo a che fare con movimenti “sorosiani” che assumono parole d’ordine generiche quanto innocue semplicemente per camuffare la propria sudditanza a quel capitalismo globalista che invece piace tanto specialmente nei suoi aspetti di libertà individualistica. Altro che gente cresciuta a pane e cultura, abbiamo a che fare con chi è cresciuto nel mito delle libertà fondamentali del neoliberismo: libero movimento di persone capitali e merci. Questi liberisti antipopulisti antisovranisti si presentano con le facce pulite dei giovani senza frontiere, stucchevolmente antirazzisti e antifascisti. Lasciando stare gli anziani, che si compiacciono del sussulto giovanilista che scuote la propria tranquilla e agiata vita quotidiana, questi giovani sardineschi mostrano forti affinità antropologiche (e di classe) con i gretini del venerdì: stesse aspirazioni, stesse parole d’ordine, stessi umori, stesse psicosi. Ci troviamo di fronte a una movimentazione sociale del tutto interna al sistema, che non nasconde la propria simpatia per quel mondo liberal-liberista-progressista (anti-gas serra, antirazzista, antipopulista, anti-omofoba, genderista e… contro le strumentalizzazioni su Bibbiano) estraneo e ostile alle classi popolari. Una movimentazione che cerca in tutti i modi di “nascondere” le contraddizioni sociali e le ingiustizie (di classe) che derivano dal sistema ricorrendo al linguaggio onirico infantile del “vogliamo un mondo migliore e senza barriere”, alla stregua di quei girotondi arcobaleno che certe maestre fanno disegnare ai propri bambini. Ma un pensiero “infantile” che diventa feroce verso coloro che esprimono, anche se in modo spesso confuso, insofferenza per il “sistema”.
L’antipopulismo viscerale delle facce “pulite” dei gretini di turno è in effetti l’espressione di un odio di classe verso le classi popolari (rozze e ignoranti… mi ci ficco senz’altro) ben sostenuto dal coro unanime delle élite mondialiste che, e qui ha ragione da vendere Rizzo, utilizzano questi movimenti come “armi di distrazione di massa”; ma anche, e soprattutto, come strumenti di raccolta di consenso verso il sistema. Come ha scritto chiaro e tondo Claudio Cerasa, direttore del “Foglio”, giornale autocertificatosi come giornale di sistema, «la vera novità delle sardine non è la tecnica di aggregazione ma è un messaggio veicolato che oggi è unico in Europa: essere in piazza non contro il sistema ma contro gli antisistema». Evviva il parlar chiaro! (Antonio Catalano su Fb)
9 commenti:
Questi sono il nulla, il vuoto assoluto!
"Perché manifestate? Che programma avete? Vi candidate? Con che partito vi schierate?"
A semplici domande come queste le sardine non sanno cosa rispondere e parte l'arrampicata sugli specchi!
“La legge stessa è sempre più sul banco degli imputati. Papa Benedetto XVI scrisse che la legge diventa sospetta il momento in cui non è più vista come ‘l’espressione di una giustizia che è al servizio di tutti, ma piuttosto il prodotto di arbitrarietà e arroganza legislativa da parte di coloro che hanno il potere di farla’.
Queste schermaglie sono istruttive. Rivelano che la battaglia per la repubblica è tra coloro che affermano che la legge positiva deve conformarsi alla loro volontà, e coloro che la vedono come un’espressione della legge naturale, un ordinamento della ragione, che si conforma ad uno standard trascendente, che possiamo chiamare Dio.”
Firenze. Sindaco e Assessore di Massa aggrediti, spintonati e presi a sputi.
L' assessore VERONICA RAVAGLI BUTTATA A TERRA.
La loro colpa? Sono leghisti!
Ma per i sinceri democratici del PD e dintorni l' odio non era prerogativa di Salvini e dei brutti e cattivi ceffi della destra?
E allora i Fiano e le Boldrini come ce la spiegano questo attacco SQUADRISTA di sinistra matrice?
E le femministe del popolo rosa che dicono di questa violenza contro una donna?
E gli indomiti sostenitori della commissione Segre come ce lo spiegano tutto questo ODIO?
Niente, TUTTI MUTI COME SARDINE!
I CINESI INVADONO L'ITALIA
Ripeto: comprano, si prendono i brevetti, fette di mercato e chiudono.
Questa è l'unica fabbrica in Europa che produce compressori per frigoriferi. Si trova a Belluno. I cinesi l'hanno acquistata nel 2014, e hanno intascato anche inentivi dal Governo itlaliano, , ora chiudono Italia, Si portano il know how in Cina e tanti saluti.
Tutto grazie alle aperture dei mercati, agli accordi fatti dal pd e dal 5 stelle.
In crisi anche la vicina Electrolux che comperava da questa fabbrica, quindi ai 290 dipendenti che presto saranno in strada se ne aggiungeranno altri.
Con questa svendita si chiude l'esperienza italiana di costruzione di elettrodomestici, l'ultimo brand Candy era stato venduto sempre ai cinesi nel 2018.
Quando si capirà che il nostro mercato va chiuso e non aperto sarà troppo tardi.
.....
Fonte: Il Fatto Quotidiano
Una delle ultime: la Pernigotti ora in Turchia...
Mie care sardine, vi stanno indottrinando all'odio e non ve ne accorgete...
State facendo un linciaggio mediatico di una persona che la pensa diversamente da voi, non è al Governo e ha diritto in un Paese democratico di fare opposizione.
State iniziando a odiare e a dare dei fascisti a tutti, pure a quelli che non potrebbero mai esserlo.
Cantare Bella Ciao vi porta fuori dal contesto attuale. Non siete sotto il fascio, Mussolini è morto, l'Italia è stata liberata, la guerra è finita. Voler bene al proprio Paese non è essere fascisti, difendere la legge e promuovere l'ordine e la sicurezza delle nodtre città non è essere fascisti, non voler essere invasi dai migranti non è essere fascisti, baciare il rosario non è essere fascisti ... E poi tutto il resto, la famiglia tradizionale e tutto quello che secondo voi è fascista, anche continuare a ricordare che è accaduta una cosa schifosa a Bibbiano non è essere fascisti. Se volete fare sinistra, fatela in maniera seria e intelligente. Siete le marionette di due famiglie: Agnelli e De Benedetti. E di una ideologia che divregge sulla propaganda e non sulla realtà. Se volete fare la sinistra non state con chi fa cadere i ponti, non state con gente che fa guadagnare un dirigente come Marchionne nel 2015 quanto 14 secoli di un salario di un operaio della Fiat, perché allora non siete 'compagni' ma solo gente che si fa imboccare l'esca in bocca dal primo che passa. Abbiate dignità politica e coerenza.
Siete già implotonati, massificati, senza sapere cosa proporre se non la fine fisica di Salvini.
Questo è odio non è politica. (Cit.)
Vorrei proprio sapere cosa dice il signorino Mattia dei miei stivali, con la bocca sporca di latte. Dell'aggressione compiuta verso il sindaco di Massa da parte dei suoi protetti, chiamate sardine? Cosa dice dell'incontro dietro le quinte di La7 con Valter Veltroni? Cosa dicono coloro che li sostengono, li appoggiano compreso il governo attuale? Siete dei sovversivi. Squallidi maschi e femmine intrise di odio. Appartenenti e spinti chissà da quale forza politica. (Sappiamo bene la loro provenienza). Siete delle marionette in mano a dei burattinai che fanno di voi persone insulse, alla stregua di abitatori di fogne. Il vostro unico obiettivo e arma, è la violenza d'agire e di parola che regna nel vostro animo. Ci chiamate razzisti. Parlate di fascismo. Vi riempite la bocca di giustizia ma in verità non conoscete il vero significato di tali parole. Tornate sui banchi di scuola e imparate i più elementari concetti, di giustizia, libertà, rispetto per il prossimo e dignità. Tutto ciò che a voi manca ampiamente. Non pensavo che la politica potesse scendere così in basso. Che forze politiche arrivassero a far uso di certi espedienti. Di persone che non hanno il minimo concetto di equità, giustizia sociale. E tutto questo per combattere chi? Noi del Centro Destra. Noi che rivendichiamo i nostri diritti, la nostra dignità. Da anni da voi usurpata. Care sardine del cavolo ! Vi invito a venire con me. A fare un viaggio tra i malati , i bisognosi, gli emarginati, i terremotati, i disabili, i pensionati messi al bando. Allora forse capireste tutto. La vera realtà, e in quale baratro ci avete posto. Ovviamente vi badereste bene dall'accettare. Siete troppo viziati, figli di papà per sporcarvi la mani nella sofferenza. Vi saluto nonostante tutto con educazione e rammarico. Pensando alla mia soddisfazione che tra voi, che potreste essere mie figlie o figli, non vi siano i miei. Sarebbe stato un gran dolore per me e la prova del mio fallimento come madre.
Avanza la dittatura in nome della democrazia.
Chi non la pensa come gli omologati è fascista o semplicemente strano. Così sono nati i mostri della storia e con essi guerre, sofferenze e persecuzioni.
Prima di seguire il branco, anche fosse quello al momento vincente, pensateci bene. Concentrarsi tutti contro una persona non può essere segno di democrazia. Questa è la legge del branco, del livello animale. Gli uomini sono di più o, almeno, potrebbero esserlo.
Mattia Santori non è solo il fondatore delle sardine ma rappresenta l'archetipo del sistema dietro cui esse si nascondono.
E basta osservarlo e ascoltarlo per capirlo.
Pensieri precotti che conosce a menadito sul piano mnemonico ma che disconosce totalmente sul piano logico, autoironia tipicamente occidentale, sostanziantesi in una modestia del tutto fasulla e funzionale all'armamentario ideologico mirato a distruggere la testosteronica figura del superuomo al quale, non a caso, contrapporre una femminea immagine radical chic, e pur tuttavia fastidiosamente abbinata alla tetragona presunzione di rappresentare il benpensare contro i nemici di turno che sono, si capisce, sempre gli stessi. Leghisti, fascisti, putiniani.
A fare da cornice, una faccia da sfigato con l'espressività del pesce lesso che non può che originare da una vita passata al riparo dalle grandi rabbie e dalle terrificanti paure di quelle masse affamate e impaurite che subiscono, oggi, la furia scatenata dalla mortale ideologia di cui egli si fa portavoce.
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